1/6 – Introduzione
Riparare il tetto è uno dei lavori di ristrutturazione prioritari che potrebbe essere richiesto in qualsiasi momento, talvolta quale conseguenza di un temporale, grandinata o forti raffiche di vento che danneggiano o sollevano la copertura, sia essa in muratura o in legno. Per evitare infiltrazioni d’acqua o gocciolamenti, indici di un danno già avvenuto, è opportuno metterci mano per non arrivare a deterioramenti gravi che potrebbe anche portare al collasso di una porzione di soffitto. Nella seguente guida, attraverso pochi e semplici passaggi, vi spiegherò molto dettagliatamente come riparare un tetto in legno. Vediamo quindi come procedere.
2/6 – Smantellamento del tetto
Inizialmente, si comincia il lavoro con lo smantellamento del tetto esistente. Dovranno quindi essere rimosse le tegole che solitamente sono appoggiate ad incastro, per poi arrivare alle travi in legno. La colorazione differente in alcuni punti è sintomo di deterioramento e infiltrazione, come pure la flessione o il cosiddetto “effetto banana”, rappresenta un punto a forte rischio tenuta della trave. Si dovrà procedere alla rimozione delle travi “sospette”, con elementi di danno, che ad occhio critico appaiono non affidabili. Per l’operazione saranno necessarie più di una persona al fine di movimentare in sicurezza le lunghe assi in legno.
3/6 – Ricostruzione del tetto
Successivamente, sarà necessario riposizionare le travi nuove nella stessa sede e fissarle con “reggiature” in ferro per assicurarne il corretto posizionamento, dopodiché si passa alla posa delle nuove tegole (inframmezzate a quelle recuperate, se sono ancora integre). Poiché il costo del rifacimento del tetto è dettato principalmente dalla manodopera, è opportuno metterci le mani una sola volta ed intervenire anche con un isolamento termico optando, quindi, per il cosiddetto tetto ventilato.
4/6 – Conclusioni
Inoltre, è necessario dire che la riparazione di un tetto in legno è opportuno che venga affidata ad un professionista del settore, che dispone di un’attrezzatura antinfortunistica adatta al lavoro da svolgere. Oltre alla competenza nella sistemazione del tetto, va comunque specificato che la pericolosità del lavoro è sempre proporzionale all’attenzione posta dal soggetto in ciò che sta facendo. Danni, rischi e incidenti si abbattono considerevolmente con la concentrazione sull’opera svolta, mentre permangono i rischi oggettivi dettati da caratteristiche del tetto quali la pendenza e l’altezza.
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6/6 Consigli
- Rivolgersi a professionisti specializzati nel settore.