Non tutti i capi sono dei buoni leader. La leadership è una dote che si acquisisce solo in parte e devi considerare che possa essere agli antipodi dell’autorevolezza del tuo capo. Comunicare con un capo che non fa squadra non è piacevole e in alcuni casi potrebbe risultare piuttosto complicato.
Se sei in questo articolo, però, è perché intendi superare queste complicazioni oggettive per provare ad instaurare con lui un canale di comunicazione.
Non sarà una sfida facile ma, armata di buona volontà e di un pizzico di pazienza, magari coinvolgendo anche i colleghi, potresti riuscirci senza troppe difficoltà. Ecco come!
Sii aperta al confronto
Il tuo capo, evidentemente, non sa cosa sia la leadership: fa parte della vecchia scuola, presumibilmente, quella in cui la sua viene vista come una posizione predominante, di imposizione e non di coordinamento.
Comunicare con un capo che non fa squadra non è facile ma la buona notizia è che ci si può riuscire. Innanzitutto devi dimostrargli cosa significa essere aperti al confronto, dando il buon esempio. So che da un buon leader ti aspetteresti il contrario ma se sei capitata in questo articolo vuol dire che il tuo capo è tutto fuorché un leader con la mission di guidare il proprio team.
Apriti al confronto e non commettere l’errore di chiuderti in te stessa, negando ogni suggerimento esterno. Il tuo capo monitorerà costantemente il tuo lavoro e ti proporrà o imporrà il suo punto di vista, ritenendolo il più giusto. Sappi che non è mai troppo tardi per aprire con lui un canale di comunicazione.
Anche se in passato hai seguito pedissequamente ogni sua indicazione, adesso potresti provare la strada del confronto. Per farlo, lascia fuori dall’ufficio ogni pregiudizio sul suo conto e sui suoi metodi e mostrati il più possibile aperta e ben disposta al confronto civile.
Esponi le tue idee con chiarezza
Confrontarsi in modo civile è il perfetto modo di comunicare con un capo che non fa squadra. Non devi dare la percezione di essere timorosa, o addirittura terrorizzata dal suo atteggiamento e devi dimostrare di essere particolarmente sicura di te e delle tue opinioni.
Non avere timore ed esponi le tue idee con l’educazione che non deve mai mancare nella gestione di un rapporto lavorativo con un superiore. Allo stesso tempo, però, sii chiara, concisa e precisa. Prima di chiedere un confronto con il tuo capo, cerca di schiarirti le idee per elaborare una richiesta il più possibile precisa che non lasci spazio ad alcun fraintendimento.
Ipotizza le sue obiezioni e sforzati di trovare una soluzione alternativa per non lasciarti spiazzare dai suoi interventi.
Coinvolgi i colleghi
Se devi comunicare con un capo che non fa squadra probabilmente stai accusando lo stesso malessere dei tuoi colleghi. I problemi che sei costretta ad affrontare nel quotidiano potrebbero essere condivisibili dalla maggior parte del gruppo di lavoro.
Se il tuo superiore non fa squadra, almeno fai in modo che lo facciano i tuoi vicini di scrivania. Non è detto che non si possano organizzare incontri e riunioni – sia all’interno che fuori l’ufficio – con i propri colleghi. Potresti approfittarne per condividere malesseri e malumori, questioni spigolose e difficoltà che in molti casi potrebbero godere del pieno appoggio da parte dei tuoi colleghi.
Sostanzialmente, è necessario fare squadra ed essere compatti nell’esporre necessità condivise. Il punto di forza del gruppo risiede proprio nella condivisione. Il capo dovrà rendersi conto di essere costretto ad ascoltarvi. Non potrà far finta di niente, se si troverà in netta minoranza.
Non avere pregiudizi
Nel confronto con il tuo capo o con i tuoi colleghi è necessario che tu non abbia alcun tipo di pregiudizio. L’apertura al confronto è doverosa da parte tua ed è il primo passo da compiere per comunicare con un capo che non fa squadra. Il secondo, importante tanto quanto questo, è quello di non nutrire alcune sorta di pregiudizio nei suoi confronti.
Devi considerare che l’idea del tuo capo potrebbe essere effettivamente la migliore. Potrebbe essere poco disposto al confronto solo perché la sua esperienza lo ha portato a raggiungere certezze assolute sulle quali tu dovrai ancora lavorare molto.
Non è una buona scusa per non fare squadra ma devi dargli la possibilità di spiegarsi, senza alcun pregiudizio da parte tua.
Proponi riunioni frequenti
Per comunicare con un capo che non fa squadra potrebbe essere essenziale chiedere riunioni, anche solo nel tentativo di dimostrargli l’insorgere di una esigenza che non potrà ignorare. La riunione è alla base della buona comunicazione in ufficio ma è lecito ipotizzare che il tuo capo non abbia mai considerato questi incontri per l’effettiva importanza che hanno.
Se così fosse, è tuo diritto (e dovere) portare alla sua attenzione l’esigenza di un confronto continuo e spingerlo a considerare ogni collaboratore come un piccolo pezzo di un puzzle, un team indissolubile.