1/6 – Introduzione
Il restauro di un mobile di legno può sembrare a prima vista un’impresa difficile. In realtà questa operazione è abbastanza semplice, e può essere eseguita anche da persone che sono meno esperte con il metodo del fai da te. Leggendo questa guida ed il link annesso, si possono quindi ottenere alcuni utili consigli e delle corrette indicazioni su come restaurare un mobile di legno.
2/6 Occorrente
- Decapante
- Vernice
- Cera d’api
- Carta vetrata
- Stucco per legno
- Alcool
- Gommalacca
- Pomice in polvere
- Tampone di tela
3/6 – Eliminare il vecchio strato di vernice
La prima cosa da fare per restaurare un mobile di legno, è di eliminare il vecchio strato di vernice presente sulla superficie. Per effettuare questa operazione bisogna utilizzare un prodotto chiamato decapante, sulla cui confezione si possono trovare tutte le informazioni per un corretto utilizzo. In questo modo si vengono ad eliminare tutte le vecchie vernici, sfruttando un semplice panno di cotone imbevuto nel suddetto prodotto. Alla fine di questa fase del lavoro, bisogna pulire il mobile con un po’ di diluente per vernici.
4/6 – Utilizzare dello stucco specifico per legno
A questo punto si deve osservare il mobile di legno per verificare se ci sono dei tarli. In caso affermativo bisogna eseguire un trattamento specifico per eliminarli, ed in merito il consiglio è di spruzzare un insetticida specifico e poi imballare il mobile con della cellophane. Dopo una decina di giorni rimuovete il telo, e lavate il legno con acqua e poi riprendete il lavoro. Se ci sono delle screpolature oppure dei buchi bisogna chiuderli utilizzando dello stucco specifico per legno. Per applicarlo al meglio, si deve utilizzare una spatola in plastica e lasciare asciugare per circa 2/3 ore. Quando è secco bisogna passare la carta vetrata a grana doppia per poter livellare la superficie, ed eliminare eventuali sbavature ed imperfezioni che si sono create con l’applicazione dello stucco.
5/6 – Applicare il nuovo colore
Adesso è il momento di stendere il nuovo colore con un pennello di medie dimensioni. È consigliabile tuttavia dipingere sempre nel senso del legno, per non creare delle sbavature o delle antiestetiche striature. Quando la vernice è ben asciutta, si deve passare un’altra mano di colore per avere un ottimo risultato. Dopo circa 2/3 ore l’impregnante colorato ha aderito sul mobile, ed a questo punto potete applicare la vernice protettiva scegliendo tra del flatting oppure della gommalacca a scaglie da sciogliere a bagnomaria. Quest’ultimo intervento vi consente di fissare il colore, renderlo lucido e soprattutto idrorepellente. Se invece avete optato per della cera d’api, allora lasciatela in posa per venti minuti circa e poi lucidate il mobile con un panno di lana.
6/6 – Ripristinare la lucidatura a tampone
Se il mobile di legno da restaurare in origine era rifinito con una lucidatura a tampone, potete ripristinarla subito dopo aver eseguito lo stesso lavoro preliminare descritto nei passi precedenti della guida. In sostituzione del nuovo colore sia esso di base acrilica o ad acqua (in questo caso applicate dell’anilina), fatela essiccare e poi smerigliatela con un tampone di tela e con della pomice in polvere. Una volta che la superficie vi appare liscia e setosa, procedete con lo stesso tampone ad applicate la miscela di alcool e gommalacca. Con dei movimenti rotatori eseguite quindi la lucidatura finché non vi regalerà il tipico effetto specchio che la contraddistingue.