1/7 – Introduzione

L’arte del restauro è una tecnica molto ricercata per conservare tante opere d’arte ed inoltre restituire ai dipinti il loro stato originario, senza però cercare di cancellare del tutto l’invecchiamento che si sono assicurati nel tempo. L’arte di disegnare dei dipinti sulle pareti di case o edifici vari era una pratica molto utilizzata centinaia di anni fa, per questo motivo oggi quei pochi che ne sono rimasti risultano essere abbastanza vecchi e sbiaditi. Pertanto, le soluzioni sono due cancellarlo definitivamente ricoprendolo con la vernice o riportarlo al suo stato originale attraverso la restaurazione. In quest’ultimo caso è necessario seguire attentamente dei passaggi se non si ha una particolare dimestichezza. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come restaurare un dipinto su parete.

2/7 Occorrente

  • Tamponi
  • Carta giapponese
  • Spugne naturali
  • Pennelli

3/7 – Capire il tipo di dipinto

Il primo passo è capire con che cosa abbiamo a che fare se un affresco, una tempera e soprattutto qual è il periodo storico a cui appartiene. Se non ci riuscite da soli, chiedete una consulenza ad un esperto e già che ci siete, fatevi fare un preventivo. Se la pittura ha valenza storica sappiate che la legge dà precise indicazioni su questo. Infatti va segnalato alla Soprintendenza della vostra zona che ha il dovere di vigilare sull’integrità e la conservazione dell’opera.

4/7 – Pulire il dipinto

Comunque sia, l’operazione di restauro è complessa e spesso costosa, ma a volte ne vale la pena. Si parte dalla pulitura, per asportare il deposito di polveri in superficie utilizzando spugne naturali ed acqua. Successivamente, si passa agli impacchi con solventi, generalmente si usa il carbonato d’ammonio in soluzione, da spennellare sulla carta giapponese per mantenerla costantemente umida per circa 5 minuti. Tolto l’impacco, procedete alla rimozione dello sporco tamponando con la spugnetta.

5/7 – Consolidare il dipinto

Le operazioni successive richiedono un lavoro molto paziente e di precisione. Si tratta della fase di consolidamento, in caso di alterazioni dell’intonaco, come crepe e sollevamenti, è la stuccatura. Quest’ultima è utilizzata per rendere omogenea la superficie, colmando lacune di colore o fratturazioni.

6/7 – Ritoccare il dipinto

Infine, abbiamo la fase del ritocco che interverrà prettamente sui colori ricostruendo il più possibile le figure originarie. Questo è un passaggio cruciale poiché mani poco esperte potrebbero alterare l’opera alterandone l’originalità. L’obiettivo primario infatti è la conservazione, tutto ciò che può snaturare l’opera, è da escludere.

7/7 Consigli

  • Rivolgetevi ad esperti