1/6 – Introduzione
Con l’inoltrarsi della primavera, tutte le piante che abbiamo in casa in vaso necessitano di cure affinché possano crescere e fiorire, riempiendo così di colori e di profumi i balconi. Sia che si debba acquistarne delle nuove, sia che si debbano travasare quelle che già si possiedono, bisognerà andare a pulire correttamente vasi, sottovasi e fioriere, in maniera tale da eliminare gli effetti antiestetici, come possono essere le tracce di calcare o di sporcizia accumulata, ma anche per disinfettare i contenitori che ospitano quell’angolo di verde che abbellisce lo spazio esterno della casa. Nei passaggi successivi di questa guida, a tale proposito, ci occuperemo di capire come bisogna procedere per pulire correttamente vasi, sottovasi e fioriere.
2/6 Occorrente
- Spazzola
- Acqua calda
- Aceto di vino bianco
- Vasi, sottovasi e fioriere
- Guanti da giardinaggio
- Paletta da giardinaggio
- Terriccio fresco universale
- Spugna abrasiva in acciaio
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Innanzitutto è importante predisporre tutti gli attrezzi utili per il lavoro e munirsi di guanti per effettuare ogni operazione. Andiamo quindi a rivestire un’area del pavimento del balcone con della plastica così da evitare che il terriccio, cadendo, sporchi le mattonelle. Si può cominciare l’operazione di pulizia partendo dalle fioriere in cui la vegetazione è secca o morta. Per le fioriere contenenti le piante perenni, bisognerà estrarre l’intera zolla molto delicatamente, in modo da non danneggiare le radici, quindi inserirla velocemente in un nuovo vaso di misura appena maggiore, riempiendo di terra gli spazi vuoti e comprimendo bene.
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Ora, con l’aiuto di una paletta, bisognerà rimuovere dal terriccio vecchio eventuali piante infestanti, rimestare per bene per ossigenare il composto e rovesciare la terra sul telo che riveste il pavimento per mescolarla con un po’ di quella nuova. Se il vaso è di plastica, basterà semplicemente lavarlo con acqua calda e aceto bianco di vino, in modo da eliminare il calcare depositato sia all’esterno che all’interno del contenitore. Se è di terracotta, i residui terrosi e calcarei andranno rimossi con l’ausilio di una spazzola a setole dure e, se necessario, anche con una spugna abrasiva in acciaio, sempre utilizzando dell’acqua calda e aceto. Ora bisognerà sfregare fino a quando non saranno perfettamente puliti e poi metterli ad asciugare al sole in posizione rovesciata.
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I sottovasi di plastica devono essere trattati seguendo esattamente la stessa procedura, soprattutto perché sono un vero ricettacolo di vermi e formiche. Per evitare che tornino a essere un deposito di parassiti, è necessario cospargerli di borotalco, dopo averli lavati e messi ad asciugare all’aria. Questo terrà alla larga le formiche per diverso tempo. Quelli rotti o forati dovranno essere sostituiti con dei vasi nuovi, così che, innaffiando, non lascino fuoriuscire l’acqua. Questo lavoro di detersione e di disinfestazione deve essere effettuato una volta l’anno, al momento del rinvaso e poco prima della ripresa vegetativa. Per concludere, ricordatevi che un’accurata pulizia rappresenta un ottimo sistema di prevenzione di malattie parassitarie.