LA GUIDA DEBRETT SUL GALATEO MODERNO – Se state indugiando da 20 minuti di fronte al computer, indecise se inviare o meno quella mail in copia conoscenza nascosta (Ccn), allora, probabilmente, avete bisogno di dare una ripassata alle regole del galateo, e non perchè siete delle maleducate, ma semplicemente perchè nell’era 2.0 non tutte le leggi, soprattutto quelle relative al bon ton, sono state aggiornate.

Nasce così la nuova guida firmata dall’inglese Debrett, autorita’ in campo di buone maniere, che si pone l’obiettivo di aiutarci a risolvere qualsiasi dubbio prima di fare un passo falso, rispondendo alle più frequenti domande che gli sono state rivolte dall’inizio dell’era tecnologica ad oggi.

Ccn sì, Ccn no

Se il “Cc” può essere utilizzato in ufficio senza alcun indugio, in quanto il destinatario è a conoscenza che altri stanno partecipando alla “conversazione”, il Ccn risulta a molti uno strumento da usare con estema attenzione. Anche secondo Debrett si tratta di una mossa “ingannevole” che andrebbe evitata: egli, invece, suggerisce di inoltrare successivamente l’e-mail a terzi, accompagnandola “con una breve nota che spieghi ogni riservatezza“.

Saluti e baci

Un bacio sulla guancia? Due baci sulle guance? Una stretta di mano? Il saluto può variare da evento sociale a evento sociale, per questo è bene essere sempre preparate sul tema: un pranzo di lavoro con il vostro potenziale nuovo capo, l’incontro con i suoceri, Debrett dice che i baci “devono essere utilizzati solo tra amici, e comunque mai ad un primo incontro”.

Sigaretta elettronica

Con i recenti divieti sull’uso delle sigarette elettroniche, è possibile vaporizzare in piena libertà quando ci si trova a lavoro? Certamente non alla scrivania, secondo Debrett, dove “può essere una distrazione per i colleghi” oltre che un segnale che “non sei particolarmente concentrato sul tuo lavoro“. Cerca pertanto di individuare delle zone apposite, possibilmente all’aria aperta: nonostante non si tratti di fumo, il loro odore, spesso aromatizzato, può dar fastidio a chi non ne fa uso.

Sui mezzi pubblici come a casa

Nessuno, ovviamente, vieta di mangiare su un mezzo pubblico, ma un conto è spiluccare una merendina per tamponare la fame, e un altro è azzannare voracemente la frittata di cipolle avanzata dalla sera prima. “E’ da sconsiderati mangiare cibo puzzolente in un ambiente confinato“, afferma Derrett, che bacchetta anche chi, su bus e metro, si dedica al trucco e all’igiene personale. Oltre ad essere un gesto di cattivo gusto “Può mettere a repentaglio la prima impressione su di voi“.