1/7 – Introduzione
A volte il valore di alcuni immobili di pregio ci mette di fronte ad un dubbio: ristrutturarlo o venderlo? La ristrutturazione di un rustico in effetti richiede cospicui investimenti che, a conti fatti, potrebbero superare il valore dell’immobile stesso. Si deve partire proprio dalla verifica dell’aspetto solido della struttura. Nel tempo ogni immobile accusa “acciacchi” da invecchiamento che potrebbero minare la sua stabilità. Un rustico inoltre richiede l’installazione degli impianti che devono essere conformi alla normativa vigente e ancora, per ristrutturare un rustico, occorre prevedere il decoro interno : piastrelle, pittura e bagni. Ovviamente la ristrutturazione cambia aspetto se decidiamo di effettuarla per conto nostro, assoldando singoli operai ed imbianchini o commissionando la stessa ad un’impresa che si occuperà di tutto. Ecco una guida sintetica che vi potrà essere d’aiuto al riguardo: come ristrutturare un rustico.
2/7 Occorrente
- Rustico di campagna
- Impresa di costruzioni
- Ingegnere civile a direzione lavori
- Architetto
3/7 – Aspetto solido
Prima di pensare ad una minima o probabile ristrutturazione, sarà opportuno valutare la solidità delle mura e del solaio. È inutile fare calcoli di spesa o progetti di divisione. Se la struttura va solidificata la spesa da affrontare si raddoppia. I rustici di campagna infatti mostrano immediatamente il loro lato affascinante, ma spesso la realtà porta a riconsiderarlo obiettivamente. Di solito i rustici richiedono interventi di ristrutturazione e recupero a più livelli, dalla muratura perimetrale alla pavimentazione, dalla travatura, al tetto. L’entità dell’opera dipende appunto dall’età del fabbricato e dallo stato di conservazione e manutenzione che ha avuto nel tempo. Tuttavia anche solo un’analisi visiva di un esperto, quale un ingegnere civile o un architetto, potrà darvi un’idea delle condizioni generali dell’edificio. Crepe, solidità del terreno, tipo di cemento e struttura portante possono dire tante cose sullo stato di un rustico. Ci sono altri elementi particolarmente importanti da valutare soprattutto se il caseggiato possiede la travatura in legno. Laddove ci siano superfici di dubbia omogeneità o travi deteriorate da tarli e umidità, la ristrutturazione diventa improcrastinabile. Sempre che l’obiettivo migliore sia recuperare l’edificio. Le travi, molto spesso, potrebbero esser riparate oppure sostituite o, in alternativa, potrebbe esser necessario semplicemente aggiungerne qualcuna o modificarne l’ordine per ridistribuire nel modo corretto i carichi.
4/7 – Impianti
Qualora le travi fossero da riparare o sostituire, sarà necessario contattare un’impresa specializzata. Meglio non rischiare su aspetti così importanti. Se invece sul tetto mancasse qualche semplice tegola si potrà agire per conto proprio. Ci sarà poi la necessità di controllare le tubature, se presenti, valutandole in base alla loro età e alla costruzione del vostro rustico. Ma di fronte ad un intervento di radicale ristrutturazione di un immobile, la cosa preferibile è sicuramente rifare tutti gli impianti : elettrici e citofonici, idraulici, del gas e dei termosifoni, con caldaia. Le tubature devono essere completamente sostituite. Affinché durino a lungo e l’efficienza termica dell’immobile sia garantita, è necessario preventivare l’installazione di tutti gli impianti ex novo.
5/7 – Decorazioni
Solo dopo aver collaudato e terminato gli impianti elettrici e idraulici si potranno apportare le modifiche di decoro necessarie (sempre con l’aiuto di professionisti del settore). La ristrutturazione interna sarà indubbiamente più semplice e alla portata di tutti. Ovviamente i rustici necessitano di un decoro anche esterno. I lavori di ricopertura con cemento, malta, intonaco e pittura sono abbastanza importanti. Sia dal punto di vista economico che da quello del lavoro in se stesso. Solo dopo i lavori di ricopertura delle pareti esterne e interne, potrete arricchire le stanze e i soffitti dipingendoli con la tecnica dello spatolato veneziano, della resina plastificata, della carta da parati o con qualsiasi altro effetto scenografico vi suggerisca l’architetto o abbiate visto su una rivista di arredamento.
6/7 – Bonifica
Tra gli altri elementi da tenere in considerazione se si vuole ristrutturare un rustico, ci sono anche le fognature, gli eventuali spazi esterni, i solai, ma anche gli elementi portanti in legno. Durante una ristrutturazione sarà opportuno visualizzare lo stato degli stessi ed effettuare dei trattamenti anti-terme, di bonifica, di derattizzazione o disinfestazione. Gli stessi lavori possono essere effettuati da specialisti del settore o anche da falegnami, per gli elementi di legno. In commercio esistono anche appositi trattamenti (già pronti all’uso). Antiparassitari, antitarlo, antimuffa o qualunque cosa serva alla bonifica. L’elemento da non dimenticare resta comunque la considerazione e il rispetto del carattere originario dell’immobile. Se si sta ristrutturando un rustico si deve cercare di mantenere e recuperare, il più possibile, l’aspetto iniziale dell’abitazione.
7/7 Consigli
- Far valutare preventivamente il rustico prima dell’acquisto, in modo da capire come ristrutturare.