1/5 – Introduzione
I tatami aiutano a pulire l’aria assorbendo biossido di azoto nella stanza. Sono anche igroscopici perché favoriscono l’assorbimento dell’umidità quando è molto elevata e lo scarico naturale quando l’aria è secca. Il tatami agisce quindi come un isolante mantenendo la camera fresca in estate e calda in inverno. I migliori sono realizzati in base a specifiche caratteristiche di produzione giapponese. Vediamo in questa guida quali sono gli usi e come fare la manutenzione ai tatami.
2/5 Occorrente
- Aceto bianco e acqua
- Ovatta
- Olio paglierino
- Vaporizzatore per moquette
3/5 – Il tatami è la tradizionale pavimentazione giapponese
Con tatami si indica la tradizionale pavimentazione giapponese, o il singolo pannello che la compone, composto da diversi strati di paglia di riso rivestita in giunco. Tra questi strati c’è dell’aria che non è influenzata dalla temperatura esterna. I tatami in commercio, nella parte superiore, sono rivestiti da un doppio strato di tessuto giapponese (igusa) molto simile all’erba del prato. La paglia di riempimento del riso viene naturalmente essiccata per un anno e cotta a temperature molto elevate per eliminare i parassiti e gli acari, praticamente sterilizzandolo totalmente. Ogni tatami è cucito insieme con un bordo di tessuto di cotone bianco ed ancorato con spago di natura organica.
4/5 – Tenere sempre asciutto ed evitare le muffe
I tatami sono di colore verde, poi man mano che si essiccano, assumono una colorazione marrone. Per prolungare la vita del vostro tatami, bisogna tenerlo innanzitutto sempre asciutto per evitare muffe e se è possibile, bisogna rimuovere le stuoie almeno ogni tre mesi e lasciarle asciugare al sole per un’intero pomeriggio. Se il clima è umido, un deumidificatore nella stanza sarà in grado di asciugarlo e se tenuto costantemente attivo, risulta utile per evitare l’accumulo di umidità. Per preservare un tappeto tatami, conviene sempre togliere le scarpe prima di salire su di esso. Se si utilizza un materasso sulla parte superiore del tatami, questo va periodicamente rimosso, arieggiato e girato. Per rinfrescare e proteggere i tatami qualunque sia il loro uso, (materassi o tappeti), conviene girarlo in continuazione per evitare l’usura sempre nello stesso punto. Per la pulizia generale di un tatami invece è necessario utilizzare un panno umido. Non bisogna mai usare detergenti aggressivi o abrasivi che potrebbero danneggiarne la superficie.
5/5 – Pulirlo almeno sei mesi con dell’ovatta
Quando un materasso o dei tappeti tatami sono particolarmente sporchi, la pulizia avviene con acqua e sapone neutro, ma la somministrazione dei liquidi conviene farla con un vaporizzatore del tipo utilizzato per sanificare la moquette. Un altro sistema per tenere il tatami sempre in condizioni ottimali è quello di pulirlo almeno ogni sei mesi con un batuffolo di ovatta imbevuta in olio paglierino, che oltre ad essere nutriente ed ammorbidente dona anche tanta lucentezza.