1/8 – Introduzione
La lavatrice o lavabiancheria è l’elettrodomestico più importante presente nella maggior parte delle abitazioni, fu inventata nel lontano 1860 da Thomas Bredford. Il primo modello era a manovella, ma il principio di funzionamento era molto simile ai moderni macchinari. Oggi esistono in commercio le macchine più all’avanguardia caratterizzate dalla velocità nel lavare i panni in un tempo sempre minore. Il problema sempre più frequente è come mettere il detersivo nella lavatrice evitando gli sprechi. E che dire del detergente da impiegare, visto che in commercio esistono vari tipi dello stesso? Ecco che, per far chiarezza, potremmo osservare in modo semplice come mettere il detersivo nella lavatrice e valutare, nel contempo la giusta scelta dello stesso.
2/8 Occorrente
- detersivo liquido, in polvere o tabs
- ammorbidente
3/8 – Il detersivo in polvere
In commercio esistono detersivi di diverse tipologie, dobbiamo puntualizzare che sono presenti quelli in polvere, liquidi e in tabs. Il detersivo in polvere è il più tradizionale, generalmente venduto in fustini particolarmente adatto nelle alte temperature, così per potersi sciogliere del tutto, evitando di lasciar tracce sui capi. Nel composto vi sono gli agenti sbiancanti che agiscono in modo efficace contro le macchie, ad esempio di caffè, tè, vino e così via. Basta posizionare un misurino dosatore nel mezzo del bucato ed azionare il lavaggio adatto alla biancheria da trattare. Se preferite, il detergente si può introdurre anche nella vaschetta, in questo caso vi consigliamo aggiungere un po’ di prodotto anti calcare o un bicchierino di bicarbonato di sodio per evitare che si creino fastidiose incrostazioni.
4/8 – Il detersivo liquido
Il detersivo liquido si preferisce quando nei capi da lavare non sono presenti macchie intense da eliminare e non è necessaria l’alta temperatura. In generale i detersivi liquidi non contengono agenti aggressivi sbiancanti, come la candeggina, quindi sono meno efficaci di quelli in polvere. L’operazione da eseguire è molto semplice basta mettere un misurino nella vaschetta del lavaggio o nella palla dosatrice seguendo sempre le dosi consigliate. I detersivi liquidi o in gel sono particolarmente consigliati per capi delicati o colorati, sia perché non contengono degli agenti aggressivi sia perché non lasciano tracce sugli indumenti a fine lavaggio, come spesso accade con i detersivi in polvere.
5/8 – Il detersivo in tabs
Il detersivo in tabs, non sono altro che capsule monouso e altamente solubili con involucro biodegradabile che, una volta sciolto, libera una quantità concentrata di detergente. Questo tipo di prodotto è stato ideato per ridurre lo spreco di risorse ambientali, dato che la sua formula è più compatta, contenendo quel che davvero serve. La pastiglia è dunque più vantaggiosa dal punto di visto economico ed ambientale, senza dimenticare che è un sistema di lavaggio particolarmente pratico, perché non sporca le mani, si mette direttamente nel cestello e, in se racchiude dosi calibrate mediamente per un carico da 5 kg, se il carico è superiore, ad esempio di 8 kg, bisogna aggiungerne un’altra.
6/8 – La temperatura giusta
Sembra strano affermare che lavare ad una temperatura superiore a 60 gradi risulta inefficace, ma a temperature così elevate gli enzimi contenuti nel detersivo vengono distrutti. La temperatura di 60 gradi permette di attaccare i germi più resistenti, è particolarmente indicata per capi indossati da persone malate o per capi contaminati da agenti chimici.La temperatura di 30 gradi è considerata ottimale, a questa temperatura infatti si uccidono germi e batteri e i capi si puliscono perfettamente. Il consiglio è quello di scegliere un ciclo di lavaggio più lungo con temperature basse piuttosto che il contrario, così rispettiamo l’ambiente perché consumiamo meno energia e permettiamo al detergente di agire per più tempo.
7/8 – L’ ammorbidente
L’uso dell’ammorbidente per molti è quasi un obbligo per poter lavare i capi, così da renderli soffici, morbidi e profumati. Il problema è che gli ammorbidenti contengono agenti chimici dannosi per l’ambiente e a lungo andare rendono i capi meno assorbenti, in particolar modo gli asciugamani e le salviette. In alcuni casi l’ammorbidente può causare problemi di dermatite e allergie alla pelle, il consiglio è controllare attentamente la composizione sull’etichetta, optando per scelte più ecologiche.
8/8 Consigli
- Bisogna leggere le etichette dei capi perchè nelle stesse è indicata la temperatura necessaria per lavarli.
- Si deve, inoltre aggiungere l’ammorbidente nell’apposita vaschetta quando è necessario. E’ bene ricordare che lo stesso si deve, assolutamente escludere nel lavaggio dei capi sportivi tecnici.
- Attenzione alla temperatura scelta non superare 60 gradi