1/6 – Introduzione
Le stufe a pellet rappresentano oggi l’alternativa al classico sistema a caldaia. Queste strutture tra l’altro hanno un meccanismo molto simile alle stufe a legna, ma utilizzano come combustibile il pellet ossia un ricavato della segatura della legna essiccata e compattata. Questi sistemi usano il processo di combustione come fonte di calore per riscaldare i vari ambienti della casa. Se progettati correttamente, i riscaldamenti a pellet rappresentano una validissima alternativa economica al classico riscaldamento elettrico o a gas. In riferimento a ciò, nei passi successivi vi forniamo alcuni suggerimenti utili su come riscaldare la casa con la stufa a pellet.
2/6 Occorrente
- Stufa a pellet
- Pellet
- Canne fumarie
3/6 – Scegliere la stufa adatta alla quadratura della casa
Innanzitutto sarà necessario capire la stufa più adatta alla quadratura della vostra casa. Dovrete quindi calcolare quanto calore sia sufficiente per scaldare tutte le stanze, il posizionamento di quest’ultime, la tipologia di infissi e fino a che livello il vostro appartamento sia isolato. Tenete presente inoltre che sarà sufficiente una stufa da 8 kW circa, per scaldare un appartamento intero che non abbia soffitti più alti di 3 metri. Da ciò si evince che se la casa è di una cubatura molto grande, allora è necessario posizionare due stufe magari ognuna con uno sfiatatoio dei gas combusti indipendente, che consentono di espletare la loro funzione solo se si usano entrambe nei periodi più freddi dell’anno.
4/6 – Posizionare la stufa vicino ad una canna fumaria
Riguardo l’installazione, la soluzione più semplice ed economica sta nella scelta della stufa con il posizionamento vicino ad una canna fumaria che raggiunge direttamente il tetto. Attenzione a dove installarla, poiché dovrà essere il più lontano possibile da fonti infiammabili come le travi in legno. Una soluzione più ordinata, sicura ma anche meno economica prevede invece la creazione di una canna fumaria esterna all’abitazione. Nel primo caso, la canna fumaria costerà sui 40 euro circa al metro, nel secondo invece dai 100 euro in poi al metro. Il costo più elevato è dovuto alla sicurezza della canna stessa che deve essere antivento, ben coibentata e con una doppia parete in acciaio inossidabile.
5/6 – Optare per una stufa di qualità
Oltre ai costi di montaggio delle canne fumarie, è necessario considerare anche quelli della stufa stessa e del pellet da comprare periodicamente. Per la prima se preferite optare per una di buona qualità non dovete mai spendere sotto i 1.000 euro, in quanto rischierete di acquistare un prodotto scadente e pericoloso. Il prezzo del pellet invece è mediamente di 4 euro a sacco da 15 Kg. Potrete tuttavia risparmiare ulteriormente considerando anche il periodo di acquisto del pellet stesso che è più basso da maggio a luglio, più alto in agosto e nella media in inverno.
6/6 – Eseguire una periodica manutenzione
A questo punto della guida sarete sicuramente in grado di capire come utilizzare un impianto con stufa a pellet e riscaldare correttamente la vostra abitazione. Tuttavia per completezza d’informazione è doveroso sottolineare che eseguire una periodica manutenzione all’insegna della pulizia all’interno della stufa e soprattutto della canna fumaria, servono a garantire durabilità alla struttura e grande sicurezza a tutta la famiglia e ai vicini di casa.