1/6 – Introduzione
L’ardesia, conosciuta anche come pietra lavagna, ha sempre riscosso un grande successo in svariati campi. Dall’arredamento e i rivestimenti, fino alla cucina. Adoperata da tempo come ripiano di cottura, viste la sua grande capacità di mantenere a lungo il calore, negli ultimi anni viene apprezzata anche come stoviglia. I piatti in ardesia, resistenti e atossici, sono infatti ideali per servire diversi cibi e tenerli anche a lungo senza problemi. Tali piatti, solitamente adoperati in ristoranti moderni e contemporanei di un certo livello, sfruttano infatti l’eleganza del colore nero opaco ed il contrasto cromatico con le portate, nonchè il fascino ruvido e grezzo che l’ardesia possiede. Nei passi di questa guida vedremo dunque come utilizzare i piatti in ardesia.
2/6 Occorrente
- Piatti in ardesia
3/6 – Si sceglie il formato adatto alle portate
I piatti in ardesia in genere si presentano come delle lastre rettangolari o quadrate dalla finitura liscia e grezza sui bordi. Gli esperti artigiani del settore, sono capaci però di modellare la pietra anche nella classica forma circolare o stondata. Bisognerà quindi innanzitutto scegliere il formato che risulta più adatto da utilizzare per le varie portate. Il colore scuro poi, è adatto per giocare su contrasti eleganti col nero. Accompagna inoltre molto bene il legno tanto quanto al vetro e il cristallo.
Piccoli piatti allungati sono perfetti per servire antipasti, entratine, dolci o piatti scenografici come ad esempio il sushi.
I piatti ampi possono ospitare insalate primi e secondi di carne e pesce: attenzione però ai condimenti che colano, in quanto i piatti in ardesia sono di solito completamente piani.
Alcuni piatti sottili possono fare invece da sottobicchiere per un elegante supporto a calici di vino o champagne.
4/6 – Si adattano alle varie temperature
I piatti in ardesia, se si tratta di pietra di buona qualità, possono inoltre venire riscaldati. Tale accortezza, sfruttando le caratteristiche della pietra stessa, offrirà maggiore tenuta di calore alle portate che lo necessitano, risultandone in un effetto gradevole e pratico.
Il materiale inoltre, non presenta nessun problema a gestire anche le temperature rigide. Non c’è da aver timore dunque a servire dessert gelati su tali superfici.
5/6 – Non vanno lavati in lavastoviglie
In conclusione, ovviamente, non resta che effettuare un’adeguata pulizia e conservazione. Seppur resistente il materiale teme il logoramento, i graffi, i colpi secchi e l’usura, a seconda ovviamente della qualità dello stesso. I piatti in ardesia, una volta utilizzati, non vanno generalmente lavati in lavastoviglie, bensì a mano. Da evitare assolutamente detergenti aggressivi o spugne abrasive. Meglio una spugnetta delicata, acqua tiepida e un goccio di sapone di Marsiglia o poco sapone per piatti diluito con acqua.
6/6 Consigli
- Riporre i piatti ben asciutti con cautela, alternandoli ad un panno pulito di stoffa per evitare urti o che si graffino accidentalmente.