Analisi chimica dell’acqua

Per prima cosa occorre analizzare l’acqua del rubinetto di casa, affidandosi a un tecnico esperto, in grado di valutare il giusto tipo di depuratore. L’acqua erogata nella propria zona, infatti, può contenere una grande concentrazione di calcare, batteri o arsenico.

Tipologia di filtro

Potete scegliere la tipologia di filtrazione del depuratore. La più diffusa è l’osmosi inversa che purifica l’acqua facendola passare tramite una membrana, filtrandola da tutte le impurità e le sostanze inquinanti. La microfiltrazione rimuove le particelle solide dall’acqua e la libera da tutte le sostanze nocive. L’ultrafiltrazione non solo purifica l’acqua da tutte le sue sostanze nocive, ma trattiene anche tutte le impurità con dimensioni inferiori a 0,1 micron.

Lo spazio

Tra i parametri più importanti per la scelta del depuratore vi è lo spazio in cui inserirlo. È importante che non sia troppo ingombrante, specialmente in una cucina di piccole dimensioni. Generalmente si possono individuare due tipologie di depuratori: sopralavello (va appoggiato sul piano della cucina, necessita di uno spazio ampio e deve essere esteticamente in linea con l’ambiente circostante) e sottolavello (più piccolo e discreto, installabile direttamente sotto il lavandino).

La potenza

Questa è una caratteristica fondamentale perché maggiore è la potenza del depuratore, migliore sarà il livello di purezza dell’acqua e la rimozione di detriti, calcare ed impurità.

Chi usa il depuratore

Il depuratore va anche scelto in base a quante persone consumano acqua in casa. Chi vive da solo, chiaramente, ne consuma un quantitativo minore rispetto a una famiglia numerosa.

Fredda o a temperatura ambiente

Solitamente i depuratori standard erogano acqua sia liscia sia frizzante mentre i modelli più avanzati offrono anche la possibilità di scegliere tra acqua fredda o a temperatura ambiente.