1/7 – Introduzione
La dimensione di un laghetto da giardino deve essere calcolata in dettaglio. Quando ha una capacità inferiore a 500 litri, la regolazione dei processi biologici si complica. Si crea un equilibrio naturale in stagni più grandi , con una capacità di circa 1000 litri.
Con una profondità di circa 100 cm il congelamento si riduce, in modo che sia possibile la sopravvivenza della fauna negli inverni freddi. Un grande stagno profondo offre ai pesci una moltitudine di opzioni per nascondersi e ti dà la possibilità di aumentare la tua famiglia con un’ampia varietà di pesci. Se hai bisogno di informazioni dettagliate sull’alimentazione dei pesci da laghetto puoi trovarle qui: cibo per pesci da laghetto. Cosa c’è di più rilassante del gorgoglio dell’acqua di un laghetto o del godersi la vista delle ali di una libellula? Purtroppo non tutti possono permettersi un giardino e non tutti hanno il tempo per una gita fuori mano ogni weekend, proprio per questo di recente è dilagata la moda del mini laghetto in terrazza. Creare un laghetto sul balcone è facile, divertente ed è alla portata di tutti! Ecco dunque come ricreare un mini laghetto sul balcone.
2/7 Occorrente
- Piante acquatiche
- Contenitore
- Ninfee
- Guanti
- Terra
3/7 – Scegliere la posizione
In primo luogo dobbiamo scegliere la posizione che il laghetto avrà in balcone, questa infatti riveste un ruolo importante per la crescita delle piante. In linea di massima sarà bene optare per una posizione che garantisca il godimento del sole mattutino, ma che allo stesso tempo preservi la flora e la fauna dalle torride ore pomeridiane. Quindi, sole al mattino e da mezzogiorno in poi penombra. È importante che tu scelga un luogo che abbia alcune ore di sole al giorno, ma che goda anche dell’ombra. Trovare l’equilibrio in questo aspetto è importante, poiché è necessario garantire la luce solare affinché le piante possano fotosintetizzare, ma un eccesso provocherebbe la comparsa di alghe e sbalzi di temperatura nell’acqua. Una volta scelta la posizione, riempila d’acqua ( importante : non potrai spostare la bacinella una volta piena, assicurati prima della sua posizione). Se lo riempi con acqua di rubinetto, attendi circa 24 ore prima di posizionare le piante.
4/7 – Scegliere il materiale
Per il nostro laghetto possiamo utilizzare qualsiasi contenitore impermeabilizzato, sempre a patto che il solaio del balcone regga!
In commercio esistono i laghetti preformati, in vetroresina o in pvc, che garantiscono un’ottima resa, ma possono essere utilizzati anche vecchi vasi, mastelli, botti, vasche di pietra ecc…
Per permettere il corretto sviluppo delle radici delle piante, è consigliabile preferire contenitori profondi almeno 50 centimetri e con un diametro di 70 centimetri. Più grande sarà il contenitore, maggiore sarà il numero e la varietà delle piante da poter inserire. Una buona base per lo sfondo è un must . I teli di plastica per laghetti dei negozi di ferramenta sono economici, ma non resistenti come i teli in PVC, che sono leggermente più costosi. Se hai intenzione di costruire uno stagno più grande, è importante investire in un rivestimento per laghetti di qualità . I materiali costosi di cui hai bisogno all’inizio si ripagano a lungo termine, poiché se c’è una perdita d’acqua costerà molto per ripararla.
5/7 – Scegliere le piante
Rispettare gli spazi e la biodiversità della flora e della fauna vuol dire garantire lunga vita al mini laghetto. Le piante da utilizzare si distinguono in galleggianti, sommerse e palustri ed ognuna di queste ha una sua funzione specifica.
Le piante galleggianti sono utilissime per evitare la formazione delle alghe, per ombreggiare l’acqua ed offrono anche un buon riparo per gli avannotti. Le galleggianti, a differenza degli altri tipi di piante, si moltiplicano molto velocemente arrivando a formare (la Lemna minor in particolare) dei veri e propri letti di foglie. Per evitare che queste diventino troppo invadenti conviene, infatti, potarle spesso.
Tra le piante galleggianti più comuni si possono annoverare: la Lenticchia d’acqua (Lemna minor), il Giacinto d’acqua (Eichornia crassipes), la Felce acquatica (Azolla caroliniana) e la Lattuga d’acqua (Pistia stratiotes).
Le piante sommerse, invece, svolgono l’importante compito di ossigenare l’acqua e devono essere piantate all’interno di piccoli vasi o cestelli forati con fondo sabbioso ed argilloso. Le più utilizzare sono: l’Egeria densa, la Vallisneria spiralis e l’Elodea canadesis.
Le piante palustri servono per depurare l’acqua e vanno collocate a 15 centimetri dal bordo, per questo motivo vengono spesso definite “piante da riva”.
6/7 – Scegliere gli accessori
La fauna da introdurre in laghetto consiste prevalentemente in pesci di piccole dimensioni che, come le Gambusie (Gambusia affinis), sono un valido alleato contro le larve di zanzara.
Altri pesci da poter inserire sono il comune pesce rosso (Carassius auratus), la Tinca dorata e la Carpa (Carpe koi). Ricordiamoci che tutti e tre questi pesci necessitano di ampi spazi per poter nuotare, quindi risultano sicuramente poco idonei i laghetti di dimensioni ridotte. C’è addirittura chi introduce i Copepodi, piccoli gamberetti e predatori naturali delle zanzare. La fauna non va mai inserita prima di un mese dall’allestimento del laghetto, le piante, infatti, durante quel mese depureranno l’acqua dalle sostanze inquinanti. Solitamente il mini pond non necessita di alcun sistema di filtraggio artificiale, ma c’è sempre la possibilità di inserirlo per migliorarne l’ossigenazione o, semplicemente, per creare al suo interno una piccola cascata e movimentare l’acqua. La Sagittaria e la Typha minima filtrano l’acqua e si nutrono delle sostanze nocive del laghetto.
Le ninfee sono un must dei mini pond. Sono facilissime da gestire e ne esistono di molte specie, tra cui quelle nane che possono essere utilizzate anche nei laghetti di scarse dimensioni.
In ultimo ricordiamoci sempre di rabboccare il laghetto ogni settimana con acqua decantata per ventiquattro ore.
7/7 Consigli
- Mantieni il livello dell’acqua. Aggiungi un fertilizzante ecologico per piante acquatiche Permette a quelli galleggianti di coprire un massimo del 70% dello stagno, che supera la compostiera.