Come farsi scartare al colloquio in cinque semplici mosse: ecco l’abc delle cose da evitare in una job interview a cui tieni molto. A volte nemmeno ci rendiamo conto di aver detto qualcosa di sbagliato, eppure l’abbiamo fatto eccome.
In questa guida, ti aiutiamo a capire cos’è andato storto e cosa invece potrebbe aver funzionato nel corso del tuo ultimo colloquio di lavoro, quando sei stata tuo malgrado scartata.
Farsi scartare al colloquio: non andavo d’accordo con il capo
Hai lasciato il tuo ultimo lavoro perché c’erano problemi o attriti con il tuo vecchio capo, o magari con i colleghi. Non si tratta di un’eventualità impossibile, ma di una possibilità concreta. Tuttavia, è sempre buona regola glissare con eleganza su questo particolare.
Se il selezionatore ti chiede il motivo per cui hai abbandonato il tuo impiego precedente, puoi fare presente di avere avuto un problema. Evita però di mettere in cattiva luce il tuo vecchio capo, o i colleghi, e non parlare male di nessuno. Qualunque cosa sia capitata è nel passato, e adesso sei più che mai intenzionata a fare di quest’opportunità un’occasione straordinaria. Non soffermarti su ciò che ti è successo, ma fai presente al recruiter che puoi rimanere professionale e positiva anche dopo qualche attrito. Questa è una caratteristica così importante che ti farà sicuramente notare.
Farsi scartare a un colloquio: non lo so
Succede, anche spesso, che durante un colloquio il recruiter ti faccia una domanda per la quale non sei preparata. Ecco, se hai inserito nel tuo curriculum la famosissima dicitura “attitudine al problem solving”, questa evenienza dovrebbe essere pane per i tuoi denti.
Rispondere con un “boh”, “non saprei”, “non lo so” non è il modo giusto per lasciare una buona impressione. Ma questo non dobbiamo dirtelo noi, probabilmente già lo sai. Se preferisci riflettere sulla domanda, chiedi al reclutatore un minuto per pensarci, e dimentica “ehm”, “aah”, “uuh” e altri lamenti perplessi.
“Lo può trovare sul mio curriculum”
Qualunque cosa accada, fine del mondo imminente inclusa, non rispondere mai a un recruiter con sufficienza. Anche se ti sta porgendo una domanda che può essere facilmente reperibile sul tuo curriculum, sul quale magari hai lavorato per settimane. Non far notare le mancanze di un reclutatore mentre questo ti sta selezionando. Potresti pensare che la persona che hai davanti non sappia niente di te, e forse è vero.
Questa, però, non è la sede per offendersi o risentirsi. Non dire mai “come ho già scritto sul curriculum…”, poiché quello che conta in un colloquio è l’esperienza proposta attraverso la tua viva voce.
Forse il reclutatore sta cercando informazioni aggiuntive a ciò che hai menzionato sul curriculum. Forse è davvero un po’ distratto. Qualunque sia la risposta a questa domanda, è meglio rispondere con passione ed entusiasmo.
Farsi scartare a un colloquio: il perfezionismo è la mia grande debolezza
Un po’ come la celeberrima attitudine al problem solving, quello che il recruiter si aspetta di sentire è che tu sia una perfezionista. Che sia vero o meno, lascia perdere. Perfezionismo, proprio come problem solving, non offre un’idea concreta di ciò che sai fare veramente, ma ti qualifica in senso molto generico.
È normale volersi distinguere in un mare di persone che cercano di ottenere un lavoro. Proprio per questo, le risposte preconfezionate andrebbero sempre evitate come la peste. Devi imparare a fornire una descrizione di te stessa unica nel suo genere, pulita. Ma soprattutto autentica.
Farsi scartare a un colloquio: fare domande sull’azienda
Se mostrare curiosità è un ottimo modo per dare prova della propria attitudine al lavoro, fare domande inutili non mette in buona luce. Prima di presentarti a un colloquio, consulta il sito web dell’azienda e analizza le informazioni che vi trovi sopra. Non fare domande la cui risposta è presente lì, rischiando di sembrare impreparata.
Cerca di arrivare al colloquio con una conoscenza base della vision e della missione aziendale, oltre che dei suoi valori fondamentali.
Il consiglio bonus che ti offriamo in questo articolo riguarda invece la richiesta di retribuzione. Chiedere in fase di colloquio il compenso economico è spesso un tabù, e molte guide affermano che sia meglio evitarlo. La verità, a nostro avviso, è un po’ diversa. Per essere sicura di poter richiedere informazioni sulla retribuzione, dovrai essere in grado di sondare il terreno. Non tutti i reclutatori gradiscono questa domanda, ma è e rimane sempre un tuo diritto conoscere la risposta. Nessuno ha tempo da perdere, specialmente chi sta cercando lavoro! Valuta attentamente la situazione e chiedi solo se ti rendi conto che non è un discrimine per il colloquio. Per quanto, al giorno d’oggi, non dovrebbe esserlo.