1/6 – Introduzione
Godersi gli ambienti della propria casa è molto importante, ma spesso non vengono presi in considerazioni quelli esterni soprattutto durante i mesi un po’ più freddi. Per ovviare a tale problematica fortunatamente esistono degli strumenti che ci consentono di riscaldare anche queste zone all’aperto. In riferimento a ciò, nei passi successivi della presente guida troverete alcune utili indicazioni su come ottimizzare il risultato.
2/6 Occorrente
- Stufe a gas
- Pannelli ad infrarossi
- Bracieri
3/6 – Optare per i termofunghi
Tra le varie tipologie di riscaldamento per esterni la più diffusa è rappresentata dai cosiddetti “termofunghi” conosciuti anche come stufe a fiamma. Nello specifico si tratta di optare per supporti che si possono alimentare sia con l’attacco diretto alla condotta casalinga del metano che con l’ausilio di bombole gpl. In quest’ultimo caso, oltre a presentare dei pannelli copri bombola, i suddetti funghi funzionano sia manualmente che in automatico utilizzando rispettivamente degli appositi tasti e telecomandi. Entrambi consentono di regolare il calore a seconda dell’intensità del freddo della zona in cui sono installati. Per visualizzarli da vicino prima di acquistarli, basta dare un’occhiata ai gazebo plastificati dei bar presenti nella vostra città.
4/6 – Scegliere dei diffusori ad infrarossi
La tipologia di riscaldamento per esterni descritta nel passo precedente della guida, è sicuramente la più semplice ed economica. Tuttavia è importante sottolineare che in commercio sono disponibili delle strutture che consentono di creare degli impianti più sofisticati, che permettono una perfetta irradiazione di calore nella zona interessata e che si basano sul principio dei raggi infrarossi. Nel dettaglio si tratta di diffusori che sfruttano un particolare fenomeno che è quello dell’irraggiamento. Oltre ad una dispersione di calore inferiore ai modelli classici, è importante sottolineare che queste stufe non presentano né bombole per la combustione né tantomeno delle pericolose fiamme libere. Tra le tipologie più diffuse da scegliere, va aggiunto che queste stufe sono presenti sia da parete che a forma di lampione. In quest’ultimo caso, sono ideali per chi intende curare anche l’estetica del proprio spazio esterno.
5/6 – Acquistare dei pannelli radianti su ruote
Rimanendo sul tema riguardante i diffusori di calore ad infrarossi, meritano di essere menzionati anche i pannelli radianti su ruote. Grazie alla loro struttura generalmente in acciaio e soprattutto alla presenza della particolare base mobile, acquistare queste lampade che emanano calore, rappresenta una valida alternativa nel campo del riscaldamento da esterno. La particolarità ulteriore va ricercata nella diffusione del calore che consente di ottimizzare ampie superfici che si estendono fino a quindici metri quadrati.
6/6 – Utilizzare dei bracieri
A margine di questa guida è importante sottolineare che per ambienti esterni impostati con un design rustico come ad esempio un giardino, un ottimo modo per riscaldare il contesto viene fornito dai classici bracieri. Questi ultimi oltre che integrarsi perfettamente con il design del luogo sono assolutamente innovativi, e tra l’altro offrono il vantaggio di poterli utilizzare come griglia o barbecue. Dal punto di vista strutturale, si tratta di contenitori in acciaio che grazie ad apposite tecnologie e rivestimenti riproducono dei veri e propri caminetti da esterno oppure i classici tripodi dell’antica Grecia.