Come chiedere scusa
A volte chiedere scusa non basta, ma, altre volte, è l’unica cosa necessaria a riparare ad uno screzio con un’amica, un genitore, un partner. Si potrebbe affermare che si tratta di poche parole per un grande risultato, è vero, ma ciononostante chiedere scusa, per alcuni, non è semplice. Come in altre situazioni in cui entrano in gioco le parole, spesso diventa più importante il “come” rispetto al “cosa”.
Per questo su internet proliferano i siti che offrono “frasi per chiedere scusa”, formule che possono essere utili per uno spunto, senza dimenticare però che in questi casi è necessario un alto livello di personalizzazione. Spesso la peggior remora a chiedere scusa sta nel fatto che si ha paura di mostrarsi troppo deboli, anche perchè nel fare ammenda talvolta è insita l’ammissione di un errore. Bisogna però ricordare che riconoscere di essere nel torto è anche una prova di forza e di maturità; permette inoltre di sentirsi liberati da un peso e, in certi casi, di ritornare immediatamente “alla pari” smettendo di essere in difetto.
Le scuse dovrebbero sempre essere sincere, o lasceranno l’amaro in bocca sia al mittente sia al destinatario. Inoltre, la scusa verso un determinato comportamento ricorrente dovrebbe essere accompagnata da una conseguenza nelle proprie azioni: ovvero, dopo il pentimento quel tipo di errore non dovrebbe essere più commesso o almeno dovrebbe essere visibile un miglioramento in quella direzione.
Secondo Bruce Weinstein, consulente aziendale sui temi etici e collaboratore di Business Week, le scuse devono essere fatte in fretta e senza cercare scappatoie o giustificazioni che sminuirebbero in qualche modo il valore delle scuse stesse. E’ importante che le scuse vengano fatte, se non subito dopo l’errore commesso, ammeno in un arco di tempo sensato. Chiedere scusa per un fatto avvenuto troppo tempo prima può generare irritazione nell’interlocutore. Viceversa, chiedere perdono troppo “a caldo” può essere controproducente: la rabbia non ancora sbollita potrebbe portare ad un nuovo accendersi del conflitto. Il tempo giusto per le scuse può essere determinato solo dalla propria sensibilità e valutato in base al tipo di litigio e allo stato emotivo nostro e dell’altra persona.
Secondo gli esperti di galateo, le scuse nella vita di società andrebbero sempre accompagnate da un gesto riparatore. Ad esempio, se un semplice “chiedo scusa” può bastare per dieci minuti di ritardo ad una riunione di lavoro, un tappeto macchiato in casa d’altri va anche mandato in lavanderia a proprie spese.
Prendiamo come esempio al contrario, la puntata di Sex and the City in cui a Carrie vengono rubate un paio di Manolo Blahnik a casa di un’amica, la quale appare assolutamente refrattaria alla sola idea di rimborsargliele. Ciò che fa scattare la voglia di chiedere scusa dovrebbe sempre essere l’effettivo senso di colpa, anche se a volte accade, soprattutto in coppia, che si chieda perdono solo per chiudere la questione e per quieto vivere. Anche nel primo caso, non è necessario nè consigliabile umiliarsi e prostrarsi: l’importante è dimostrare che le proprie scuse siano sincere attraverso azioni presenti e successive.
Le giustificazioni possono esserci solo se motivate dall’effettiva necessità di chiarire il perchè del proprio comportamento, ma attenzione a non esagerare: l’eccessiva dialettica nel difendere sè stessi quando si è in torto può vanificare completamente l’effetto delle scuse e portare ad una nuova lite. Per approfondire la questione, c’è chi ha scritto un manuale sull’argomento: “Chiedere perdono senza umiliarsi. Guida pratica” della Paoline Editoriale Libri.