1/7 – Introduzione
In città il problema dell’inquinamento acustico è molto sentito. Siamo tanti, e tutti molto vicini, quindi è quasi inevitabile che il suono passi anche dove non vorremmo. Se le parerti di solito sono abbastanza efficaci come mezzo per ridurre i rumori, d’altro canto può bastare una porta o anche una piccola finestra per vanificare tutto il lavoro di isolamento. La situazione diventa addirittura drammatica se vogliamo fare della musica in santa pace senza dare noia ai vicini. Per quanto la stanza venga trattata acusticamente una buona porta è indispensabile. Se proprio la situazione non è risolubile altrimenti saremo costretti a isolare acusticamente la porta, usando tecniche efficaci, e se possibile poco costose. La sostituzione della vecchia porta con una progettata può essere una soluzione non percorribile per via dei costi, o perché non possiamo sostituirla, magari perché siamo in affitto. Dobbiamo quindi agire con intelligenza per arrangiarci. Con questa breve guida vedremo come fare l’isolamento acustico di una porta. Senza perdere tempo con i dettagli sulla parte di falegnameria, cercheremo di capire quali sono i principi da conoscere per riuscire ad ottenere un buon grado di isolamento acustico con una spesa tutto sommato accettabile e con materiali accessibili a chiunque.
2/7 Occorrente
- porta
- Foglio di sughero (o di lana di legno) spesso circa 3cm
- pannello di rivestimento per il materiale isolante
- colla
- chiodi da tappezziere
3/7 – Sostituire la porta
Se non siamo molto pratici di bricolage o non vogliamo badare a spese possiamo scegliere la via facile. La soluzione più veloce è ovviamente essere quella di smontare la porta esistente e di montarne una che sia realizzata con fibra vulcanica di media densità o realizzata con altri materiali come la gomma riciclata, usata per le coibentazioni in edilizia. Queste porte, infatti, non sono molto costose e riescono a bloccare gran parte dei suoni, impedendo quindi che questi procurino emissioni acustiche di intensità elevata all’esterno e all’interno dell’abitazione. Si possono avere abbattimenti di parecchi decibel se la porta è realizzata in maniera ottimale. Purtroppo queste porte devono essere realizzate e preparate su misura per adattarsi ai cardini e all’intelaiatura, ed in alcuni casi la soluzione si non si rivela come la più abbordabile, specie se si ha un budget basso. Su internet si possono comunque trovare molte ditte specializzate a cui chiedere un preventivo gratuito in base alle nostre esigenze se non altro per levarsi il dubbio. Se poi non siamo soddisfatti dei costi oppure vogliamo cimentarci nell’impresa e sperimentare un po’, possiamo comunque fare una coibentazione con tecniche di bricolage, seguendo alcuni importanti principi fisici.
4/7 – Incrementare la massa
Il suono ha un grosso nemico nella massa, perché al crescere di questa le vibrazioni si propagano con maggior difficoltà. Le onde sonore, infatti dissipano molta energia cercando di muovere molecole particolarmente dense e questo fattore può essere usato a nostro vantaggio. Una soluzione quindi è quella di aggiungere del materiale pesante come un foglio di piombo o di gomma ad altissima densità molecolare alla superficie della porta, Il foglio di piombo è più efficace, ma purtroppo tossico e difficile d fissare perché davvero pesante e tende a staccarsi anche se fissato con le viti. La via migliore sarebbe quella di aprire il pane della porta e mettere il foglio al suo interno, ma può essere laboriosa. La gomma ad alta densità che è a sua volta pesantissima, invece si fissa in maniera più semplice con un potente biadesivo e fa un ottimo lavoro. C’è da dire che se l’area della porta non viene coperta del tutto, però l’efficacia diminuisce anche di molto, quindi il foglio deve essere grande a sufficienza da coprirla completamente. La legge della massa però purtroppo non è efficace alla stessa maniera e per tutte le frequenze che attraversano la porta, e se il suono che traspare è particolarmente grave o acuto potrebbero servire altre operazioni.
5/7 – Creare stratificazioni
Una volata incrementata la massa si deve sfruttare un altra proprietà delle onde sonore. Un suono che raggiunge una superficie perde potenza attraversandone lo spessore, perché una parte dell’energia viene riflessa indietro. Ciò che dobbiamo fare quindi è creare una serie di strati di materiali differenti in modo tale che ogni interfaccia formi una specie di trappola riflettente per le onde sonore. I materiali ideali sono oltre alla gomma ad alta densità e al piombo, il cartongesso e il sughero, oltre alle schiume sintetiche per l’isolamento acustico. Quando si va a costruire gli strati, quindi conviene alternarne il più possibile compatibilmente con la struttura della porta. Il problema principale sarà l’ispessimento e l’aumento del peso che devono essere previsti in fase di stima. Purtroppo non c’è un metodo facile per simulare l’effetto, e saremo costrette ad andare per tentativi aggiungendo i vari strati. Ricordate che i materiali densi e pesanti come l’MDF, noto anche come faesite, e la gomma tendono a smorzare le frequenze medio basse, mentre il sughero le alte. Per ottenere un risultato buono, poi, si devono chiudere eventuali spifferi attraverso cui filtra il suono, spesso in maniera incredibilmente intensa. Se poi ci dovesse essere ancora troppo suono che passa, si può aggiungere davanti alla porta una pesante tenda in telo acustico da teatro, che è molto pesante e smorza notevolmente. Purtroppo questo tipo di stoffa ha anche un costo molto elevato ed è difficile trovarla in fantasie simpatiche, trattandosi di un materiale che deve adattare alle quinte teatrali.
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7/7 Consigli
- Non utilizzate completamente la chiusura di tutte le fessure della porta attraverso l’utilizzo di guarnizioni o barriere di altro tipo, perché in questo modo impedirete sicuramente il naturale e salutare ricircolo dell’aria tra un ambiente e l’altro.