Nei freddi mesi invernali, la spesa per il riscaldamento è una delle voci che più incide sul budget economico di ciascuno di noi. Una vera doccia fredda per il portafoglio, ma anche per l’ambiente, tenuto conto dell’incremento delle emissioni di CO2 che si ha in questo periodo dell’anno, legato proprio all’accensione degli impianti. Quindi la parola d’ordine per la stagione più fredda dell’anno è: risparmiare. Ma da dove partire per ridurre la spesa per il riscaldamento? Ecco alcuni consigli che consentiranno di stare al caldo in casa senza però far congelare il conto in banca e surriscaldare la Terra.
Come risparmiare sul riscaldamento
La stagione invernale si avvicina e il freddo è alle porte: qualcuno ha già acceso i riscaldamenti, qualcun altro ha tenuto duro, ma ormai il momento in cui i caloriferi funzioneranno per parecchie ore al giorno è vicino.
Prevediamo, però, che le bollette in arrivo prossimamente peseranno particolarmente sul budget delle spese casalinghe. Perché allora non trovare qualche piccolo sistema per eliminare gli sprechi e avere al tempo stesso calore e sicurezza, riducendo la spesa? Ecco qualche consiglio e qualche piccolo trucchetto sul come risparmiare in casa nella bolletta del riscaldamento.
Come risparmiare sul riscaldamento: occhio alla temperatura
Da alcuni anni è stato deciso dal Governo, nel rispetto delle indicazioni europee, che non si potranno superare i 19° C in casa e negli uffici pubblici (con + 2 gradi di tolleranza). Con questa temperatura in casa avrete il giusto comfort alla giusta spesa. Per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Oltre alla riduzione della temperatura, negli anni i Governi hanno deciso di ridurre anche le ore di funzionamento degli impianti in base alle fasce climatiche. Sono 6 le fasce climatiche in cui è suddivisa l’Italia e vanno dalla A (più calda) alla F (più fredda) e annualmente, in base alle temperature, si prevede un taglio di alcuni giorni nel funzionamento dei termosifoni. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e dipende dalle zone climatiche.
Come risparmiare sul riscaldamento: controllare la caldaia e le valvole termostatiche
Oltre alle disposizioni relative a giorni e mesi di accensione, vanno ricordate quelle sui controlli delle caldaie (periodici e indicati nei singoli libretti di istruzione), sui “fumi” (ogni 2 o 4 anni a seconda del tipo di impianto) e sulla regolazione dei singoli radiatori tramite le valvole termostatiche, rese obbligatorie dalle disposizioni del 31 dicembre 2016. Prevedono che ne siano provvisti tutti i caloriferi in appartamenti condominiali dotati di riscaldamento centralizzato, pena multe di importo variabile dai 500 ai 2.500 euro. Effettuare i controlli periodici, come da indicazioni del fornitore, permette una maggiore funzionalità e sicurezza.
Eccezioni per le valvole termostatiche
«Alcune eccezioni riguardano sistemi di distribuzione ed emissione particolari, come ad esempio pannelli radianti serviti da colonne montanti risalenti agli anni ‘60/’70, sui quali l’intervento di installazione di valvole termostatiche risulterebbe particolarmente oneroso» spiega a Donna Moderna Daniele Forni, responsabile tecnico della Fire, la Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia. La legge prevede anche che ci si doti di contabilizzatori: «Sono sistemi che ripartiscono parte dei costi del riscaldamento in base al reale utilizzo» aggiunge l’esperto.
Le valvole termostatiche tecnologiche
«Va anche detto che la legge impone le valvole termostatiche meccaniche, ma sul mercato ne esistono ormai diversi modelli, anche molto tecnologici: ad esempio, ci sono dispositivi wireless, dunque comandabili a distanza, con i quali impostare in ogni ambiente un diverso profilo di temperatura nel tempo. Si può decidere di scaldare il bagno al mattino, per poi lasciare una temperatura inferiore per il resto della giornata. Essendo controllabili a distanza, è anche possibile impostare le temperature poco prima di tornare a casa, in modo da trovare un ambiente caldo» dice Forni, che spiega anche un’altra possibilità di risparmio e ottimizzazione: «Oggi esistono termostati connessi alla rete che sono in grado di apprendere automaticamente le caratteristiche di un edificio e le abitudini di chi vi abita che, messe in relazione alle previsioni meteo, permettono di ottimizzare la regolazione in modo automatico» aggiunge l’ingegner Forni.
Come regolare le valvole termostatiche
Normalmente le valvole termostatiche dovrebbero essere impostate su un livello medio (se numerate, andrebbero lasciate a 3 su una scala da 1 a 5, pari a circa 18°C) se l’ambiente è utilizzato. «Per riscaldare un ambiente non occorre metterle a 5: erroneamente si pensa che in questo modo si possa scaldare in meno tempo, invece si correrà solo il rischio di surriscaldare i locali» dice l’esperto della Fire.
Come risparmiare sul riscaldamento: nuove tecnologie
Se siete in procinto di sostituire la vecchia caldaia o avete acquistato una nuova casa e state predisponendo l’impianto di riscaldamento, è importante tenere presente che la via del risparmio passa anche dalle nuove tecnologie. Tra le ultime novità del mercato i sistemi di riscaldamento ibridi sono quelli che vanno per la maggiore. Di cosa si tratta? È un apparecchio che unisce due diverse tecnologie: quella della caldaia a condensazione e quella della pompa di calore sfruttando i vantaggi proveniente da entrambe. Il sistema è infatti In grado di mettere in funzione la soluzione, tra le due, che in base a una serie di parametri a partire dalle temperature esterne risulta più efficiente oppure di farle funzionare entrambe sempre al fine di garantire il maggior risparmio sia in termini economici che ambientali.
Come risparmiare sul riscaldamento: usare le coperte
Sembra banale da dire, ma se in inverno siete soliti trasformare la vostra abitazione in una succursale delle Maldive vi sveliamo che per non soffrire il freddo e mantenere la giusta temperatura basterebbe indossare un ulteriore maglione o una calda felpa in pile. Se siete amanti di tè e tisane perché non beneficiare del loro tepore gustandovene una buona tazza? Alzerà il benessere facendovi abbassare la temperatura di casa. E se la sera stanchi del lavoro vi piace vedere un bel film sul divano, assaporate il caldo abbraccio di una coperta che vi consentirà di ridurre il termostato dell’impianto. Pretendere di stare in casa in maglietta in pieno inverno purtroppo non fa bene né al pianeta né al portafogli.
Come risparmiare sul riscaldamento: non coprire i termosifoni
Tra le regole importanti da seguire per risparmiare sul riscaldamento quella che più spesso viene disattesa è di evitare di coprire i termosifoni. Tende, copritermosifoni, mobiletti ad incasso o mensole sono spesso “pertinenze” dei radiatori che però ne vanno a compromettere l’efficienza costituendo un ostacolo alla corretta diffusione del calore nella stanza e incidendo, di conseguenza, sull’aumento dei consumi energetici. Stessa cosa per chi ha la consuetudine di utilizzare i radiatori come asciuga biancheria: nulla di più sbagliato! Al fine di evitare un surplus di consumi e quindi un’impennata dei costi meglio utilizzare uno stendino che comunque non dovrà essere posizionato nelle immediate vicinanze del termosifone.
Controllare i termosifoni
E a proposito di termosifoni, occhio al loro funzionamento. Può accadere che, sia nei nuovi impianti che in quelli già preesistenti, l’aria che circola all’interno delle tubazioni arrivata ai termosifoni si accumuli, restando intrappolata, ostacolando così la circolazione dell’acqua. Questo comporta che il radiatore o non si riscaldi per nulla o che resti parzialmente freddo determinando una minor resa termica dell’impianto, ma anche un maggior consumo di energia. Per evitare questo inconveniente basta sfiatare periodicamente i termosifoni e comunque sempre prima dell’accensione stagionale. Come fare? È necessario aprire la valvola di sfiato che si trova nella parte superiore del radiatore lasciando uscire l’aria finché non ci sarà solo acqua – quindi è utile munirsi anche di un recipiente per non bagnare il pavimento- e infine richiuderla. Un piccolo intervento fai da te con grandi risultati in termini di risparmio energetico.
Come risparmiare sul riscaldamento: attenzione al ricambio d’aria
E per il ricambio d’aria? Soprattutto nel periodo invernale, quando il freddo ci attanaglia, è molto importante aerare correttamente i locali soprattutto la mattina, dopo aver dormito, senza evitare sprechi eccessivi di dispersione termica. Sono sufficienti pochi minuti. Lasciare le finestre troppo tempo aperte comporta solo inutili dispersioni di calore e un incremento dei consumi per riportare la stanza e la casa alla temperatura consigliata. Chiudiamo le porte di ogni ambiente e aeriamo il locale in tempi diversi, lasciando totalmente spalancate le finestre, per 5-10 minuti non di più, e richiudendo immediatamente dopo il ricambio d’aria avvenuto.
Come risparmiare sul riscaldamento: pannelli riflettenti
I pannelli riflettenti per coibentare sono un accorgimento semplice, quanto efficace per evitare dispersione di calore. È sufficiente inserire un pannello di circa 5 mm tra la parete e il radiatore. È possibile ritagliarli della misura necessaria e infilarli dietro il radiatore in modo che rimanga spazio tra questo e la parete. Di solito sono formati da un isolante morbido, in alcuni casi gomma piuma, e hanno una superficie riflettente rispetto alla radiazione termica, che riduce dispersioni verso le pareti. Sono utili soprattutto se i radiatori si trovano sotto le finestre o sui muri perimetrali.
Come risparmiare sul riscaldamento: schermare le finestre
Abbassate le serrande non appena comincia a calare la sera: in questo modo riuscirete a trattenere il calore della giornata. Le persiane e le tapparelle rappresentano una barriera in più all’uscita del calore, utile soprattutto per infissi meno moderni. L’ideale è comunque avere i doppi infissi, per evitare al calore di disperdersi attraverso le finestre. Se questo non è possibile, procuratevi una pellicola termoisolante che vi aiuterà a salvaguardare il calore. Se il proprio appartamento è stato costruito prima del 2008 probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. Con i nuovi modelli che disperdono meno calore il beneficio può essere doppio: riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire degli ecobonus.
Come risparmiare sul riscaldamento: accendere la pompa di calore
Molto utili possono risultare anche gli split reversibili in grado di fare da condizionatori nelle stagioni più calde e da pompe di calore in quelle più fresche. Se sono impianti con una buona efficienza energetica, dunque bassi consumi, possono risultare più convenienti rispetto agli impianti di riscaldamento, nelle stagioni di mezzo, come l’autunno o la primavera. In ogni caso sono più efficienti se c’è poca differenza tra temperatura esterna e interna, dunque soprattutto di giorno e a inizio e fine della stagione termica, meno di notte.
Come risparmiare con il riscaldamento centralizzato
Il riscaldamento centralizzato rappresenta un bene comune per cui le spese per la manutenzione ed il funzionamento vanno ripartite tra tutti i condomini, anche tra chi è proprietario e non abita nella struttura. Chi ha un impianto di riscaldamento autonomo ha la possibilità di poterlo gestire in tutta libertà evitando di sprecare calore nelle ore di assenza. Chi, al contrario, usufruisce del riscaldamento centralizzato ha meno possibilità di agire sul contenimento della spesa, ma può comunque mettere in atto alcuni accorgimenti. Vediamo quali.
Non spegnere i termosifoni
La prima cosa da fare è quella di evitare di spegnere i termosifoni negli orari di accensione oppure tenerli al minimo. In questo modo si hanno soltanto le stanze più fredde, ma non si riceve alcun vantaggio da questo accorgimento.
Dispositivi di risparmio energetico
La responsabilità relativa alla gestione ed alla sicurezza dell’impianto centralizzato è dell’amministratore dello stabile. Egli ha l’importante incarico di gestire nella maniera migliore il calendario di accensione. Inoltre, deve cercare di contenere i consumi energetici e rispettare gli orari che sono previsti dal comune di appartenenza per l’accensione e lo spegnimento della caldaia. Per poter ridurre le spese i condomini possono parlar con il proprio amministratore e dotarsi di particolari dispositivi di efficienza energetica che consentono di individuare i singoli consumi. Sono degli elementi previsti dalla riforma di condominio del giugno 2013 (art.118, comma 4- Codice Civile). Generalmente vengono già installati negli edifici di nuova costruzione che hanno una caldaia comune.
Staccarsi dall’impianto centralizzato
L’ultima riforma condominiale, oltre ai meccanismi di termoregolazione, prevede anche la possibilità di distaccarsi dall’impianto centralizzato. Infatti, è possibile dotare il proprio appartamento di una caldaia autonoma (salvo particolari regolamenti condominiali). In questo caso deve essere eseguita un’apposita verifica da un tecnico specializzato. Egli deve fornire informazione sull’effettiva possibilità di eseguire il lavoro e sui relativi costi. Comunque se si vuole risparmiare la caldaia privata è sempre la scelta migliore da fare.