1/9 – Introduzione
C’è una domanda che affligge tutte la casalinghe ogni volta che devono tagliare qualcosa o ogni volta che si trovano a comprare un tagliere, ossia se è più igienico il tagliere di plastica o il tagliere di legno. I taglieri attraverso alcuni sondaggi, sono risultati i primi in classifica come luoghi dove si annidano più germi e batteri. Superando anche scope, materassi e cuscini. Sia il tagliere sia di legno e sia che sia di plastica, sono entrambi igienici, a patto che essi vengano puliti per bene. Spesso è proprio questo il problema. Infatti, se questi taglieri non vengono puliti a dovere e soprattutto con regolarità, diventano un accampamento di germi che può nuocere seriamente alla salute nostra e della nostra famiglia. I problemi più seri non si presentano quando affettiamo il pane: in questo caso può anche bastare una bella sciacquata dopo aver gettato briciole e molliche nel secchio. In questa guida sarà illustrato passo passo come pulire e mantenere igienici i taglieri. Ecco dunque come pulire i taglieri.
2/9 Occorrente
- Tagliere da cucina
- Candeggina
- Perossido di idrogeno
- Aceto bianco
- Bicarbonato di sodio
- Sapone
- Acqua calda
- Tovaglioli di carta
3/9 – Candeggina diluita
Se il tuo tagliere è molto rigato oppure è sporco di grasso, lo devi pulire con particolare attenzione. Puoi igienizzarlo anche risciacquandolo con candeggina diluita (un cucchiaino in un litro d’acqua), in modo analogo anche le mani e i coltelli vanno puliti. Solitamente, se il tagliere è in legno, potrebbero crearsi dei problemi di muffa, soprattutto se si è soliti mettere il tagliere in lavastoviglie: se questo non viene asciugato in maniera ottimale, si creeranno delle antiestetiche e poco igieniche macchie verdastre. In questo caso, meglio buttare subito il tagliere e comprarne un altro. Per evitare questo tipo di problema è possibile acquistare un tagliere in plastica, su cui la muffa compare molto più di rado. Anche in questo caso, presta sempre molta attenzione nel risciacquo ai solchi che avrai formato con i coltelli: è proprio lì che si annida lo sporco più “ostico”.
4/9 – Acqua e sapone
La situazione diventa un po’ più complicata se si taglia la carne. Dopo che hai usato tagliere per tagliare carne rossa o pollame crudo, non va semplicemente sciacquato, asciugato e poi rimesso nel mobile; prima di riporlo, va strofinato per bene con acqua saponata, e sarebbe sempre meglio utilizzare acqua ben calda e non tiepida, perché altrimenti questo processo non servirà a nulla. L’acqua bollente, insieme al sapone, aiuta l’operazione di sgrassamento.
5/9 – Aceto bianco e bicarbonato
Per disinfettare e pulire le superfici in legno, impiega l’aceto bianco dopo ogni utilizzo.
L’acido acetico nell’aceto è un buon disinfettante, efficace contro
insetti dannosi come lo staphylococcus. Quando la superficie da pulire necessita di essere deodorata e disinfettata, spargere del bicarbonato e spruzzare
su aceto bianco non diluito. Lasciare la schiuma e le bolle per cinque-dieci
minuti e risciacquare con un panno immerso in acqua fredda pulita.
6/9 – Perossido di idrogeno
Il perossido di idrogeno rimuove in maniera efficace i batteri e combatte la proliferazione sul tagliere, specialmente dopo aver tagliato il pollo o altra carne bianca. Per eliminare i germi sul tagliere, utilizza un tovagliolo di carta per pulire la superficie con
l’aceto e utilizza un altro tovagliolo di carta per pulirlo con acqua ossigenata.
Il 3% di perossido ordinario va bene.
7/9 – Limone
Il limone è un ottimo prodotto naturale per rimuovere i cattivi odori dal tagliere. Taglia mezzo limone e strofinalo sulla superficie del tagliere. Puoi anche utilizzare il succo di limone non diluito in una bottiglia, per eseguire il lavaggio normale del tagliere; dopodiché risciacqua solo con acqua calda.
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9/9 Consigli
- Una volta lavati i vostri taglieri, tamponateli sempre con un panno pulito: vi aiuterà ad evitare la formazione di muffe.
- L’utilizzo di acqua e detersivo per piatti può indebolire le fibre di legno superficiali sui taglieri