1/5 – Introduzione

Stile minimal significa sfruttare tratti netti, linee precise e colori semplici. Stile minimal è anche sinonimo di eleganza nelle scelte e non di pochezza. Una casa arredata coerentemente in uno stile minimale guadagna in luminosità e in ordine ed è una soluzione interessante che si adatta quasi ad ogni architettura. Ogni stanza guadagna in volume e in vivibilità, e anche introdurre elementi geometrici come cubature in legno per ridurre lo spazio di risonanza acustica riesce in qualche maniera a trasmettere il senso di apertura. Diamo alcuni cenni su come arredare l’ingresso in stile minimal.

2/5 – Distribuire le aree

Lo stile minimale punta su aree e volumi con poche interruzioni cromatiche e strutturali. Linee sottili e allungate su pannelli grandi ed omogenei, magari laccati ma non lucidi. Una buona soluzione per gli spazi in un ingresso prevede una piccola consolle stretta ed alta, meglio se ridotta a scheletro con un paio di ripiani, e se c’è spazio una panca o una sedia in legno, dalle linee chiare e pulite per non appesantire l’occhio quando si entra in casa. Un cuscino può essere lasciato distrattamente sulla panca per rendere l’idea di vissuto ed allontanare il senso di vuoto che a volte si può avere di fronte a questo stile di design.

3/5 – Illuminare

La forza principale dello stile minimal è la luce, quindi si deve predisporre una fonte adatta e poco invadente. No alle lampade a vista e alle luci sparate dritto in faccia con faretti antiestetici che sembrano usciti dal corridoio di un magazzino. Meglio un punto luce singolo, magari una plafoniera bianca discreta, che sia poco più che un neo sulla parete, e che diffonda il più possibile la luce. In alternativa un punto luce laminare in un angolo per avere luce riflessa e morbida. L’ingresso non è una stanza in cui si vive, ma non si può neanche lasciarlo al buio, anzi, se la casa non ha porte, o almeno ha divisori a vetri, si può sfruttare anche la luce dell’atrio per riempire lo spazio.

4/5 – Muri e pavimento

Le pareti in un arredo minimale devono essere se possibile a tinte chiare o pastello, senza gravare troppo sull’occhio. La soluzione ottimale è sempre il bianco, ma anche un nocciola tenue può andare, così come certe nuance dell’avorio. Si possono prevedere anche inserti geometrici in legno per spezzare la monotonia di un atrio troppo grande, ma senza eccedere nel numero, e usandoli solo se necessario per esempio per nascondere antiestetici pannelli tecnici. Per il pavimento se possibile andrebbe predisposta un’area antistante alla porta con una copertura plastica solida o piastrelle senza fughe, differente dal resto dell’atrio, magari rossa, per indicare la netta distinzione fra gli spazi della casa e quelli di scambio con l’esterno.

5/5 Consigli

  • Consultatevi con un designer esperto per capire come sfruttare gli spazi al meglio

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