Tra tutte le stanze di casa, la cucina è una di quelle che sale di diritto sui primi gradini del podio. Un luogo in cui dare libero sfogo alla propria creatività e dove trovare un po’ di pace e relax dopo un’intera giornata a correre tra un impegno e l’altro.
Per non parlare, poi, della bellezza di poterla decorare con tutto ciò che più piace: barattoli, mestoli, strofinacci abbinati alle pareti, piante, ecc. Insomma, tutto ciò che si preferisce e che contribuisce alla creazione di uno spazio confortevole, pratico e in cui stare bene. Ma siamo sicure che tutto ciò che si ha in cucina sia opportuno tenerlo (se non proprio addirittura averlo in casa)? Ci sono oggetti, infatti, che molto comunemente vengono tenuti in cucina ma che, in realtà, sarebbe meglio non avere o tenere diversamente. E questo non tanto per una questione estetica, quanto piuttosto per ragioni legate alla propria salute. Di cosa si tratta? Proviamo a scoprirlo.
Cibi scaduti
Ma come? Direte voi. C’era bisogno di dirlo? Assolutamente sì. E il motivo è molto semplice. Chiunque di noi, almeno una volta, si sarà ritrovato a dover cucinare qualcosa, andare dritta verso il prodotto del nostro desiderio e scoprire che sì, l’ingrediente in questione è davvero lì (evviva!) ma che no, non è possibile utilizzarlo perché scaduto. Da quanto? A volte da pochissimo, altre volte da molto di più. Ma in ogni caso dovremo dire momentaneamente addio alla ricetta dei nostri sogni.
Perché accade? Semplicemente perché a volte non ci si ricorda di ciò che si compra, non lo si usa per troppo tempo, ecc. ma si coltiva il ricordo di averlo visto proprio lì, dentro all’armadio. Evitando di ricomprarlo “perché tanto c’è già” per poi accorgersi che non si può più utilizzare. Ecco perché è sempre bene fare periodicamente una pulizia da ciò che è scaduto (o magari consumare gli alimenti per tempo acquistandone meno). Prima di tutto per evitare sprechi e secondo per essere sicure di avere tutti gli ingredienti che vi servono e di poterli utilizzare serenamente quando ne avrete bisogno.
Mestoli appesi (meglio di no)
Seppur il loro posto è davvero in cucina, i mestoli e le stoviglie in generale non dovrebbero essere appesi in bella vista ma riposti in appositi cassetti e/o contenitori. Ok, l’effetto che danno posizionati con dei ganci sulle pareti o appesi sulla cappa sopra ai fornelli è davvero bellissima, perfetta per una foto da postare sui social o da far vedere alle amiche.
Un po’ meno perfetto, però, è il livello di igiene che questi utensili avranno nel momento in cui li prenderete per usarli. E questo accade indipendentemente dal livello di pulizia che gli dedicate. Qualsiasi oggetti appeso in una stanza, infatti, catturerà polveri, microrganismi e qualsivoglia agente esterno (vivente e non) con cui entrerà in contatto. Ecco, perché, a meno che non vogliate lavare ogni cosa prima di usarla, è bene riconsiderare l’estetica della vostra cucina in favore di una maggior funzionalità e igiene.
Strofinacci molto usati e consumati
Stesso discorso vale per i classici strofinacci e le spugne da cucina che tutti abbiamo solitamente appesi in prossimità del lavello. Nonostante i lavaggi, gli igienizzanti e le attenzioni più disparate, questo genere di oggetti sono destinati ad avere vita breve. Ed è bene assecondarla e cambiarli piuttosto di frequente.
In primo luogo per evitare di utilizzare qualcosa di rovinato che potrebbe intaccare piatti, pentole, bicchieri, ecc., in secondo luogo perché, considerando la parte estetica della vostra cucina, avere degli strofinacci consumati, rotti e con macchie che non si riescono più a levare, potrebbe dare a tutto l’ambiente un aspetto disordinato, poco curato e sicuramente non come quello che vi siete sempre immaginate. Meglio prendere l’occasione al balzo, quindi, e fare un bel cambio look alla vostra cucina iniziando proprio da strofinacci e spugne.
Elettrodomestici che non si usano (o che non c’entrano nulla in cucina)
Lo abbiamo fatto tutti. Quante volte vi siete dette frasi del tipo “mi serve assolutamente, sai quante cose potremmo fare con quello, lo stavo cercando da un sacco, ecc.” e ci siamo ritrovate con l’ennesimo elettrodomestico che non useremo mai? Centrifughe ipertecnologiche, tostapane, macchine per fare il gelato, ecc. Tutti bellissimi e difficilissimi da pulire. E a cui spesso si rinuncia dopo il primo utilizzo.
Ecco perché, avere questi oggetti in cucina, non solo vi leverà spazio per ciò che vi può servire davvero ma (come nel caso degli utensili) garantirà alla polvere e a mille altre cose invisibili di trovare una nuova casa la dove, invece, dovrebbe regnare ordine e pulizia.
Ma attenzione perché lo stesso discorso vale anche per quegli elettrodomestici che, seppur si utilizzino, sarebbe meglio tenere in uno spazio apposito o comunque chiuso, lontano da ciò che si usa per cucinare o dai cibi in generale. Un esempio? L’aspirapolvere, il ferro da siro (compreso di asse), ecc. Insomma, ogni cosa deve stare al suo posto.
Carte, cartine, scartoffie e…libri
No, la cucina non è il vostro studio, archivio, né tanto meno la vostra libreria. Quante volte, infatti, avete appoggiato la posta proprio lì, sul mobile vicino al tavolo, insieme a quella di ieri, dell’altro ieri o del mese scorso? Sicuramente vi sarà capitato.
Ora, se lo state utilizzando come ripiano temporaneo per poi riporre il tutto negli appositi contenitori non c’è nessun problema, diverso invece è il caso in cui questi documenti (di qualsiasi genere siano) vengano dimenticati lì. Oltre a creare disordine, potreste perdere comunicazione importanti, macchiarle, dimenticarvene, ecc. Meglio che la cucina resti tale, un luogo dove preparare ottimi piatti da consumare insieme a chi volete bene.
E i libri? Via dalla cucina
Stessa cosa (ma ancora di più) vale per i libri. Sì anche quelli di cucina. Il calore dei fornelli, gli odori delle pietanze, ecc., infatti, possono rovinare le pagine e le copertine dei vostri libri. Sbiadendoli e intaccandoli per sempre. Ecco perché è sempre meglio riporli in una libreria in un’altra stanza ( dopo tutto la cucina non è il vostro angolo lettura), tirandoli fuori all’occorrenza, e preservandone la qualità e il contenuto. Oltre che il valore affettivo.
Insomma, non vi resta che correre in cucina e fare un check dettagliato di ciò che c’è e che non dovrebbe esserci. Trasformando il vostro regno dei fornelli in un luogo funzionale, elegante, salubre ma sempre con quel tocco di originalità e carattere che solo voi sapete dare.