1/10 – Introduzione
Una cosa importante che va effettuata ogni anno prima dell’arrivo della stagione invernale è quella di controllare in maniera accurata il calorifero. Bisogna infatti svolgere la regolare manutenzione dell’uscita della vecchia acqua e rendersi conto se il funzionamento sia corretto e non vi siano eventuali anomalie. È una cosa a cui va prestata molta attenzione per evitare sprechi di gas ed eventuali brutte sorprese durante il periodo dell’inverno. Nella guida che segue, provvederò a spiegare la relativa procedura di manutenzione del calorifero in prospettiva della stagione fredda, tenendo presente che il tutto si può effettuare autonomamente e senza dover richiedere l’intervento di un tecnico specializzato.
2/10 Occorrente
- Bacinella per l’acqua
- Vernice
- Aspirapolvere a tubo
- Panno elettrostatico
- Spray
- Prodotto antiruggine
- Cera d’api
3/10 – Riempire la bacinella con l’acqua del calorifero
Procurarsi prima di tutto una bacinella e quindi posizionarla al di sotto dell’investitura dello spurgo. La prima operazione che va fatta è quella di far fuoriuscire l’acqua da tutti i caloriferi presenti in casa e, per far questo, basterà svitare ad una ad una tutte le manopole. Si potrà notare che partirà immediatamente un forte flusso d’acqua. Prestare particolare attenzione alla posizione del recipiente d’acqua per evitare che ci si trovi successivamente a dover pulire il pavimento per il forte getto d’acqua che fuoriesce. Per ciascun calorifero, ci si deve assicurare che l’acqua fuoriesca completamente.
4/10 – Far partire l’impianto e regolare la potenza del calorifero
Dopo questa operazione preliminare, ma comunque fondamentale per accertarsi che il calorifero è perfettamente funzionante dal punto di vista idraulico, si continua con la manutenzione preventiva agendo sulla parte termica per assicurarsi che anche da questo punto di vista non ci siano particolari problemi che possano comprometterne un corretto funzionamento nei mesi invernali. L’operazione da fare è quella di far partire l’impianto e, gradatamente, regolare la potenza del calorifero e vedere se tutti gli elementi si riscaldano a dovere. In caso che uno o più elementi o una parte non dovesse riscaldarsi, conviene ripetere l’operazione di spurgo mentre lo si tiene accesso. Infatti, potrebbe esserci ancora qualche bolla d’aria che impedisce il regolare flusso dell’acqua riscaldata dal gas.
5/10 – Riscaldare la parte filettata e svitare il bullone incrostato
Se la manopola di spurgo non dovesse reagire alla forza impressa dalla chiave inglese per l’eccessiva presenza di calcare, allora per evitare eventuali danni a calorifero spento, è opportuno riscaldare con un cannello a gas la parte filettata ed immediatamente provare a svitare il bullone incrostato. Il calore in genere, bruciando il calcare libera il dado che diventa quindi agevole a svitarsi. Dopo tutte queste prove, se il calorifero risponde anche dal punto di vista termico, si avrà dunque la garanzia del suo funzionamento ai primi freddi invernali senza la necessità di ulteriori interventi di manutenzione.
6/10 – Verniciare il calorifero di ghisa
Un altro valido suggerimento di manutenzione, riguarda l’eventuale tinteggiatura del calorifero che se di ghisa, può essere verniciato. Questa operazione è consigliabile farla nel periodo autunnale e comunque prima dell’inverno, in quanto facendo abbastanza caldo, gli ambienti si possono arieggiare per far fuoriuscire l’odore di vernice che inesorabilmente si avverte in tutta la stanza. Agendo in questa maniera, si evita che il calore possa generare cattivo odore se la vernice è fresca, tenendo presente il fatto che tale operazione la si deve assolutamente fare in contemporanea con l’accensione del calorifero.
7/10 – Procedere alla pulizia del calorifero
È di vitale importanza procedere alla pulizia del calorifero in vista della stagione invernale. Proprio la pulizia permette al calorifero di essere sempre efficiente nel corso del tempo e a creare di conseguenza un ambiente sano per tutti. Infatti, la qualità dell’aria, soprattutto in una stagione in cui si tende ad avere le finestre chiuse, è indispensabile per far sì che in una singola stanza non ci siano polveri, specie se in casa ci sono dei bambini o comunque delle persone allergiche. Prima di pulire il calorifero, si deve coprire il pavimento con teli o fogli di giornale. In base al materiale del calorifero, cambia la modalità di pulizia. Per il calorifero in ghisa, è sufficiente utilizzare un aspirapolvere a tubo, mentre per per quelli in metallo e in ghisa, è opportuno ricorrere ad un panno elettrostatico che attirerà sin da subito i granelli in polvere.
8/10 – Sbiancare il calorifero ingiallito ed eliminare la ruggine
Con il passare degli anni, il calorifero tende inesorabilmente ad ingiallire o comunque ad avere delle macchie di ruggine, ragione per cui è opportuno risolvere immediatamente questo tipo di problema. Per eliminare le macchie di ingiallimento, si può utilizzare lo spray che di solito si adopera per pulire elettrodomestici tipo il forno o, in alternativa, l’acqua con la candeggina. Per eliminare la ruggine causata da piccole perdite, è necessario prima di tutto riparare le perdite stesse. Successivamente si provvede a rimuovere la ruggine con la spugna abrasiva oppure con la carta vetrata. Applicare poi un prodotto antiruggine e lasciarlo agire per il tempo necessario, all’incirca mezz’ora. Infine, pulire con una spugna umida. Per evitare che possa ricrearsi il problema della ruggine, applicare con un pennello la cera d’api, lasciare asciugare e verificare che l’area interessata non perda più.
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10/10 Consigli
- I caloriferi solitamente tendono a creare degli aloni di polvere che si depositano sulle pareti. E’ quindi opportuno eliminarli attraverso una miscela di acqua e di sapone di Marsiglia.