Ogni anno, milioni di viaggiatori rischiano di far del male al pianeta. Nessuna visione catastrofica, attenzione, ma è pur vero che il turismo genera introiti e un impatto ambientale sulle destinazioni turistiche di tutto il mondo. Il turismo ha, contemporaneamente, il potere di valorizzare inter aree geografiche, portandole all’attenzione di visitatori, e di devastare interi luoghi, andando a minacciare decisamente la vita delle comunità che li abitano. Essere una turista sostenibile, ed evitare che tutto ciò accada, significa mettere in pratica una serie di buone maniere responsabili e consapevoli nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

Per capire come agire responsabilmente ed essere un viaggiatore “a basso impatto”, è utile comprendere bene cosa si intende per turismo responsabile o sostenibile. Un’idea di viaggio che, già di primo acchito, suggerisce di avere cura del luogo ospitante, ma anche di supportare le comunità locali.

Cos’è il turismo responsabile?

Partiamo dal definire il perimetro entro cui ci si muove, ossia tutte quelle azioni che rendono possibile l’essere turista sostenibile. Ci sono, infatti, diverse condizioni, frutto del lavoro di enti locali ed associazioni, che rendono l’esperienza naturalmente più semplice. Pensiamo alle costruzioni selvagge vicine a spiagge o riserve naturali, o ancora al turismo di massa che si riversa a orde in alcune città o aree protette.

Cosa possono fare i diversi territori per rendere possibile al turista sostenibile di mettere in pratica regole green? Preparare il terreno. Diverse le azioni da mettere in campo per ridurre al minimo gli impatti negativi del turismo e migliorare il benessere delle comunità locali. Una su tutte: coinvolgere chi i luoghi li vive, nelle iniziative, siano esse di tipo ricettivo, con alberghi diffusi o incentivi per il recupero di vecchi immobili o intere zone rurali, che di valorizzazione delle tradizioni. Questo nell’ottica della conservazione del patrimonio naturale e culturale di un luogo.

Il turista sostenibile, ma il viaggiatore di oggi, cerca l’esperienza emotiva, non solo il bello da ammirare. Fornire esperienze più piacevoli ai turisti attraverso il contatto e l’interazione con la popolazione locale, vuol dire renderlo partecipe di una comunità, che quindi tenderà maggiormente a rispettare.

Organizzare un viaggio sostenibile

Un viaggio inizia dalla sua pianificazione. Per organizzare una vacanza green, la turista sostenibile dovrà prepararsi necessariamente prima della partenza valutando strutture eco friendly, mezzi di trasporto, ed escursioni da vero insider. Non sarà sufficiente una breve guida turistica per conoscere le sfaccettature della cultura locale. Il primo passo è quello di prenotare una struttura, albergo, villaggio o camping che, nella sua costruzione, abbia rispettato gli standard dell’ecosostenibilità, sia nei materiali che nei consumi energetici.

Parola d’ordine: Rispetto

Un aspetto fondamentale che la turista sostenibile ha, intrinseco, nella filosofia di viaggio è il rispetto per la destinazione da scoprire. Cercherà in ogni maniera di adattarsi e comportarsi secondo i costumi, la cultura e la tradizione locali, integrandosi alla perfezione. Ciò renderà l’esperienza ancora più autentica e speciale, tutt’altro che una vacanza spersonalizzata e uguale a tutte le altre.

Cosa significa realmente essere rispettoso dell’ambiente? In primis, nella pianificazione di un viaggio, bisognerebbe prediligere la bassa stagione, periodo in cui si può godere appieno delle bellezze naturali di un luogo, che sarà decisamente meno in sofferenza visto il quantitativo di gente in arrivo. La produzione e lo smaltimento dei rifiuti in vacanza, poi, è un fattore cruciale: se per varie ragioni non si trova un cestino nelle vicinanze, si mette tutto nello zaino e lo si porta a casa, o al vicino cassonetto. Anche l’acqua, bene prezioso specialmente in alcune zone del mondo, non deve essere sprecata. Inoltre, non è permesso raccogliere alcunché da spiagge, siti archeologici, e riserve naturali, come ricordino del viaggio.

Spostamenti green

I mezzi di trasporto impattano notevolmente sull’ambiente. Se non sei uno spirito wild, potresti avere qualche problemino in più per recarti dall’altra parte del mondo. Un lungo viaggio in un altro continente richiede la prenotazione di un volo aereo, ma se la destinazione è raggiungibile con altri mezzi, allora da turista sostenibile, si dovrebbe prediligere un treno o un bus. Anche se non perfetti, autobus e treni sono più eco-friendly rispetto al trasporto aereo.

Chi ama gli on the road, potrà valutare l’idea di un camper ecologico, o di spostarsi in bicicletta o con i mezzi pubblici locali, una volta raggiunta la destinazione.

Cibo e acquisti: prediligere il local

Sai qual è il modo migliore per supportare le comunità locali? La risposta è semplice: non spendere soldi in acquisti e cibo in marchi globali. Evita catene di fast fashion e fast food di potenti colossi mondiali. Da turista sostenibile, preferisci botteghe, artigiani locali, caffetterie, trattorie in cui non solo si scopre la vera tradizione locale, ma si sostiene anche l’economia di un territorio.

Visita i mercati locali, dove entrare in contatto con i produttori e acquistare cibi a chilometro zero e coltivati, il più delle volte, seguendo le regole del biologico. In questo modo sosterrai l’economia locale, e ti nutrirai anche meglio, con alimenti genuini e davvero tipici. Lo stesso discorso vale per l’acquisto dei souvenir da artigiani del posto. Scegliere oggetti fatti a mano che hanno davvero una connotazione e un significato speciale, e non cincaglierie varie prodotte in serie.