I fiori freschi rappresentano da sempre l’elemento che contraddistingue una casa di classe. Per poterne avere cura bisogna anche avere tempo, perché altrimenti si rischia di vederli appassire presto. Poi magari c’è chi ha il pollice verde, e allora si diletta nell’arte di disporre in base alla luce, all’umidità, alle fonti di calore, le proprie piantine d’appartamento.
Non sempre è una scelta facile, sapere quali sono le piante che possono meglio vivere nella nostra casa, nonostante i consigli del vivaista. Questo perché spesso la fretta e gli impegni ci portano a trascurarle. Poi in casa è più complicato prendersene cura, perché subiscono forti escursioni termiche dovute, specie in inverno, all’accensione dei termosifoni.
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Di gran moda è l’orchidea che ha anche uno splendido significato stando al linguaggio dei fiori. L’aspetto lascerebbe chiunque incantato, ma le cure da dedicarvi sono davvero tante. Se ne vedono molte in vasi trasparenti, dove è possibile vedere le radici e rendersi conto della secchezza del terreno, perché l’errore più grave che spesso si commette, è quello di travasarle, o semplicemente appoggiarle in vasi di terracotta chiusi, e dopo alcuni giorni l’orchidea è appassita.
Se dobbiamo comprarne un certo numero, si avrà un risparmio maggiore se ci orientiamo sulla pianta senza fiore, perché fiorita, ha un costo molto più alto. Questo è dovuto anche al fatto che essendo una piantina molto delicata, quando fiorisce, ha bisogno di maggiori accortezze affinché la sua bellezza duri più a lungo.
Se possediamo una casa esposta a nord, quindi poco assolata, è meglio desistere, perché l’orchidea deve vivere durante tutto l’anno esposta alla luce. Questo non vuol dire che d’estate dobbiamo metterla all’esterno o sotto i raggi solari, ma che va tenuta in un luogo che permetta di ricevere sempre il sole. Un’altra indicazione molto importante.
L’orchidea non deve essere innaffiata troppo spesso, perché le radici rischiano di infradiciarsi. Per sapere la quantità d’acqua che è necessaria, basta toccare il terreno e vedere se è umido, se già lo è, come accade spesso in inverno, non occorre innaffiarla tutti i giorni ma ogni due o tre.
Essendo una pianta molto delicata, quando si acquista, ha già in dotazione una sorta di supporto che va poi sostituito man mano che la pianta cresce. Un momento importante è la fioritura. Per farsi che il fiore duri il più a lungo possibile, perché alcune varietà fioriscono solo con pochi fiori ogni anno, bisogna tenere sempre d’occhio che la pianta non sia aggredita da parassiti. Per aver sempre sotto controllo la situazione, con un panno umido vanno pulite accuratamente le foglie tutti i giorni. La pulizia delle foglie è un rituale molto importante perché la polvere, non permette a esse di catturare a pieno i raggi del sole e quindi avere una crescita normale.
Dopo tante cure e accortezze, non possiamo dimenticarci del fertilizzante, che va versato insieme all’acqua due volte l’anno o anche più se ci accorgiamo che la pianta comincia ad appassire. Se andiamo in vacanza come si può risolvere il problema, affinché le nostre orchidee non appassiscano completamente? Già l’estate rappresenta un periodo molto difficile per qualsiasi fiore, figuriamoci per le orchidee, ma una soluzione c’è. Salvo che non si diano le chiavi dell’appartamento alla vicina che giornalmente andrà a innaffiarle e aprirà le imposte, si deve provvedere all’acquisto di piccoli beccucci che contengono acqua. Si vedono spesso nei vivai, questo permetterà alla pianta di sopravvivere fino al vostro ritorno. Certo non si possono lasciare al buio totale quindi lasciamo aperta almeno un’imposta in una stanza, nella quale collocheremo tutte le nostre orchidee.
Spesso le orchidee ci vengono anche regalate e quando iniziano a essere troppo grandi, non sappiamo cosa fare. Bisogna sicuramente spiantarle con molta attenzione e delicatezza, invasandole in un vaso più grande, che consenta alla pianta di avere le foglie aperte e non piegate e che ci sia terreno sufficiente intorno per innaffiarle. Un luogo, in cui è sconsigliato collocarle è sicuramente il bagno, perché a causa dei vapori della doccia, è un ambiente troppo umido che rischierebbe di farle appassire. Quando sono grandi e quindi anche più robuste possono essere tenute anche sul balcone, l’importante è che l’estate non siano esposte ai raggi diretti del sole, un’altra idea sarebbe di usarle per creare nel proprio appartamento un piccolo giardino d’inverno.