1/7 – Introduzione
Se la nostra casa è vissuta, ci sarà sempre qualcosa da fare e qualche parte che deve essere restaurata. Spesso capita che la rubinetteria di casa dopo anni di uso perda la sua bella cromatura. Se il rubinetto è ancora ben funzionante non c’è motivo di spendere soldi per sostituirlo con uno nuovo. Niente ci vieta invece di rinnovarne la cromatura, anche con sistemi del tutto fai da te. Ci sono alcuni sistemi alla portata di tutte, ma sicuramente quello proposto è il più semplice. Serve un po’ di tempo e di pazienza per portare a termine l’operazione, ma il successo è assicurato, così come la soddisfazione. Naturalmente non si tratta di un metodo industriale ed ha i suoi limiti, ma per ridare decenza al vostro bagno va benissimo. Con questa breve guida vi spiegherò esattamente come fare per ricromare la rubinetteria del bagno, basta seguire le istruzioni e non perdere la pazienza.
2/7 Occorrente
- Carta vetrata di grana sottile
- Vernice cromo
- Primer per metalli
- Carta assorbente
- Nastro da carrozziere
- Fogli di giornale
- Guanti
- Pennelli di diverse misure
3/7 – Pulire il rubinetto
Per iniziare si deve preparare il rubinetto, perché non si può semplicemente tingerlo così come è. Per prima cosa si devono asciugare perfettamente i rubinetti in tutte le loro parti per evitare che si formino macchie durante la lavorazione. Il rubinetto in generale non sarà completamente privo di cromatura residua e si deve innanzitutto rimuoverla. Occorre prendere della carta vetrata con grana sottile e con essa rimuovere tutti i residui di cromatura. State attente a non graffiare in profondità il metallo, perché di solito i rubinetti sono fatti di ottone e quest’ultimo non è resistentissimo all’abrasione. Una volta rimossi i residui si deve necessariamente pulire il rubinetto con un detergente, meglio se per uso medicale, oppure con un anticalcare, perché lascia meno residuo. Una volta pulita la superficie si deve asciugarla di nuovo, rimuovendo con attenzione ogni traccia di contaminanti. Lavorate coi guanti, perché le schegge di cromatura possono essere davvero affilate e tendono a ficcarsi sotto le unghie se non si presta attenzione e rimuovete con attenzione tutta la polvere che produrrete.
4/7 – Applicare il primer
Quando il rubinetto sarà completamente pulito e asciutto, occorre prendere del nastro da carrozziere e della carta da giornale, per poter così ricoprire le parti che non si vogliono verniciare. Con questo semplice accorgimento ci eviteremo di sporcare di vernice parti rimaste scoperte. Questo approccio vale per tutte le verniciature. Con le parti protette possiamo a questo punto usare un primer. Si tratta di una vernice particolare che una volta si chiamava “fondo” e che serve per far aderire la vernice al metallo, che altrimenti tenderebbe a polverizzarsi. Si può usare un fondo spray oppure da dare col pennello, anche se il primo sicuramente è più adatto per pezzi complessi come i rubinetti, dove si rischia altrimenti che si formino sgocciolature. Se il primer non vi convincesse, passate una seconda mano, una volta che sia seccato. La base deve essere assolutamente uniforme per evitare che la vernice che sarà applicata in seguito si possa esfoliare.
5/7 – Applicare la cromatura
Una volta che sarà asciugato il primer, si prende la vernice al cromo. Anche in questo caso la vernice può essere spray o in barattolo e la si applica sui rubinetti. Questa operazione va ripetuta più o meno tre volte, con intervalli regolari di circa un’ora, per fare in modo che il tempo ideale per l’asciugatura sia anche quello necessario per andare a rinforzare la vernice nuova. A questo punto, basterà semplicemente eliminare il nastro e la carta da giornale utilizzati per coprire le parti non pitturate. La cromatura seccherà in un giorno o due a seconda della temperature dell’aria. Il rubinetto tornerà come nuovo e la vernice reggerà per molto tempo. Se volete una soluzione più duratura dovrete per forza fare una cromatura a bagno galvanico, ma non è una cosa che si può fare in casa.
6/7 – Riocromare altra rubinetteria
Questa stessa operazione di cromatura può essere ovviamente eseguita anche sui componenti della doccia. In questo caso però prima di tutto applicate un buon anticalcare ed uno sgrassatore prima di iniziare a carteggiare, ed asciugate accuratamente perché le docce tendono ad essere ambienti umidi. Se dovete applicare una nuova cromatura per esempio all’erogatore della doccia in cima al flessibile, potete smontarlo e lavorare più comodamente a parte. Evitate di cercare di cromare il flessibile della doccia, perché a causa della sua struttura non è adatto per questa operazione. Nel vano doccia cercate di coprire più superfici possibili con la carta di giornale perché non è un buon posto dove andare a lavorare. Non fatevi scrupoli ad indossare delle buone protezioni per gli abiti e per gli occhi per evitare di trovarvi cromature indesiderate e brutte irritazioni.
7/7 Consigli
- Non affrettare i tempi e svolgere ogni procedimento al momento giusto
- Chiedere al commerciante quale vernice cromo potrebbe essere la migliore in base al modello del lavandino