Si fa presto a parlare di autenticità ma non è sempre così facile essere realmente autentici sul lavoro, che tu sia una manager o una dipendente. La paura di sbagliare, da un lato, l’ansia di non farsi sorprendere vulnerabili, dall’altro, mettono in serio pericolo i rapporti interpersonali sul posto di lavoro. Per questo è stato introdotto il concetto di leadership autentica.
Partiamo da un assunto: non esiste un leader infallibile. Non lo sarai neanche tu perché sei un essere umano e, come tutti, commetterai degli errori ma otterrai anche tanti (meritati) successi che potrai condividere con la tua squadra. L’hai scelta tu ed è indubbiamente la migliore in assoluto, seppur con i propri punti di debolezza.
La leadership autentica esplora e prende consapevolezza proprio delle caratteristiche della manager e della squadra. Annienta le paure e, anzi, ne fa capisaldi sulle quali fondare l’autenticità di una leader aperta alla condivisione di timori, successi e interessi.
La definizione di leadership autentica
Ciò che è autentico risponde a principi di verità e validità, trasparenza e lealtà. La leadership autentica è la leadership che si basa su principi di autenticità che si traducono in attenzioni diverse nei confronti degli altri e nell’intenzione di condividere obiettivi.
Come si palesa questa autenticità dal punto di vista lavorativo e, soprattutto, nei confronti di chi? Quando parliamo di leadership autentica facciamo riferimento al rapporto che si instaura tra leader e sottoposti, un rapporto autentico appunto, che non lasci spazio a fraintendimenti e omissioni.
Chi è la leader autentica
La leader autentica è quella che sceglie di sposare una leadership autentica, da esercitare nei confronti dei propri collaboratori. Ciò significa che si tratta di una figura che non ha paura di mostrarsi per quello che effettivamente è, con tutti i punti di forza e di debolezza che derivano dalla sua persona e dalla sua professionalità.
Una leadership autentica presuppone autenticità, come suggerisce la stessa definizione. L’intenzione è quella di offrire ai collaboratori una figura imperfetta, come loro, e vulnerabile, come loro.
Non ha paura di comunicare in modo schietto e con franchezza. Affronta i problemi quotidiani con trasparenza e non teme di parlare e discutere apertamente con dipendenti e collaboratori.
Le leader autentiche sono piene di qualità eccellenti, che approfondiremo nel dettaglio nel prossimo paragrafo. In generale, si tratta di persone estremamente pazienti e tolleranti, che rispettano molto il lavoro degli altri e incentivano all’autonomia. incoraggiano i propri collaboratori, per i quali sono persone con esperienza pronte ad aiutarli e sostenerli in ogni occasione.
Sono vere e proprie guide, ma silenziose. Agiscono solo se e quando lo ritengono opportuno per supportare i propri dipendenti. Per essere una buona leader devi anche saper ridurre lo stress.
Le qualità della leader autentica
Consapevolezza
La leadership autentica presuppone consapevolezza. La leader deve aver sviluppato consapevolezza nei confronti di se stessa e delle risorse a disposizione nell’azienda. Senza la consapevolezza dei propri limiti e dei propri punti di forza, non potrebbe esserci alcuna leadership realmente autentica.
Il primo passo che una leader deve compiere verso l’autenticità è quindi quello dell’esplorazione di sé e delle proprie caratteristiche, della propria formazione e delle proprie competenze. Una volta compiuto questo passo, potrà iniziare a conoscere i propri collaboratori e dipendenti per essere consapevole anche dei punti di forza e di debolezza del team che dovrà gestire.
Focus su obiettivi e team
La leadership autentica prevede che il focus della manager sia sugli obiettivi da raggiungere e sul team da gestire. Cosa intendiamo? La leader dovrà pianificare e porre in essere una strategia precisa al fine di raggiungere determinati obiettivi con il proprio team, la squadra nei confronti della quale dovrà sempre compiere un passo indietro.
La leader autentica è quella che lascia spazio ai collaboratori e si fa da parte per loro. Rappresenta un supporto costante ed è pronta ad intervenire al bisogno ma lascia che il proprio team sviluppi abilità ed archivi esperienze in completa (o quasi) autonomia.
Sincerità
La leader autentica è sincera ed è pronta ad ammettere i propri errori con l’intenzione di correggerli. Gestisce la squadra con estrema onestà, condividendo in modo sincero strategie, direzione e linee guida.
Non teme di condividere progetti e metodi di lavoro. Anzi, cerca il confronto continuo e costante con le figure professionali che ha attentamente scelto ed inserito all’intero del gruppo di lavoro.
Nonostante il principio di sincerità, ci sono alcune cose che una buona leader non dovrebbe mai dire.
Tolleranza e rispetto
Dimentica l’idea di capo che si impone e che arriva in ufficio sbattendo la porta. Non risponde al concetto di leadership. Nello specifico, la leadership autentica si caratterizza per tolleranza e rispetto. La tolleranza dei comportamenti diversi dai propri e degli (eventuali) errori commessi dai collaboratori; il rispetto del lavoro di tutti e delle rispettive inclinazioni, aspirazioni, credenze, paure, emozioni.
La leadership autentica fonda le proprie basi sull’umanità che ci si riconosce a vicenda e sulla fallibilità umana che richiede pazienza e comprensione reciproca, seppur nella condivisione degli obiettivi professionali e strategici più ambiziosi da perseguire, rigorosamente, sul lungo termine per una crescita costante collettiva e continua.