1/6 – Introduzione
L’inquinamento atmosferico sta raggiungendo dei livelli veramente preoccupanti, dovuti essenzialmente dai milioni di automobili in circolazione e dalle numerose società industriali. Da ciò nasce l’esigenza di trovare delle fonti rinnovabili a basso inquinamento in sostituzione degli impianti a combustione fossile. Per quanto riguarda le abitazioni, si ha l’opportunità di ricorrere ad un impianto eolico installabile presso varie zone (soprattutto il tetto, il balcone ed il giardino). Nel presente interessante tutorial vediamo innanzitutto le caratteristiche principali di un impianto eolico domestico e successivamente le tipologie con i relativi vantaggi. Buona lettura!
2/6 – Posizionamento dell’impianto eolico
Un impianto eolico domestico consente di ridurre i consumi energetici ed ottenere quindi un risparmio economico importante. A beneficiare di questa tipologia di fonte energetica è anche l’ambiente circostante, in quanto l’eolico non emette gas ed anidride carbonica. Per decidere la collocazione dell’impianto eolico nella propria abitazione, bisogna individuare le zone più esposte al vento. Precisamente non bisogna considerare esclusivamente la sua velocità media, in quanto occorre valutare anche la propria continuità nella giornata. Ulteriori elementi da tenere presente sono l’esistenza di divieti a livello ecologico, il percorso elettrico da effettuare e la presenza di interferenze esterne. Se il vento non dovesse bastare a produrre una quantità sufficiente di elettricità, è possibile integrare il tutto con un’altra fonte rinnovabile (come ad esempio gli impianti fotovoltaici). Vediamo nei passaggi successivi le tipologie di impianto eolico domestico attualmente presenti.
3/6 – Eolico domestico ad asse verticale
Una prima tipologia di impianto eolico domestico è quello ad asse verticale, le cui turbine silenziose hanno uno sviluppo dal basso verso l’alto. Quest’ultime risultano inoltre poco ingombranti e funzionanti anche quando il vento è debole. L’installazione dell’impianto eolico ad asse verticale risulta abbastanza semplice e le turbine possono arrivare ad una potenza massima vicina ai “600 W”. L’impianto eolico ad asse verticale ha una durata media pari a 20 anni, non ha bisogno di autorizzazioni per venire installato e resiste efficacemente alle raffiche di vento improvvise. Le turbine ad asse verticale possono trovarsi anche vicine alla terra e/o al tetto circostanti. Esse richiedono oltretutto un investimento contenuto e sfruttano il vento a prescindere dalla sua direzione.
4/6 – Eolico domestico ad asse orizzontale
Una seconda tipologia di impianto eolico domestico è quello ad asse orizzontale, le cui turbine vengono adoperare principalmente dalle grandi industrie. Ciò viene dovuto al fatto che il loro prezzo minimo corrisponde all’incirca a 2000€, mentre il costo massimo è pari a circa 2500€. Quando il vento attraversa il rotore dopo il passaggio nelle pale eoliche, si parla di upwind. Viceversa, l’impianto eolico ad asse orizzontale prende il nome di downwind. Affinché le turbine di questo tipo possano funzionare correttamente, è necessario che il vento abbia una velocità superiore ai “3 m/s” ed inferiore ai “14 m/s”. Per avere energia elettrica non inquinante, le pale eoliche vanno collocate a 120°C tra loro. Il generatore dell’impianto eolico ad asse orizzontale viene orientato a seconda della direzione del vento e consente di produrre una quantità superiore di energia elettrica rispetto alle turbine ad asse verticale. Le turbine dell’impianto eolico ad asse orizzontale vanno infine distanziate notevolmente dal suolo e/o dal tetto, quindi risultano posizionate sopra una struttura alta e sottile.
5/6 – Eolico off grid domestico
Tra le varie tipologie di impianto eolico domestico, il cosiddetto off grid è uno dei più pratici. Si tratta sostanzialmente di un’impiantistica totalmente indipendente dalla rete elettrica tradizionale. Non serve difatti collegarlo ad alcuna fonte per ottenere energia. Questa categoria di impianto eolico domestico si adatta perfettamente a piccole abitazioni isolate, come le villette al mare o anche ai prefabbricati in legno. Inoltre si può impiegare anche su barche e camper, che solitamente risultano sprovvisti di alimentazione elettrica e si devono collegare ad apposite prese. Il funzionamento di un impianto off grid è estremamente semplice. Grazie ad un generatore di energia eolica, un inverter ad onda sinusoidale riesce a comunicare con un pacchetto di batterie. Queste ultime ricevono energia da un regolatore di carica e trasmettono il tutto all’inverter, il quale ha il compito di portare in casa l’energia elettrica tramite impiego del vento. Il tutto a vantaggio delle nostre bollette, che risulteranno sicuramente meno salate.
6/6 – Minieolico e microeolico
L’impianto eolico ad asse verticale ha la possibilità di adoperare delle pale minieoliche o quelle microeoliche. Esse si differenziano tra loro per numerosi elementi: la quantità di energia elettrica che riescono a generare, la grandezza delle turbine e la tecnica di applicazione. Le caratteristiche simili riguardano invece il rotore ed il mozzo. Il primo elemento ha un diametro compreso fra i “3 m” ed i “20 m”, mentre il secondo componente ha un’altezza variante tra i “10 m” ed i “20 m”. Con riferimento alla capacità di generazione dell’elettricità, le pale del minieolico producono fino a “20 kW” e le turbine del microeolico riescono ad arrivare soltanto fino a “500 W”. Di conseguenza gli impianti minieolici possono soddisfare le necessità energetiche di tutta la famiglia, mentre quelli microeolici servono a produrre energia elettrica soltanto per apparecchi di piccola grandezza (quali il router che funge da Wi-Fi o le luci di un solo vano della casa). Relativamente al minieolico, Dan Bates ha elaborato un pannello solare da abbinare capace di trasformare qualsiasi presa di corrente in una sorta di generatore elettrico per l’impianto eolico domestico.