1/5 – Introduzione

Negli edifici antichi spesso l’orditura di travi e tavole che identifichiamo come il soffitto di una stanza, altro non è che la parte visibile del solaio posizionato tra un piano e l’altro. Solitamente queste strutture sono caratterizzate da un lungo ciclo di vita se sono sottoposte ad una manutenzione continua. Ma se vengono attaccate da incendi, insetti o muffe la loro durata diminuisce e c’è bisogno di intervenire con un adeguato restauro. Se volete sapere come è possibile restaurare un soffitto in legno, continuate la lettura dei passi successivi.

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La prima cosa da fare sarà accertarvi delle effettive condizioni del soffitto in legno. Se le travi che lo compongono sono deteriorate a causa di infiltrazioni di acqua, oppure sono attaccate dagli insetti, spesso il metodo migliore per intervenire è la loro sostituzione. In questi casi potete procedere allo smontaggio degli elementi rovinati dopo aver adeguatamente puntellato l’impalcato. In questo modo restaurerete il vostro soffitto con un metodo tradizionale, che prevede la possibilità di smontaggio delle strutture lignee deteriorate, da sostituire con pezzi nuovi da affiancare a quelli ancora in buono stato.

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Un caso diverso è quando il soffitto presenta elementi di particolare pregio come delle travi decorate o cassettoni e lacunari. In questo caso dovrete effettuare una prima ed attenta analisi del manufatto, valutando le condizioni di degrado. Ad esempio una trave potrebbe presentare fenditure diagonali e trasversali, oppure avere un problema negli appoggi.

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Nel primo caso è consigliato procedere con il rinforzo della trave, mediante delle fasciature metalliche, messe in tensione dopo la l’applicazione. Per il secondo problema invece, la soluzione migliore è quella di inserire delle mensole nella muratura, sotto la trave, e collegare insieme i due elementi con delle fasciature. Se invece la testata della trave è rovinata, dovrete sostituirla con un inserto sagomato di legno lamellare, chiamato “protesi lamellare”. Il pezzo sarà sagomato in forma scalettata e unita alla trave antica con colle specifiche, fasciature o bullonature.

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Infine vi si può presentare il caso in cui la trave del soffitto abbia scarse capacità portanti, e dunque sarà necessario rinforzarla. In questo caso potete inserire una fascia di acciaio avvitata all’intradosso della trave, oppure unire ai fianchi della trave stessa dei rinforzi di legno o dei profilati d’acciaio.