1/7 – Introduzione
Con il passare degli anni occorre riverniciare anche il calorifero, così come le pareti, per tornare a nuova vita: la cosa è molto più semplice di quanto possa sembrare! Molto spesso il materiale è la ghisa, quello più diffuso. Potreste approfittarne per cambiare addirittura colore e dare un tocco nuovo all’aspetto della casa! È possibile scegliere di colorare le pareti dello stesso colore dei radiatori, per mimetizzarli nell’ambiente, oppure puntare su una nuance decisamente diversa per creare un effetto contrasto. Per i più anticonformisti è possibile, inoltre, colorare ogni riga verticale del termosifone con una tinta diversa, segnalando che i costi lievitano, dovendo acquistare molti barattoli di colore. Vediamo quindi insieme come procedere per verniciare un calorifero di ghisa.
2/7 Occorrente
- nastro protettivo e fogli di giornale
- antiruggine e vernice per caloriferi all’acqua
- carta vetrata
- pennello
3/7
Per un lavoro a regola d’arte smontate il calorifero, per poterlo dipingere comodamente in ogni sua parte. Prima di tutto proteggete il muro con i fogli di giornale e il nastro protettivo, facendo la stessa cosa per il pavimento, per evitare schizzi e macchie che sarà difficile rimuovere integralmente. Il periodo ideale per questi lavori straordinari è l’estate, quando il riscaldamento non è in funzione; se avete però l’urgenza di farlo ora, in inverno, è indispensabile staccare l’alimentazione e svuotare l’impianto dell’acqua contenuta internamente. Prima di operare, valutate se il calorifero ha le superfici irregolari o rovinate oppure arrugginite. Se essi sono irregolari prendete della robusta carta vetrata e date una bella carteggiata: in questo modo la vernice nelle asperità del termosifone riuscirà ad aderire meglio e a fissarsi ottimamente.
4/7
Rimuovete a questo punto le eventuali eccedenze di vernice vecchia. Se il radiatore fosse arrugginito riportate la ghisa allo stato originario usando una spazzola e dai una mano di smalto antiruggine. In tutti i casi pulite bene il termosifone con acqua calda e ammoniaca, oppure con acqua e aria compressa. Vanno bene anche quegli elettrodomestici che con il vapore entrano negli interstizi del termosifone e “sciolgono” lo sporco e il grasso presente. A questo punto verificate che il calorifero non presenti ulteriori parti arrugginite; se così dovesse essere, asportatele utilizzando della carta vetrata o una spazzola d’acciaio. Ultimato questo importantissimo passaggio è necessario pulire accuratamente il calorifero in ogni punto asportando ogni traccia di sporco.
5/7
È arrivato il momento di passare l’antiruggine, meglio se due mani avendo cura di far asciugare bene la prima per poi stendere la seconda. A questo punto, dopo ventiquattro ore potete procedere alla verniciatura vera e propria stendendo in modo uniforme la vernice evitando che si formino gocce. Per stendere il colore potete certamente impiegare un pennello grande e piatto, oppure procedere con la modalità a spruzzo con pistole ad aria compressa o apposite bombolette spray. Se desiderate finire in modo più uniforme il lavoro, dopo altre ventiquattro ore potete tranquillamente carteggiare molto finemente, pulire ed applicare una seconda mano di vernice, ultimando cosi’ il tuo lavoro.
6/7 Guarda il video
7/7 Consigli
- Prima di operare, valutate se il calorifero ha le superfici irregolari o rovinate oppure arrugginite.