Con un trapano a filo, cioè elettrico, si possono svolgere lavori di varia portata. L’ausilio di una prolunga consente di raggiungere gli angoli più ardui o le pareti più alte. Per un utilizzo soddisfacente, prima di tutto bisogna inserire la punta in maniera corretta, seguendo le istruzioni del modello acquistato. La punta da collegare deve necessariamente essere della misura del tassello che si desidera fissare al muro, solitamente indicata sulla confezione dei fischer.
I trapani a filo utilizzati nel fai da te hanno una potenza compresa tra i 500 e i 1300 watt. Gli apparecchi più grossi necessitano di molta attenzione nell’utilizzo. Bisogna impugnarli con forza e manovrarli con precisione, soprattutto quando i materiali da perforare sono resistenti.
Trapano a batteria
I trapani a batteria sono i modelli più comodi e maneggevoli, ma non per questo meno performanti. Sono adatti per praticare piccoli fori e, nella maggior parte degli apparecchi, per avvitare. L’assenza totale di cavi consente di manovrare il trapano con facilità, in qualsiasi posizione e altezza. È necessario, però, ricordarsi di caricare la batteria prima di ogni utilizzo, e sapere al meglio come usare i diversi tipi di trapano.
Per applicare piccoli fori in materiali come il legno, il metallo o le pietre tenere, prima di bucare, si consiglia di aprire leggermente la via di perforazione, magari dando qualche delicato colpo di martello a qualsivoglia oggetto appuntito di piccolo diametro proprio dove si ha intenzione di praticare il foro.
Trapano avvitatore
Il trapano avvitatore, sia a filo che a batteria, è uno strumento essenziale per ogni amante del fai da te. Come dice il nome stesso, questo strumento è stato concepito per forare e avvitare. La punta del trapano può essere sostituita con un inserto per cacciavite in un attimo. Dopo aver vestito i guanti e regolato la velocità del trapano ad un livello basso, si può procedere al rimpiazzo.
Mentre con una mano si stringe il mandrino auto-serrante, con l’altra si attiva il trapano, impostato sulla funzione di svitatura. In questo modo il mandrino si allarga e la punta esce dalla propria sede. Per collegare l’inserto per cacciavite, invece, bisogna impostare il trapano sulla funzione avvitatura. Dopo aver collocato l’inserto correttamente nel mandrino, si procede al fissaggio.
Trapano a percussione
Quando bisogna forare materiali molto resistenti, come ad esempio muratura e calcestruzzo, oppure fare buchi molto grossi, il trapano a percussione è lo strumento più indicato. L’utilizzo di guide di foratura è consigliato soprattutto a chi è alle prime armi. Il rischio concreto, se il trapano dovesse involontariamente scappare dalle mani, è quello di rovinare la parete. Un mandrino auto-serrante facilita senza dubbio la sostituzione delle punte e degli inserti.