1/6 – Introduzione
Un tempo i piani cottura erano tutti quasi esclusivamente con i bruciatori a gas, che sono ancora oggi i più diffusi nelle case degli italiani. Con il tempo, anche grazie al fatto che il mercato si è specializzato nel produrre pentolame adatto anche ad altri tipi di cottura, si sono diffusi anche i piani cottura elettrici e i piani cottura detti ad induzione, o in vetroceramica. Quest’ultima tipologia offre numerosi vantaggi sia in termini di risparmio energetico sia di qualità della cottura, ma hanno un’unica pecca. Sono molto delicati e, quando arriva il momento di pulirli, si ha sempre il terrore di danneggiarli irrimediabilmente, o di graffiarli. Naturalmente però, cucinando, è pressoché inevitabile sporcare il piano cottura. A volte potrebbe capitare addirittura che dei residui di cibo cadano sul piano e che si brucino. Questo purtroppo non è affatto inusuale quando si cucina specie quando si va un po’ di fretta. Come comportarsi in questo caso? Ecco come rimuovere il cibo bruciato su un piano cottura in vetroceramica.
2/6 Occorrente
- spatola di legno o oggetto che non graffia
- acqua
- bicarbonato o limone o aceto
- spugna morbida non abrasiva
3/6 – Operazioni preliminari
Per riuscire a rimuovere il cibo bruciato con efficacia è necessario agire con molta calma e pazienza: la fretta non otterrà altro risultato che quello di rovinare il piano cottura. La cosa più importante da fare è non aspettare troppo tempo, ma cercare di rimuovere il cibo bruciato il più presto possibile, prima di usare i bruciatori per una nuova cottura. Infatti il calore non farebbe altro che aggravare la situazione e potrebbe rendere più difficile la rimozione. Il tempo necessario per completare la pulizia dipende dalla “gravità” della situazione: da quanto cibo è caduto, e da quanto si è bruciato. Una volta che hai preso tutto quello che ti serve per procedere con la pulizia, assicurati che il piano cottura non sia in funzione. Ovviamente, infatti, la pulizia deve essere fatta assolutamente con i bruciatori spenti: però sarebbe opportuno procedere quando sono ancora leggermente tiepidi, così sarà più facile rimuovere lo sporco incrostato.
4/6 – Operazioni di pulizia
Prepara in una bacinella un’emulsione fatta con acqua calda e qualche goccia di sapone per piatti: immergi in questa emulsione una spugna non abrasiva, strizzala accuratamente e, con movimenti rotatori, procedi con una prima pulizia piano. Per rimuovere il cibo bruciato, che avrà di certo uno spessore superiore a quello del piano, prendi il coltello da burro o una spatola di legno. Cerca un oggetto con angoli smussati, che non lasci graffi; ad esempio può andar bene anche un cucchiaio in plastica. Una volta trovato lo strumento più idoneo tra quelli che hai a disposizione, comincia a raschiare il cibo bruciato. Agisci con molta calma e non far movimenti bruschi, perché questo è il modo migliore per creare dei graffi che, oltre ad essere antiestetici, potrebbero anche compromettere il corretto funzionamento del tuo piano cottura. Potresti provare ad usare anche uno di quei coltelli con la lama smussata, ma fai attenzione perché il metallo potrebbe causare danni al vetroceramica. Una buona soluzione potrebbe essere cospargere la lama di olio o burro, che creeranno uno strato protettivo efficace. Con l’olio e il burro, infatti, la lama scivolerà senza creare attrito.
5/6 – Operazioni di raschiatura
Lo strumento che usi deve essere tenuto con un’inclinazione minima, anzi, deve risultare praticamente parallelo al piano da ripulire. Raschia con delicatezza il cibo bruciato cercando di eliminarne quanto più possibile. Una volta che ti senti soddisfatto del risultato (con la prima passata non riuscirai quasi sicuramente a togliere via del tutto lo sporco), procedi con una seconda pulizia. Metti in un piccolo recipiente un po’ di acqua e versaci dentro un cucchiaino di bicarbonato di sodio, fino a che non ottieni una pasta morbida. Rigira con un cucchiaino l’impasto ottenuto fino a quando non si presenta sufficientemente consistente. Usalo per ricoprire la parte di cibo bruciato residuo e lascia agire per almeno un quarto d’ora. Invece del bicarbonato puoi usare del succo di limone, o dell’aceto di vino bianco, a seconda di quello che hai in casa o dell’odore che trovi più gradevole. Queste altre due sostanze, infatti, sono altrettanto efficaci. Una volta trascorso il tempo indicato, risciacqua con una spugna morbida imbevuta di acqua e controlla il risultato. Se la macchia è ancora presente, ripeti tutta l’operazione dall’inizio fino a che il tuo piano cottura non torni completamente lucido.
6/6 – Operazioni alternative
Se devi pulire il piano cottura da sporcizia meno resistente, ad esempio dagli schizzi di grasso o adi residui di cottura, è sufficiente agire direttamente con la spugna. Scegline sempre una non abrasiva. Immergi la spugna in una bacinella d’acqua in cui avrai sciolto un paio di cucchiaini di bicarbonato, o di aceto bianco. Strofina con cura ma anche con delicatezza fino ad ammorbidire le macchie a infine a rimuoverle. Una volta che hai terminato lo sgrosso, sciacqua la spugna e ripassa solo con acqua, e infine asciuga il piano cottura in modo che non restino aloni. Quando devi procedere con le cotture successive, prima accendi per pochi minuti i fuochi senza mettere le pentole, così che l’umidità in eccesso evapori. L’importante è che tu faccia una manutenzione costante del tuo piano cottura, che è molto delicato. Quando hai finito di cucinare, puliscilo sempre; dopo che lo hai pulito, coprilo con il suo coperchio. Se il piano cottura che possiedi non ha un coperchio, in alternativa puoi usare un panno, ma è importante che nemmeno la polvere ci si accumuli sopra. Anche la polvere, infatti, potrebbe finire per creare dei problemi al corretto funzionamento del piano cottura in vetroceramica. Quando non lo usi per lungo tempo, una volta che torni ad accenderlo verifica che tutto sia in ordine. Prima di accenderlo dagli sempre una pulita rapida, per eliminare qualunque residuo.