1/6 – Introduzione

lo stucco veneziano è un prodotto a calce con una lunga storia, che secondo alcuni risale a quasi 4000 anni fa nelle sue forme primordiali ed è il fiore all’occhiello della tradizione artistica e pittorica della città lagunare. Un parete rifinita con dello stucco antico, può essere costantemente restaurata, purché si adottino delle tecniche adeguate. Per fare questi lavori, però, bisogna avere un po’ di conoscenze teoriche e pratiche. Non c’è bisogno di preoccuparsi, perché lo stucco veneziano è una tecnica semplice da usare e un risultato poco omogeneo, spesso è molto piacevole. Vediamo quindi come restaurare lo stucco veneziano.

2/6 Occorrente

  • Stucco murale
  • Spatola
  • Spugna
  • Rullo liscio
  • Carta abrasiva
  • Vernici
  • Flatting

3/6 – Come si presenta lo stucco veneziano

Una parete a stucco veneziano, a meno di non tinteggiarla in maniera inappropriata, si presenta come una superficie con un colore irregolare, di solito in toni pastello sporcati di bianco come se fosse un muro vecchio e chiazzato. Come ogni intonaco ci possono essere delle bolle e crepe, ma può essere ripristinata anche se si presenta deteriorata in più punti. Il suo aspetto è gradevolmente irregolare nel colore, anche se la lavorazione in superficie può essere finissima, con una grana setosa e piacevole. Nelle fasi di restauro si deve mantenere questa sua caratteristica. La sua naturale mancanza di omogeneità, di fatto, facilita il lavoro di ripristino. L’importante quando si tinteggia è non lasciare zone di vernice troppo compatta, puntando tutto sulla nebulosità dell’effetto.

4/6 – Come si inizia il restauro

Se la parete si presenta con delle crepe, la prima operazione da fare è di utilizzare una spatola a lama molto molto sottile e riempirle con del nuovo stucco, sempre con la solita formulazione. A questo punto con un panno pulito è necessario eliminare sbaffature ed eccedenze prima che lo stucco si secchi del tutto. Quando la superficie si è stabilizzata si passa alla fase di carteggio, nei punti dove c’era la crepa. Questa serve a rendere la superficie uniforme e ad eliminare le tracce di giunzione nello stucco. Per compattarla definitivamente e non far notare un restauro, il trucco consiste tuttavia nell’utilizzare una spugna non abrasiva, possibilmente di forma irregolare, perché nella lavorazione originale si usavano quelle di mare. In questo modo saremo pronti per poter applicare il nuovo colore della stessa tonalità, con movimenti circolari. Con questa tecnica si evitano le brutte striature lasciate dai pennelli. Anche un rullo con di buona qualità è un ottimo attrezzo per il ripristino del colore originale, specie se ha le setole molto alte. Quelli a spugna sottile non si prestano molto bene per il trattamento di una parete tinteggiata in precedenza con dello stucco veneziano.

5/6 – Come si affrontano i danni gravi

Se le bolle sono davvero grandi e c’è da ripristinare una superficie di stucco veneziano più larga di un dito, il lavoro è un po’ più complicato. Con la spatola o uno scalpellino si deve eliminare tutta la parte distaccata, grattando in profondità per togliere tutto lo stucco irrecuperabile. Meglio eccedere che rischiare che il danno si ripresenti. La superficie sotto va pulita accuratamente e umidificata con la spugna prima di applicare lo stucco a colpi di spatola, inumidendo e lisciando solo alla fine, in modo tale che l’area risulti piana e pulita, senza troppi raccordi in vista. Dopo si deve carteggiare per bene per rendere la superficie porosa e si passa all’applicazione della vernice con la spugna, dando una base di flatting e stratificando il colore fino a quando la zona non appare omogenea.

6/6 Consigli

  • Quando si tinteggia lo stucco conviene allontanarsi ogni tanto per vedere se il lavoro è omogeneo

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