Fondato nel gennaio del 2019 da Carolyn Childers e Lindsay Kaplan, Chief è un social network privato ed esclusivo. Il suo target sono le donne leader, ma anche tutte coloro che desiderano diventare tali e decidono di consolidare il loro curriculum.

Specificamente pensato per donne in posizioni senior, come per esempio vicepresidenti o CEO, Chief nasce con l’obiettivo di fare network. Conoscersi, stringere alleanze, confrontarsi, discutere in maniera civile e unirsi in un mondo spesso dominato dagli uomini. Chief permette ai gradi alti delle realtà aziendali di entrare in contatto e dare vita al cambiamento di cui c’è bisogno. Non solo ai vertici, ma lungo tutta la catena.

Chief: il social network delle donne leader

Dopo aver raccolto 15 milioni di dollari dai suoi investitori in giro per il mondo, Chief ha ottenuto il suo ruolo primario nel settore al femminile. Il social media in startup annovera tra le sue iscritte una grande quantità di donne nei ruoli esecutivi delle aziende statunitensi. Le iscrizioni sono aperte a New York, Los Angeles, Chicago, San Francisco, Boston e Washington DC. Tra le aziende che ne fanno parte: Google, IBM, HBO, Chobani, Walmart, Visa, Teladoc, Medici Senza Frontiere e The New York Times.

Le due cofondatrici hanno immaginato un ecosistema digitale interamente dedicato alle donne che comandano. Il loro obiettivo? Gettare le basi sul fertile terreno di una potenziale community dove ci si conosce, ci si supporta, si viene guidate e si fa rete. Il cliente è solo uno: le donne in carriera.

Ad oggi solo il 23% delle posizioni di leadership in ambito privato sono coperte da donne. Chief è il modo che il mondo digitale ha trovato per infrangere questa percentuale e permettere a sempre più donne di raggiungere la vetta.

Come funziona questo social network?

Le donne che rivestono ruoli esecutivi nelle aree geografiche di competenza di Chief possono iscriversi ed entrare a fare parte della community. Il social network ha l’obiettivo di consolidare le loro posizioni di potere e aiutarle, attraverso il training e il mentoring, a tenersele strette.

Secondo quanto riportato dal sito ufficiale di Chief, alla velocità di progresso attuale le donne impiegherebbero circa 200 anni a raggiungere la parità con gli uomini nel mondo del lavoro. Questo social, però, dichiara che le donne non hanno così tanto tempo da perdere e non hanno alcuna intenzione di attendere altre otto generazioni.

Per iscriverti devi compilare un form dettagliato in cui racconti chi sei, cosa fai e qual è la tua occupazione principale. Tra gli elementi di selezione c’è anche la tua posizione all’interno dell’azienda. Una volta compilati i campi obbligatori, entrerai in una lista d’attesa. Chief è un ecosistema esclusivo: non è detto che tutte possano farcela ad entrare! Una volta dentro, il servizio è a pagamento. La tassa d’iscrizione varia in base ad alcuni fattori chiave.

Che cosa succede, però, qualora dovessi farcela? Le iscritte vengono inserite in un gruppo “Core”, dove il settore operativo non conta, e ricevono opportunità per corsi, training e mentoring da parte di specialisti qualificati e selezionati dall’amministrazione del social network. In questi gruppi, le iscritte potranno discutere delle loro sfide quotidiane e ricevere supporto e consigli dalle loro colleghe e dal coach di riferimento.

I membri iscritti possono accedere anche ad altre opportunità come chat di gruppo, eventi esclusivi dal vivo e non. C’è anche la possibilità di iscriversi a workshop specifici, o partecipare a tavole rotonde insieme ad alcuni dei più importanti esponenti dell’industria moderna. Tra gli argomenti trattati si affrontano il razzismo sul posto di lavoro, il piano di reinserimento post-maternità, corsi di leadership e tantissimo altro. Hanno preso parte al progetto in ruolo di speaker anche Amal Clooney, Eileen Murray, Penny Prizker e Frances Frei.

Chief: mai più da sole sulla vetta

Sebbene attualmente il servizio sia disponibile solo in alcune città degli Stati Uniti, Chief sta riscuotendo un grande successo anche nell’epoca del Coronavirus. I rallentamenti nell’organizzazione di eventi dal vivo hanno accelerato lo sviluppo di servizi digitali sempre più performanti. In questo modo, nessuna rimarrà da sola, anche di questi tempi.

Nonostante Chief metta a disposizione anche un servizio di promozione dei curricula per le posizioni aperte in aziende di rilievo, c’è tanto altro ancora.

In un’intervista a Techcrunch, la Kaplan ha sottolineato l’importanza di Chief nel suo ruolo di paracadute. “Sappiamo quanto ci si senta sole, a volte, sulla vetta. E spesso con il tempo diventa sempre peggio. Le donne vengono messe in mostra, ma non è il caso di Chief. Questo è un ambiente di supporto pensato per donne che stanno vivendo costantemente sotto pressione e hanno bisogno di confronto. Si tratta spesso delle uniche persone di sesso femminile che ricoprono un ruolo di leadership in una azienda. Donne che hanno bisogno di altre donne che capiscano cosa significa”.

Le donne iscritte a Chief operano nei settori industriali più disparati, generando valore e preziosa diversità nelle competenze generali della rete. L’età media delle iscritte è di 43 anni, e tutte insieme, al momento, gestiscono un volume d’affari di circa 10 miliardi di dollari e oltre 100mila dipendenti.