La pandemia ha aumentato l’attenzione verso l’igiene domestica, portando molti a pulire più frequentemente e con prodotti più forti. Tuttavia, come evidenziato in un articolo del Time a firma di Matt Fuchs, questa eccessiva attenzione ai germi può essere controproducente. L’uso smodato di disinfettanti potenti, che promettono di eliminare il 99% dei batteri, può avere effetti negativi sulla salute, soprattutto sul sistema respiratorio. È quindi fondamentale adottare pratiche di pulizia consapevoli e informate.
Prodotti per la casa e rischi per la salute
L’aria all’interno delle nostre case – sottolinea il periodico americano – può essere più inquinata di quella esterna, in parte a causa dei prodotti per la pulizia che contengono sostanze chimiche nocive. Uno studio del 2023 dell’Environmental Working Group ha rilevato che 30 prodotti comuni per la pulizia contenevano 193 sostanze chimiche pericolose, tra cui composti organici volatili (COV) come acetone e metanolo. Questi possono evaporare nell’aria, causando irritazioni a occhi, naso e gola, e potenzialmente problemi respiratori. Inoltre, i professionisti delle pulizie hanno mostrato tassi più elevati di asma e un rischio maggiore del 43% di sviluppare broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Pulire la casa evitando gli eccessi
Per ridurre l’esposizione a sostanze chimiche nocive, è consigliabile limitare il numero di prodotti utilizzati, optando per detergenti multiuso. Citata dal Time, Samara Geller dell’Environmental Working Group (organizzazione non-profit per la ricerca e la difesa su questioni di salute pubblica e ambientali) suggerisce di «rivedere il proprio arsenale di prodotti per trovare i punti in cui ridurre». Per i ripiani della cucina, non serve un detergente specifico: va benissimo il sapone per i piatti diluito con l’acqua. Inoltre, l’uso eccessivo di disinfettanti forti, come la candeggina, dovrebbe essere evitato: Doug Collins, chimico della Bucknell University sottolinea infatti che «pulire non dovrebbe essere sinonimo di disinfezione». La disinfezione dovrebbe essere riservata a situazioni specifiche, come la presenza di batteri o virus nocivi, mentre per la pulizia quotidiana spesso bastano acqua e sapone, oppure a prodotti a base di alcol senza sostanze chimiche aggiunte.
Alternative più sicure
Esistono alternative più sicure alla candeggina. Ad esempio, il perossido di idrogeno (noto anche come acqua ossigenata) è efficace e riduce i residui nocivi. Anche l’aceto può essere utilizzato come detergente, sebbene sia meno potente della candeggina, così come altri detergenti a base acida come l’acido lattico o citrico. È fondamentale evitare di mescolare prodotti chimici diversi, poiché possono generare gas tossici. Nicholas Georges della Household and Commercial Products Association enfatizza l’importanza di «scegliere il prodotto giusto per il lavoro giusto e seguire l’etichetta».
Prodotti senza profumo e certificati
Secondo il Time, i prodotti per la pulizia senza profumo sono preferibili, poiché alcune sostanze chimiche responsabili delle fragranze possono essere irritanti. Inoltre, è consigliabile scegliere prodotti certificati da organizzazioni che garantiscono una maggiore sicurezza per la salute.
Pulire gli ambienti e subito dopo far prendere aria
Durante e dopo la pulizia, è essenziale garantire una buona ventilazione aprendo finestre e utilizzando ventilatori per ridurre l’esposizione a sostanze chimiche. Samara Geller consiglia di «far circolare l’aria per spostare le sostanze chimiche fuori dallo spazio». Inoltre, l’uso di guanti e maschere N95 può offrire una protezione aggiuntiva, soprattutto durante pulizie intensive.