1/7 – Introduzione
In tutte le case sono presenti molti oggetti in acciaio. Specialmente in cucina, un materiale come l’acciaio risulta quasi indispensabile. È resistente, durevole e ottimo per la cottura dei cibi. Anche l’acciaio tuttavia con l’uso si annerisce e si macchia. Nei lavelli emergono, nel tempo, segni evidenti di calcare dovuti all’azione dell’acqua. Ugualmente succede con la rubinetteria, compresa quella del bagno. Anche le stoviglie e le posate possono presentare delle antiestetiche chiazze scure o opache. Tutti questi elementi privi dell’originaria lucentezza richiedono dunque un’adeguata manutenzione. Per la pulizia dell’acciaio si devono comunque evitare prodotti aggressivi, come la candeggina. Nonché l’utilizzo di spugnette dalla superficie troppo ruvida. Infatti, per pulire correttamente l’acciaio ossidato, bisogna evitare qualsiasi danno. Con prodotti del tutto naturali si può invece pulire l’acciaio ossidato in modo soddisfacente. Ecco come procedere.
2/7 Occorrente
- Aceto
- Limone
- Ammoniaca
- Bicarbonato di sodio
- Ovatta
- Paglietta di metallo
- Perossido di idrogeno
- Panno di daino
- Acqua
3/7 – Pulire gli oggetti piccoli in acciaio ossidato
Per pulire l’acciaio ossidato, bastano alcuni elementi facilmente reperibili in tutte le case. Per gli oggetti in acciaio di piccole dimensioni, procedere come segue. Inserirli in un recipiente di plastica colmo d’acqua ed aggiungere dell’aceto o del succo di limone. Lasciare in ammollo per circa quattro o cinque ore. In questo lasso di tempo si otterrà un’efficace azione disincrostante. Dopo estrarre gli oggetti dall’acqua e strofinarli leggermente con una paglietta di metallo morbida e sottile. Una volta rimosso tutto l’ossido, risciacquarli bene. Infine asciugarli con un panno di daino.
4/7 – Detergere le strutture in acciaio di grosse dimensioni
Ecco ora come pulire le strutture in acciaio di grandi dimensioni dagli evidenti segni di ossidazione. Come ad esempio i lavelli, i piani cottura o la superficie del frigorifero o della lavastoviglie. In caso di presenza di tracce di ossido, la soluzione ideale è l’uso di ammoniaca al naturale con aceto. Dopo la preparazione del prodotto, immergere al suo interno dell’ovatta ed applicarla alle macchie. Lasciare in posa per una decina di minuti, per ammorbidire le particelle di ossido. Successivamente, con del bicarbonato di sodio su un batuffolo di ovatta, strofinare energicamente. Insistere sulle macchie per eliminarle del tutto.
5/7 – Rimuovere l’ossido dalle porosità
Se l’acciaio ossidato è poroso e satinato, si deve pulire con un altro metodo. In questo caso infatti, per la rimozione dell’ossido, occorre un reagente adatto. In grado di eliminare la ruggine dalle porosità. Anche stavolta bisogna evitare l’uso di prodotti chimici e corrosivi. Quindi, per pulire l’acciaio ossidato poroso, preparare un composto adeguato. Mescolare dunque del perossido di idrogeno e del succo di limone. Dopo applicarlo con l’ovatta sulle zone ossidate. Con un notevole risparmio economico e salvaguardando l’ambiente, si otterrà un soddisfacente risultato. https://www.wikihow.it/Pulire-le-Cromature-e-Rimuovere-la-Ruggine-senza-Usare-Detergenti-Costosi.
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7/7 Consigli
- Non utilizzare mai prodotti corrosivi per non procurare danni all’acciaio.