1/6 – Introduzione
Le pietre refrattarie oggi sono diventate ormai oggetti di uso quotidiano in molte cucine; infatti, spesso vengono definite anche “pietre per pizza” poiché si possono usare per cuocere qualsiasi pietanza e soprattutto ideali per verdure, carni e per le stesse pizze. Diversamente dalle piastre in ghisa che richiedono molta manutenzione dopo l’uso, una pietra refrattaria è invece più semplice da pulire anche se tuttavia necessita di speciali accortezze. A tale proposito, ecco una guida con alcuni utili consigli su come pulire in modo efficace la pietra refrattaria.
2/6 Occorrente
- Spazzola in nylon
- Bicarbonato di sodio
- Acqua
- Olio
- Carta oleata
- Pellicola
- Foglio di alluminio
3/6 – Rimuovere con una spugna i residui di cibo
Dopo aver utilizzato la pietra refrattaria per cuocere una pizza o della carne, per pulirla procedete come di seguito descritto. Innanzitutto mettetela sotto l’acqua calda e con una spugna rimuovete i residui di cibo, e successivamente tenetela a bagno per circa quindici o venti minuti. Trascorso tale tempo, utilizzate il raschietto di plastica fornito in dotazione, oppure prendete quello del freezer in modo da eliminare definitivamente ogni residuo di cibo. L’importante e che non usiate della carta abrasiva oppure delle spazzole metalliche che potrebbero irrimediabilmente danneggiare la superficie di cui la pietra refrattaria si compone e renderla poi inutilizzabile. Premesso ciò, dopo l’eliminazione delle croste rilasciate dal cibo, risciacquatela abbondantemente sotto l’acqua corrente e poi asciugatela con un panno pulito prima di conservarla in una scatola e soprattutto in un luogo asciutto della casa per evitare che possa generare muffa.
4/6 – Strofinare la pietra refrattaria con una spazzola
Un altro funzionale modo per pulire la pietra refrattaria dopo l’uso, consiste nello strofinarla leggermente con una spazzola con setole di nylon per rimuovere le incrostazioni più difficili. In tal caso limitatevi ad eliminare solo i residui di cibo, e non insistete nel cercare di eseguire la stessa operazione per le macchie di cottura. A questo punto ripetete la stessa procedura di lavaggio descritta nel passo precedente della guida, e se le incrostazioni risultano ancora evidenti, lasciatela in ammollo per almeno 12 ore in un recipiente di plastica aggiungendo anche del bicarbonato di sodio. Quest’ultimo lo utilizzate di nuovo ma a secco e su una spugna per svolgere una leggera azione abrasiva. Alla fine prendete una spazzola a setole morbide e strofinatela su tutta la superficie della pietra refrattaria, in modo da pulirla definitivamente prima di asciugarla e riporla nel mobile, e proteggerla magari con una pellicola oppure con un foglio di alluminio.
5/6 – Versare dell’olio caldo sulla pietra
Molto importante è non usare saponi o detergenti per lavare la pietra refrattaria; infatti, la superficie è molto porosa e quindi tende ad assorbire facilmente gli agenti chimici di cui i suddetti prodotti si compongono. Tra l’altro l’uso di sostanze nocive può portare al rilascio delle stesse in fase di cottura, e fare in modo che i cibi prendano un gusto tutt’altro che gradevole e salutare. Per questo motivo vi conviene optare solo per l’acqua, e al massimo per del bicarbonato di sodio come descritto in precedenza, o per dell’olio da versare caldo dopo aver eliminato i residui. La sostanza tra l’altro alla fine se asciugata con un panno invece del risciacquo, serve anche a preservare la superficie della pietra refrattaria nelle condizioni ideali per le successive cotture dei cibi. A margine di questa guida il consiglio prima di conservarla nel mobile, è di riporla in un contenitore adatto e magari avvolgendola in un foglio di carta oleata.
6/6 Consigli
- L’uso di sostanze chimiche può portare al rilascio delle stesse in fase di cottura, ed i vostri cibi prendono un gusto tutt’altro che gradevole