1/9 – Introduzione
Nel caso di dispersione di corrente nella nostra casa, vedremo le bollette lievitare a dismisura. È quindi il caso, visti gli aumenti dei costi attuali di energia elettrica, che gli impianti funzionino adeguatamente. Ecco perché diviene importante avere qualcuno abile nel settore o imparare come misurare una dispersione di corrente. Negli impianti elettrici domestici dobbiamo distinguere i conduttori di corrente che portano la rete-luce alle varie prese, interruttori e punti-luce della casa sono essenzialmente 2. Uno di questi è chiamato “fase” e l’altro “neutro”. La tensione ai capi di questi 2 conduttori è una tensione alternata avente valore tipico RMS di 220 V. Rispetto al potenziale della “terra”, che è anche il potenziale al quale siamo tutti noi che, in un modo o nell’altro, “tocchiamo” anche elettricamente il suolo su cui poggiamo, il filo neutro è a potenziale essenzialmente nullo (cioè, anche se lo toccassimo, non sentiremmo la “scossa”), mentre la fase è ancora a 220 V. Negli impianti a norma, in realtà, c’è un altro conduttore chiamato “terra”, di colore verde e giallo, che è effettivamente collegato ad uno o più paletti conficcati nel terreno e che quindi assume il potenziale della terra, con una resistenza parassita inferiore a quella del filo “neutro” visto precedentemente. I fili di fase e neutro sono connessi alla rete-luce comune all’interno di un quadro elettrico comprendente il contatore e il cosiddetto “salvavita”, che interrompe il collegamento elettrico verso la casa, se è presente una dispersione di corrente superiore a 30 mA. Vediamo ora cosa è e come si fa a misurare questa dispersione di corrente.
2/9 Occorrente
- Pinza amperometrica per la misura delle correnti di dispersione
3/9 – I percorsi parassiti
Quando colleghiamo un carico elettrico (come una lampadina o un elettrodomestico) alla rete-luce, la corrente che fluisce sul conduttore di fase dovrebbe essere identica a quella presente sul conduttore neutro. Se esistono delle differenze, significa che una parte della corrente passa dal conduttore di fase a terra attraverso percorsi parassiti. Questi percorsi possono essere diretti verso il conduttore di terra (che deve essere collegato alla carcassa metallica delle apparecchiature) se, ad esempio, esistono perdite d’isolamento del conduttore di fase verso la carcassa metallica stessa. Oppure ci possono essere dispersioni di corrente dal conduttore di fase direttamente a terra se le perdite d’isolamento interessano il percorso stesso del filo all’interno dei muri, che può essere rilevante se siamo alla presenza di umidità. O ancora, se malauguratamente tocchiamo il conduttore di fase, il percorso della corrente di dispersione possiamo essere noi stessi. Il salvavita, in questi casi, interrompe l’erogazione della corrente di dispersione che supera il limite di scatto.
4/9 – La pinza amperometrica
Il metodo generalmente utilizzato per la misura delle correnti di dispersione prevede l’utilizzo di una “pinza amperometrica”. Si tratta di una sorta di anello all’interno del quale va posto il conduttore del quali si vuole conoscere la corrente che fluisce. Questa corrente genera un campo elettromagnetico che è rivelato dall’anello della pinza amperometrica. Il suo valore è poi misurato e indicato su un display numerico (o un indicatore ad ago) presente sul manico della pinza stessa. Le pinze più costose sono anche dotate di un piccolo schermo che permette di vedere l’andamento nel tempo di questa corrente. In quest’ultimo modo si possono vedere anche correnti di tipo impulsivo che non sarebbero rilevate dalla misura numerica.
5/9 – Il campo elettromagnetico
Se all’interno della pinza amperometrica facciamo passare entrambi i fili della rete-luce, cioè sia la fase che il neutro, la lettura della pinza stessa dovrebbe essere teoricamente nulla perché, se le due correnti sono identiche, il campo elettromagnetico prodotto dal filo di fase è uguale e contrario a quello prodotto dal filo neutro, per cui il campo elettromagnetico totale è nullo. Se invece esistono correnti di dispersione, le 2 correnti non sono identiche. In questo caso il campo elettromagnetico prodotto non è nullo e quindi la pinza amperometrica fornirà la lettura di questa differenza che è proporzionale alla corrente di dispersione.
6/9 – La dispersione di corrente
Da sempre è importante che gli impianti di ogni abitazione funzionino a dovere. Questo garantisce non solo il risparmio, ma la sicurezza di chi abita l’immobile. Oggi più che mai abbiamo modo di contattare esperti di elettricità, se non siamo in grado di provvedere da soli. Il fai da te è inoltre così avanzato che in ogni famiglia c’è chi sa risolvere gli eventuali problemi. Le attrezzature inoltre, oltre a essere reperibili nei vari siti online, si possono acquistare nei negozi che offrono al cliente tutto ciò che serve per provvedere al normale funzionamento degli impianti. Ne va del costo e della sicurezza, perché non possiamo imparare o usare tecniche e manutenzioni per essere al sicuro di ogni dispersione di corrente? L’importante è capire che l’utilizzo di ogni apparecchio e sistema va monitorato e nel caso di cattivo funzionamento, è indispensabile provvedere con adeguatezza e precisione.
7/9 – Sicurezza e bollette
Non sempre la sicurezza dell’ambiente in cui si vive va di pari passo con le bollette che si devono pagare. È però importante che la nostra abitazione sia sicura e lo sarà se siamo in grado di provvedere a monitoraggi nel consumo. Questo è il primo allarme che dovrebbe farci intuire il malfunzionamento. Una leggera diversità e l’aumento è sicuramente da considerare “normale”. Se però ciò che dobbiamo versare è pari al doppio dell’importo in genere pagato in un determinato lasso di tempo, dovremmo porci delle domande sul motivo a esso collegato. Altri segnali di allarme ci arrivano dall’apposito salva – vita. In una casa tutto dovrebbe funzionare a dovere ed è nostra responsabilità fare in modo che non ci siano problemi irresoluti.
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9/9 Consigli
- Usare cautela