1/6 – Introduzione
Le sale musica sono l’ambiente dove si lavora alla composizione, alla registrazione e all’ascolto dei brani. Le linee di principio restano le stesse per tutte e tre le funzioni, e sia che si tratti di un ambiente per il musicista , professionista o dilettante, sia che si debba illuminare un ambiente d’ascolto per un audiofilo, ci si deve attenere sempre agli stessi criteri, quello che cambia è il dimensionamento. Vediamo quindi come illuminare una sala musica.
2/6 Occorrente
- faretti a led regolabili
3/6 – Come illuminare una sala di presa
La sala di presa è l’ambiente in cui effettivamente si registra la musica, anche se è possibile impiegarla per le prove. La scelta in questo ambiente parte non tanto dalla potenza in gioco della luce, ma dalla selezione di sorgenti con EMI basse. Si devono scegliere lampade potenti ma silenziose, che consentano una buona visione senza però produrre interferenze sui cavi e sui pickup, oppure sui microfoni. Assolutamente da evitare le lampade fluorescenti perché stancano la vista ma soprattutto introducono un forte ronzio dovuto alle loro reattanze. La soluzione migliore è quella di impiegare lampade a led di alta qualità, con gli alimentatori silenziosi. Queste lampade grazie alla tecnologia moderna permettono anche di regolare la freddezza della luce e quindi di essere molto flessibili per il mood della registrazione. La disposizione ottimale è a soffitto, e se possibile ad anello in modo tale da avere luce per tutti senza sorgenti a portata d’occhio.
4/6 – Come illuminare la sala di mixaggio
La sala di mixaggio è un ambiente multifunzionale, di solito. Il tecnico passa lunghe ore davanti al computer, ed in alcuni casi la stessa sala viene impiegata anche come regia per le registrazioni. Anche in questo caso si deve assolutamente evitare l’uso delle lampade fluorescenti perché producono un fastidioso ronzio che tende a rientrare su tutte le apparecchiature elettriche, ed in particolare sul banco mixer, che, per quanto ottimizzato è sempre molto sensibile alle interferenze dovute alla massa elettrica. Per questa sale si consiglia una illuminazione principale a soffitto non troppo potente, da potersi commutare con faretti led che puntano verso il soffitto dagli angoli per ottenere una luce diffusa, adatta per poter lavorare lungamente al computer. Meglio avere piccoli punti luce dove servono, attivabili all’uopo, per esempio sulla consolle che una luce grande che a lungo andare stanca e basta.
5/6 – Come illuminare la sala di ascolto
La sala di ascolto, e questo vale anche per il salotto dell’audiofilo, deve essere un luogo rilassato. Spesso ci sono divani e poltroncine e quindi l’illuminazione deve essere a tono. Solo luci calde, diffuse e soffuse, se possibile da sorgenti riflesse nascoste negli angoli. L’ascoltatore infatti, deve poter aprire e chiudere gli occhi in tutto relax senza il trauma di una luce troppo intensa. Anche per questa sala l’ottimale è l’illuminazione a led regolabile per poter godere a pieno dell’esperienza d’ascolto offerta.
6/6 Consigli
- scegliere sempre luci diffuse con tonalità regolabile