1/8 – Introduzione

Nei tempi antichi i dipinti venivano realizzati su tela o legno, ma senza vetro di protezione. Quest’ultimo, pur esistente da sempre, veniva appositamente scartato poiché creava riflessi tali da far apparire il dipinto diverso, soprattutto per gli effetti cromatici. L’inconveniente principale di un dipinto senza vetro è sicuramente quello dell’accumulo della polvere, per cui nei passi successivi, ecco alcuni consigli su come pulire un dipinto con queste caratteristiche.

2/8 Occorrente

  • Acqua
  • Trementina
  • Alcool
  • Olio di lino
  • Ovatta
  • Gomma pane
  • Pennellino
  • Vernice finale

3/8 – Utilizzare un tampone

Un dipinto specie se ad olio, non va pulito con solventi, in quanto potrebbero asportare gran parte del colore, rovinandolo in modo definitivo. I pittori anche quelli moderni e soprattutto gli esperti restauratori, adottano infatti altre tecniche, utilizzando in alternativa prodotti naturali e non aggressivi per i suddetti colori. Un dipinto che si presenta con evidenti accumuli di polvere, va innanzitutto pulito leggermente e senza strofinare con un batuffolo di ovatta imbevuto in acqua, e utilizzato come una sorta di tampone. Dopo alcune passate su tutta la superficie con questa tecnica, si procede utilizzando dell’altra ovatta asciutta in modo da eliminare i residui di umidità, dopodichè con un pennellino, si provvede eventualmente a ridare tono ai colori e a rivitalizzarli con della vernice finale specifica per quadri, che dona lucentezza e nel contempo garantisce una buona protezione dalla polvere.

4/8 – Impiegare la mollica di pane

Se il dipinto si presenta invece, con delle incrostazioni dovute a una colatura dei colori, oppure a seguito di escrementi depositati dagli insetti, si può utilizzare una mollica di pane o l’omonima gomma, tamponandola sulla parte interessata, in modo da asportare senza alcun danno, tutti i corpi estranei. Alla fine, si procede poi con l’eventuale rivitalizzazione dei colori, adottando le stesse tecniche descritte in precedenza.

5/8 – Applicare una miscela a base di trementina

Tuttavia il metodo più utilizzato per i dipinti a tempera o ad olio e non protetti da un vetro, è sicuramente l’uso di una miscela a base di trementina, alcool e olio di lino. In questo caso, bisogna però fare attenzione quando la si usa soprattutto su dipinti non ad olio, poiché tendenzialmente la miscela, scioglie irrimediabilmente il colore. Dopo questa operazione, l’olio di lino può essere applicato da solo utilizzando un pennellino a setole morbide, in modo da garantire trasparenza, compattezza dei colori e nel contempo si rivela prezioso anche come vernice finale, e quindi protettiva, inodore ed incolore.

6/8 – Utilizzare un pennellino

Per i telai relativamente moderni senza vetro, si consiglia di spolverarli con un panno asciutto in microfibra. Per i punti più ostinati, inumidire leggermente con acqua. Le cornici antiche o in legno decorate (specialmente quelle con decorazioni in gesso / legno) sono fragili e devono essere spolverate con un pennello morbido a setole fini (come un pennello per il trucco). Quando spolverate tali fotogrammi, non toccate il fotogramma, ma spostate rapidamente il pennello su ogni area, sollevando e rimuovendo la polvere; questo impedisce alle setole di intrappolare frammenti di intonaco decorativo o di legno. Assicuratevi che il supporto di carta protettivo sui telai in legno non sia in contatto con la stampa / foto. L’acido dalla carta può causare danni. Inoltre, se ci sono spazi vuoti sostituite il supporto cartaceo.

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8/8 Consigli

  • Assicuratevi che il supporto di carta protettivo sui telai in legno non sia in contatto con la stampa / foto. L’acido dalla carta può causare danni.

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