1/6 – Introduzione
Se in inverno durante le giornate piovose e fredde, notate che da alcuni tubi di discesa collegati alle grondaie non fuoriesce l’acqua, vuol dire che ci sono dei brutti ingorghi causati da foglie e rami. Per evitare che con le piogge potrebbero verificarsi delle infiltrazioni d’acqua in casa, è necessario intervenire in modo adeguato. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli su come sturare tubi e grondaie.
2/6 Occorrente
- Scala
- Idropulitrice
- Compressore
- Flessibile a molla
3/6 – Eliminare le foglie dalle grondaie
Se le grondaie sono in lamiera zincata procedete appoggiando la scala su di esse, in quanto si tratta di un materiale abbastanza resistente. Se invece sono in pvc è meglio evitare ogni contatto perché potrebbero danneggiarsi. In tal caso conviene optare per un supporto fisso magari corredato di rotelle alla base. Un consiglio ulteriore è di non svolgere mai questo lavoro da soli, ma sempre in compagnia di qualcuno che possa assistervi. Premesso ciò, iniziate ad eliminare dalla grondaia foglie o aghi di pino, e con una cesoia tagliate la vegetazione in eccesso che cresce nelle immediate vicinanze. Se tuttavia in prossimità del tetto c’è un grande albero, pulite le tegole dalle foglie che cadendo potrebbero causare delle otturazioni.
4/6 – Usare l’idropulitrice
Per rimuovere i detriti che otturano i pluviali ossia i tubi di discesa dell’acqua dal tetto, dovete invece usare un fil di ferro lungo o un manico di scopa avvolto in uno straccio, e poi versare qualche secchio d’acqua. Se non ottenete riscontri positivi, bisogna smontare i tubi pezzo per pezzo e pulirli separatamente. Tuttavia ci sono anche alcuni attrezzi che opportunamente utilizzati possono fornire degli ottimi risultati. Il primo è l’idropulitrice a pressione formata da un tubo flessibile di circa dieci metri da cui fuoriesce un forte getto d’acqua. Nel caso l’otturazione dei tubi collegati alla grondaia si è verificata nelle curve, per lavorare senza problemi vi conviene smontare la parte inferiore ricurva ed inserire l’ugello di un compressore o di un soffiatore dal basso verso l’alto. Quando il getto d’aria raggiungerà i detriti, è il caso magari di azionare di nuovo l’idropulitrice in modo che la forte pressione dell’acqua riuscirà finalmente a sturare la pluviale.
5/6 – Utilizzare un flessibile a molla
Un secondo attrezzo è invece il flessibile a molla che in genere si utilizza per sturare il pozzetto di scarico del wc. Anche in questo caso, si tratta di inserirlo gradualmente nella cavità del tubo, e poi girare la manovella che consente di arrotolarsi su se stesso e di agganciare eventuali materiali e detriti vari. L’operazione in questo caso conviene farla dopo aver versato nei tubi della soda caustica, e lasciarla agire per almeno una mezz’ora in modo da facilitare il lavoro.
6/6 – Controllare il pozzetto di scarico
Se dopo aver effettuato una delle suddette operazioni il risultato non è ancora soddisfacente e notate un ritorno d’acqua verso l’alto, allora è il caso di controllare il pozzetto di scarico della pluviale che potrebbe essere intasato, e quindi questa sorta di tappo impedire all’acqua di defluire. L’ideale è aprire la botola, proteggere le mani con dei guanti abbastanza spessi e rimuovere detriti e fogliame induriti. A lavoro ultimato, fate la prova e versate un paio di secchi d’acqua per vedere se quest’ultima defluisce regolarmente nelle condotte sotterranee. In caso di buon esito, non vi resta che richiudere la botola e completare quindi definitivamente il lavoro di pulizia di tubi e grondaie.