1/7 – Introduzione
Può succedere che una porta di casa con una serratura difettosa non chiuda. In genere, questi congegni sono costruiti per durare nel tempo, come testimoniano i portoni degli antichi palazzi e normalmente necessitano di una manutenzione quasi nulla per il meccanismo antico con chiavistelli molto grandi. Ma quando si tratta delle normali porte e qualcosa non funziona a dovere, dobbiamo armarci di pazienza per riuscire a riparare la serratura che non chiude. A tale proposito, nei passaggi successivi di questa guida ci occuperemo di capire come bisogna procedere.
2/7 Occorrente
- Attrezzi vari
- Olio lubrificante
- Grasso al silicone
3/7 – Usare un liquido sbloccante
La serratura delle porte interne a volte si può bloccare a causa dell’inutilizzo, della mancanza di lubrificazione, dell’ossido che viene a crearsi oppure a causa dell’accumularsi dalla polvere. Può succedere, però, che si possa si danneggiare anche per l’usura o per le alterazioni del legno nel quale è posizionata. La cosa che non bisogna fare è tentare di forzarla perché rischiereste di causare un danno irreparabile. Se si tratta della classica porta con le 2 maniglie interne ed esterne spesso ci può essere la possibilità che si sia verificato un blocco all’interno del meccanismo. In tal caso conviene usare un liquido sbloccante che oltre a liberare la serratura consente anche di rimuovere le viti per smontarla e ripararla.
4/7 – Svitare le viti di fermo della serratura
Trascorsi una ventina di minuti cioè il tempo necessario che il liquido sbloccante sortisca l’effetto giusto, bisogna munirsi di un cacciavite, un martelletto e dell’olio minerale molto fluido e procedere poi svitando con molta delicatezza le viti di fermo della serratura ripulendole per bene dalla presenza di eventuali residui di pittura o ruggine. Infatti, quello che bisogna fare sempre dopo aver riverniciato una porta, è ricordarsi di pulire perfettamente il chiavistello e le teste delle viti che trattengono la serratura al telaio, perché la vernice indurendosi può andare a bloccarne il funzionamento. La cosa migliore da fare è sicuramente quella di azionare il chiavistello ripetutamente fino a sbloccarlo, e questo lavoro bisogna eseguirlo prima che lo smalto si solidifichi completamente. È necessario tra l’altro pulire adeguatamente il taglio delle viti con l’aiuto di una lama o coltello, facendo molta attenzione a non rovinare la filettatura. Premesso ciò, estraete le maniglie, e ricordate che a una di esse è collegato il ferro centrale, ovvero quello di forma quadrata.
5/7 – Sostituire la molla a spirale
A questo punto, procedete estraendo la serratura e, così facendo, noterete probabilmente che il problema sta nella molla che di solito ha una forma a spirale. Se quest’ultima si è leggermente accorciata perché ha perso un pezzo, basterà distenderla e tornerà a svolgere perfettamente la sua funzione. Invece, nel caso in cui si fosse irrimediabilmente rotta, allora si può reperire facilmente in un negozio di ferramenta o in uno specializzato per il fai da te. Se invece la serratura ha bisogno soltanto di essere lubrificata, dopo averla smontata secondo la procedura descritta precedentemente, bisognerà procedere svitando le due viti che si trovano sul bordo del serramento, quindi procedere con lo sfilare la serratura. A questo punto con l’aiuto di un dosatore, potete applicare dell’olio minerale specifico per serrature nei vari ingranaggi. In alternativa va bene anche quello per la macchina da cucire che è particolarmente fluido e non vischioso.
6/7 – Lubrificare e montare la serratura
In commercio oltre ai suddetti tipi di olio ci sono anche dei lubrificanti spray o dei grassi per serramenti in genere ed in particolare a base di silicone. Indipendentemente dalla vostra scelta, dopo aver lubrificato la serratura, a ritroso procedete con il montaggio inserendola nella sua naturale calettatura, applicando solo due viti (ad incrocio) in modo da fare le prove del caso. Se le chiavi riescono ad aprirla e a chiuderla agevolmente, allora potete aggiungere anche le altre 2 viti e poi procedere al collaudo finale, non prima di aver riposizionato i paletti a traslazione verticale, se si tratta di una porta corazzata cioè quella dell’uscio di casa.