1/9 – Introduzione
Tutto ciò che concerne il servizio elettrico fornito dai gestori può essere gestito attraverso un quadro elettrico, che generalmente è posizionato all’ingresso della propria abitazione o di un eventuale locale commerciale. Si tratta di una centralina nella quale, all’interno, vengono installati fusibili, differenziali, interruttori e relè e soprattutto una serie di tasti che servono per sezionare l’impianto singolarmente: in questo modo è possibile effettuare delle eventuali riparazioni senza necessariamente a dover abbassare la leva dell’interruttore generale. Con i passaggi seguenti di questa guida andremo a vedere allora come bisogna procedere per installare un quadro elettrico autonomamente. Prima di iniziare è bene precisare che, nonostante si tratti di una operazione piuttosto semplice, è indispensabile avere delle buone conoscenze in materia, nonchè un’ottima manualità.
2/9 Occorrente
- Quadro elettrico
- Cavi
- Pinze
- Nastro adesivo
- Salvavita
3/9 – Fissare la struttura
Per installare correttamente un quadro elettrico è necessario, come primo passaggio, posizionare e fissare sulla parete, mediante 4 viti a tassello, l’apposita struttura in plastica che ci è stata fornita nel kit d’installazione. Ovviamente, prima di chiudere il coperchio dobbiamo fare gli opportuni collegamenti alle varie tipologie di leve ed interruttori: solamente in questo modo, infatti, il quadro elettrico potrà essere perfettamente funzionante. Man mano che colleghiamo i vari interruttori è consigliato applicare su ognuno di essi un apposito adesivo: questi dovrebbero essere forniti nel kit di montaggio del quadro elettrico e servono per indicare la funzione di ogni singolo elemento, ad esempio luci scale o luci ingresso.
4/9 – Collegare i cavi
A questo punto si possono iniziare a fare i vari collegamenti alla linea di alimentazione della società elettrica, attraverso il contatore: quest’ultimo, generalmente, nelle case moderne è ubicato all’esterno. L’interruttore principale che controlla l’energia utilizzata dai circuiti facenti parte del quadro elettrico è facilmente riconoscibile, in quanto presenta due fili abbastanza spessi di colore nero ed è supportato da due maniglie di plastica, anch’esse nere, unite tra loro. Alzando o abbassando la maniglia si attivano o disattivano tutti i circuiti in un solo colpo. L’interruttore principale, inoltre, serve anche per identificare la capacità di amperaggio del quadro elettrico che è caratterizzata da un numero, in genere di 100 e 150, ma è bene sapere che sono disponibili anche dei contatori maggiorati per potenze erogate superiori ai 3000 KW (200 e 400). I suddetti fili neri alimentano ad una tensione di 120 Volt, che è necessaria per le cosiddette “sbarre elettriche”: queste servono per distribuire l’alimentazione ai vari circuiti del quadro elettrico. È importante sapere che variando dal punto di vista numerico le sbarre si sarà in grado di determinare la distribuzione del voltaggio, che a seconda delle esigenze oscilla tra i 120 Volt fino ai 240.
5/9 – Applicare i fili
Per consentire all’energia elettrica di smistarsi attraverso il pannello alle varie potenze espresse in Volt, è necessario applicare alla barra tutti i fili a cominciare dal neutro di colore bianco: questo serve per alimentare tutto ciò che viene collegato ad un trasformatore e, per tale motivo, prende il nome di barra neutra. Il filo di messa a terra dev’essere anch’esso collegato alla barra neutra mediante delle aste inserite nella terra, che prendono il nome di puntazza, oppure tramite un tubo di metallo.
6/9 – Montare il salvavita
Arrivati a questo punto, avendo ultimato i collegamenti per le varie derivazioni, compreso quello di messa a terra, non ci resta altro da fare che ultimare il lavoro applicando il salvavita: questo strumento è di fondamentale importanza, tanto in un’abitazione, quanto in un qualsiasi locale commerciale o do altra attività. Il compito del salvavita, infatti, è quello di far interrompere ogni contatto elettrico in caso di corto circuito di uno o più rami dell’impianto. È bene sapere che a seconda della tipologia di impianto variano di amperaggio, proprio perché così saranno in grado di supportare delle eventuali deficienze di uno o più sezioni di un circuito elettrico, garantendo un’ottima sicurezza. Questo strumento, inoltre, appartiene a un efficiente sistema antincendio che in passato, quando non esisteva, ha creato non pochi danni a case, attività lavorative e persone. Oggi, infatti, affinché ogni impianto, sia civile che industriale, deve necessariamente possedere un salvavita, in quanto per decreto legge è obbligatorio (legge 26/40).
7/9 – Completare l’installazione
A margine della descrizione del montaggio di un quadro elettrico bisogna sicuramente aggiungere che, in presenza di uno o più sezioni da alimentare, le cassette di derivazione sono disponibili di diverse misure. Inoltre, all’aumentare della grandezza, aumentano anche la possibilità di agganciare diversi punti luci come una lampadina, un elettrodomestico o un condizionatore d’aria. In questo caso bisogna sapere che, insieme al quadro elettrico, dovranno essere posizionati degli interruttori bipolari, che sono disponibili da 15 fino a 50 Ampere. Come avrete capito, installare un quadro elettrico è un’operazione abbastanza semplice e intuitiva, tuttavia, qualora non aveste per niente esperienza in questo campo, sarà utile ricorrere a un professionista: un elettricista sarà in grado di svolgere il lavoro correttamente e in breve tempo.
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9/9 Consigli
- Consultate il manuale d’istruzioni del dispositivo che acquistate, in quanto potrebbe presentare delle peculiarità rispetto ai modelli standard.