Sono definiti social newtwork “familiari” o per amici vicini, per i contatti più stretti. Sono la nuova frontiera dei social media, pensati non per avere molti “amici”, come Facebook, quanto piuttosto per rimanere in contatto con i familiari che si trovano in un’altra città o persino in un altro Paese. Sono una via di mezzo tra i vecchi canali come appunto Facebook e i gruppi WhatsApp. Tra loro spicca Cocoon, usato da molte famiglie come stanza di scambio anche per le comunicazioni quotidiane, come per esempio per ricordarsi scadenze o impegni. Insomma, sostituiscono le lavagne della cucina con in più la possibilità di scambiarsi foto o video.

La nuova tendenza social è condividere solo con persone conosciute

La parola d’ordine è “vicinanza” oppure, detta con uno slogan inglese, Small is the new Big. Insomma, niente più grandi piattaforme dove cercare di raggiungere il maggior numero di amici, quanto piuttosto spazi più ristretti dove condividere la quotidianità con i propri affetti, che siano familiari o amici più o meno distanti fisicamente. È la nuova tendenza social, seguita in realtà anche dai colossi come Facebook che non a caso, tra le ultime novità, ha lavorato alla possibilità di condividere in modo più veloce foto e video tramite i messaggi individuali, a un gruppo di amici. Il capofila in questa nuova direzione, però, è Cocoon, una App creata – guarda caso – da due ex dipendenti del social blu, Sachin Monga e Alex Cornell.

Cocoon, come funziona

La considerazione dalla quale sono partiti gli esperti del settore è che ciascun utente social non è in grado di mantenere i contatti diretti con più di 150 amici. Dopo le «abbuffate» e le corse a collezionare quanti più followers possibile, infatti, si sta assistendo a un’inversione di tendenza. Ad essere privilegiati e cercati sui social sono i contatti diretti. In un’intervista, gli ideatori di Cocoon hanno spiegato che il loro obiettivo è «migliorare i modi reali in cui le famiglie e le persone scelte rimangono in contatto: telefonate settimanali, messaggi di testo multipli e foto condivise». La App dunque permette di chattare e scambiare contenuti in gruppi fino a un massimo di 12 persone. Al momento è gratuita, ma se la sua diffusione è soprattutto negli Usa, anche in Italia non mancano esempi del genere.

Quali sono i social alternativi a Facebook

«Ce ne sono di diverso tipo: da quelli familiari a quelli che aiutano a condividere specifiche passioni, come la musica, o ancora quelli che mettono in contatto i vicini di casa, per tenersi informati su quanto accade nel quartiere. Questi sono diffusi anche in Italia, perché anche da noi si afferma la voglia di vicinanza» spiega Claudio Pomes, ideatore e fondatore di Navigareweb.net. «Su Zalongo, per esempio, si possono creare social network privati e sicuri per tutti i membri della famiglia, dove caricare facilmente foto, video, storie, ma anche liste dei desideri per compleanni o feste, e anche un calendario di eventi da condividere con la famiglia» spiega l’esperto.

C’è poi anche 23Snaps che è stato pensato per i genitori, disponibile anche come App, come spazio dove postare le foto dei figli da condividere con una ristretta cerchia (di familiari o conoscenti) senza correre il rischio che siano visibili ad estranei. Lo stesso tipo di funzione è disponibile con Notabli, dove si possono però anche inserire messaggi audio, di testo o disegni. FamilyWall, oltre a queste possibilità, permette anche di geolocalizzare, quindi può risultare utile per i genitori che vogliano sapere dove si trovano i figli.

Un po’ diverso è invece Nextdoor, che mette in contatto
persone che abitano nello stesso quartiere, vicini di casa che vogliono restare
informati su quanto accade vicino a loro o che cercano uno strumento per
comunicare messaggi in modo non pubblico, come potrebbe accadere su Facebook,
né tramite listebroad cast di WhatsApp.

I social per coppie senza rischi di intrusione

Oltre alla dimensione familiare “allargata” esistono social pensati esclusivamente per le coppie. Un esempio è Between, che mette a disposizione una App per android e iPhone. Vi si possono caricare foto o altri contenuti visibili solo a “lui” e “lei”, ed è pensata come alternativa a social di messaggistica come WhatsApp. La differenza è che questo tipo di app, come per esempio anche Couple, ha tra le funzioni anche il calendario o la possibilità di creare promemoria per ricordare appuntamenti, eventi o impegni che riguardino solo i partner, come una sorta di agenda privata sul web.

Come funziona Threads, la stanza privata di Instagram

Anche Instagram ha fiutato la tendenza, tanto da aver introdotto da pochi mesi Threads, che viene presentata come una App «camera-first messaging App», cioè permette di messaggiare e condividere video e immagini con un gruppo ristretto di contatti. La prima schermata, infatti, è l’inquadratura della fotocamera, pronta a registrare video o scattare selfie o foto, da condividere subito con la ristretta cerchia di contatti scelta. Trattandosi di Instagram, permette di inserire filtri e poi di scegliere i contatti, creando una lista di “preferiti” selezionati nella parte inferiore dello schermo, in modo da non doverli cercare ogni volta. Alle immagini e filmati si possono anche unire testi ed è possibile anche avviare una chat, alla quale hanno accesso gli stessi contatti preferiti inseriti nell’apposita lista. Tra le funzioni introdotte dal social, rispetto alla sua nascita 10 anni fa esatti, c’è anche la funzione che consente di condividere le stories solo con alcuni amici.