1/6 – Introduzione
Forse non tutti sanno che la definizione terratetto è tipica di una costruzione a due livelli ed è l’espressione tipicamente toscana che sintetizza il concetto “dalla terra al tetto”. Queste costruzioni peraltro molto diffuse ormai dappertutto, non sono altro che villette monofamiliari dislocate su due piani. Se capita di doverne acquistare qualcuna in campagna o proprio nella terra d’origine toscana, e bisogna restaurarla per rimediare ad anni di abbandono od a rimodernamento per esigenze personali, ciò può avvenire seguendo specifiche direttive lavorative che consentono di ristrutturare un terratetto in stile coloniale, in economia, con materiali buoni e sicuri ma nel contempo con prezzi contenuti. Per mezzo della seguente guida ci occuperemo di come fare tramite un esempio di terratetto. La ristrutturazione di un edificio simile non richiede competenze tanto differenti da quelle necessarie per qualsiasi altro edificio, seppur sia necessario tener conto della storicità dell’edificio, se lo è, quindi senza andare a stravolgerne in modo eccessivamente moderno la conformazione. Inoltre, prima di iniziare un qualsiasi lavoro, sarà opportuno consegnare presso il comune di appartenenza dell’edificio la comunicazione idonea per i lavori da effettuare.
2/6 – Analisi preliminare dei lavori da effettuare
Per la ristrutturazione radicale di un terratetto su due o più livelli avente una superficie di circa 120 metri quadrati con annessi altri 25 metri quadrati di cantina, occorre innanzitutto stabilire se si tratta solo di un lavoro di maquillage oppure se si intende procedere all’abbattimento di una o più pareti divisorie, crearne nuove, ristrutturare la tipologia dei bagni facendo in modo che anche quello ubicato ad uno dei piani sia completo di vasca o doccia. A queste modifiche ovviamente vanno aggiunte opere di tinteggiatura, sostituzione di pavimenti, di piastrelle e degli infissi, oltre la messa a norma dell’impianto elettrico o del suo totale rifacimento, prevedendo un numero adeguato di prese elettriche in ogni ambiente in base alle esigenze.
3/6 – Messa al rustico dei locali
Con le idee chiare ed un budget economico disponibile, possiamo allora procedere con le opere di restauro secondo il seguente percorso. La prima cosa da fare è liberare il terratetto da tutto ciò che non serve compresi mobili vecchi e suppellettili. Si iniziano i lavori, mettendo subito a nudo pareti, pavimenti e rivestimenti murali di qualsiasi genere. L’opera di smantellamento ha dei suoi costi specifici non tanto per il lavoro che non richiede una mano esperta, ma soprattutto ai fini burocratici legati allo smaltimento del materiale di risulta. Per questo problema, è sufficiente rivolgersi al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani del comune di competenza e comunicare l’intenzione di smaltire questi “rifiuti speciali”. In alternativa, sarà compito della ditta edile incaricata dei lavori ad occuparsene, con l’aggravante tuttavia di un costo superiore.
4/6 – Messa in sicurezza delle pareti
Sistemata anche questa faccenda, si prosegue con la mappatura della superficie da ristrutturare calcolando i costi ed il quantitativo di materiali e laterizi necessari per la ristrutturazione globale del terratetto, tenendo anche in considerazione l’ubicazione delle varie stanze secondo le nostre esigenze. Se vi siete appoggiati ad un architetto, vi saprà consigliare al meglio sul riposizionamento eventuale delle stanze così da ottimizzare i lavori ed i costi. La prima cosa da fare è quella di occuparsi della messa in sicurezza dei muri portanti e dei solai, quindi procedere con opere murarie da quelle di semplice riempimento e sarciture di crepe e buchi, fino alla costruzione di tramezzi e muretti. In questo modo, la struttura abitativa ha una forma ben precisa e pertanto si può proseguire con la progettazione impostata che conduce al restauro finale e alla destinazione d’uso di competenza.
5/6 – Restauro finale
I lavori proseguono quindi con la posa dell’impianto sotterraneo di tubature per l’elettricità, l’acqua e il riscaldamento con la copertura finale di massetti di cemento. Ultimati anche questi, si continua con il rifacimento delle soffittature, delle stanze da bagno con relative piastrellature murali, la posa dei servizi igienici e delle caldaie per l’acqua calda o di pannelli fotovoltaici ed infine si conclude il restauro degli interni del terratetto con opere di tinteggiatura o rivestimenti con carta da parati, stoffa o perline in legno. Ultimato quindi il restauro del terratetto, ci si può dedicare alla facciata esterna, provvedendo al restauro totale o parziale degli intonaci, alla posa di porte, infissi e cancelli ed alla manutenzione del letto di terra nelle immediate adiacenze del terratetto che, una volta ultimato, somiglierà molto di più ad una villetta in stile coloniale.
6/6 Consigli
- Se non siete esperti, affidatevi ad uno studio di architettura, sarete seguiti passo a passo nella ristrutturazione da un team di esperti