1/8 – Introduzione
La scelta dell’uso di una termostufa a pellet oltre ad essere vantaggiosa economicamente, rappresenta anche un saggio strumento per evitare l’inquinamento da combustione. Infatti la norma UNI EN 14588 definisce il pellet un ” biocombustibile addensato ” ricavato dalla segatura e dalle feci essiccate, senza additivi di pressatura.Le termostufe sono generatori di calore alimentati col pellet. Il riscaldamento dell’acqua avviene tramite la combustione del pellet il quale non deve essere caricato spesso, in quanto ha una tramoggia integrale che può contenere combustibile per 1 o 2 giorni.Le termostufe producono poca cenere e sono dotate di sensori di temperatura. Alcuni modelli devono essere programmati per accendersi automaticamente così come avviene con un qualunque timer di una caldaia convenzionale, altri modelli, invece, offrono la possibilità di accensione attraverso un telecomando. Qui di seguito verrà spiegato come installare una idrostufa a pellet, tenendo conto di alcune regole e norme ben precise.
2/8 Occorrente
- Idrostufa
- pellet
- tubi per uscita fumi
3/8 – Calcolo della potenza termica
Una cosa molto importante da stabilire è la grandezza e la potenza termica della termostufa che bisogna installare. I fattori che dovete prendere in considerazione sono: le dimensioni degli ambienti da riscaldare; il grado di coibentazione dell’appartamento, presenza di ponti termici, spifferi, infissi e punti critici degli ambienti da riscaldare; necessità di produrre acqua calda sanitaria e fabbisogno idrico di acqua calda.
Anche se molto indicativo, si avrà comunque una idea del tipo di stufa a pellet adatto alle singole esigenze; oppure ci si può rivolgere ad un termo-tecnico il quale procederà ad un calcolo della potenza termica molto più preciso.
Calcolo della potenza termica espressa in Kw
Questo calcolo matematico sfrutta un coefficiente moltiplicatore. Tale coefficiente varia da 0,040 a 0,060 per metro cubo. Cosa rappresenta questo coefficiente? In termini pratici più basso sarà il coefficiente e più coibentata sarà la vostra casa!
Scegliete il vostro coefficiente
Al momento del calcolo dovete scegliere un valore che va da 0,040 a 0,060 per metro cubo. Se vivete in una casa ben isolata, con termoinfissi e cappotto isolante, dovreste scegliere un valore che più si avvicina allo 0,040. Un’abitazione molto vecchia, con infissi in doppio vetro degli anni 90 e un tetto scarsamente isolato, richiede un valore che più si avvicina allo 0,060.
Esempio di calcolo della potenza termica
Per un esempio pratico, supponiamo di dover riscaldare un appartamento da 100 mq con un’altezza dei soffitti di 2,50 m. Da questi dati è facile risalire al volume espresso in metri cubi.
100 (metri quadrati, dimensione appartamento da riscaldare) x 2,50 (altezza dai soffitti espressa in metri) = 250 metri cubi
Il volume dell’ambiente da riscaldare dovrà poi essere moltiplicato per il coefficiente scelto in precedenza.
250 x 0,050 (abbiamo scelto un coefficiente medio, una via di mezzo tra 0,040 e 0,060) = 12,5
12,5 kW sarà la potenza necessaria per riscaldare l’appartamento.
Vista la forte preoccupazione per il rilascio delle polveri sottili da combustione, bisogna tenere presente che dal 2018, in alcune regioni italiane, è scattato l’obbligo delle 3 stelle per camini e stufe, e delle 2 stelle per il 2019. Quindi è bene contattare l’ufficio locale della vostra città per sapere se la vostra regione applica questa normativa.
4/8 – Posizionamento della stufa
Una idrostufa a pellet ha dimensioni più grandi rispetto alle stufe a legna e quindi le possibilità di usufruire di una precedente canna fumaria, risultano molto limitate. Innanzitutto dovete tener presente l’ubicazione dell’impianto idraulico e di riscaldamento, nonchè il tipo di pavimentazione, in quanto le idrostufe hanno un peso notevole e, da non sottovalutare, la termoresistenza dello stesso. L’idrostufa va installata a circa sette centimetri dalla parete. I tubi per l’uscita fumi da utilizzare, sono preferibilmente solo quelli a norma di legge, che dal retro della stufa, posizionerete nella parete precedentemente forata. Collegare l’ idrostufa all’impianto idraulico di snodo.Il link dimostrativo darà una visuale più dettagliata.
5/8 – Normativa UNI10683
Una cosa da tenere ben presente è la nuova normativa UNI10683 che vieta tassativamente l’installazione a parete delle canne fumarie. Considerando la complessità dei calcoli per avere un ottimo rendimento dell’idrostufa e le varie conoscenze in materia di norme, si consiglia di rivolgersi ad un esperto.
6/8 – la norma UNI EN 14588
Norma numero : UNI EN 14588:2010Titolo : Biocombustibili solidi – Terminologia, definizioni e descrizioniICS : [01.040.75] [75.160.10] Stato : RITIRATA CON SOSTITUZIONE Commissioni Tecniche : [CTI – Biocombustibili solidi] Data entrata in vigore : 25 novembre 2010Data ritiro : 18 settembre 2014Sommario : La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 14588 (edizione ottobre 2010). La norma definisce i termini relativi ai biocombustibili solidi.
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8/8 Consigli
- Se non siete proprio degli esperti, è consigliabile rivolgersi ad un tecnico.