A volte la vita quotidiana è talmente frenetica che ci si dimentica di ascoltarsi. Così i propri vissuti, desideri ed emozioni restano inespressi, lasciando un “sottofondo indistinto” di malessere (di intensità variabile, naturalmente). In questi casi è probabile che non si riesca a dare un nome al proprio sentire, soprattutto se si sta vivendo un momento di difficoltà.

Ma il punto non è tanto dare un nome al disagio, quanto dargli voce. Un’azione fondamentale per prendere consapevolezza di sé e comprendere che forse qualcosa non va.

Quando si inizia a prestare ascolto alla propria interiorità, ci si può accorgere, infatti, che in fondo non si sta così bene come frettolosamente si dichiara agli altri. E in alcuni casi, si può arrivare ad ammettere che si avrebbe bisogno di aiuto. Le chiacchiere con la famiglia o con le amiche non bastano più, men che meno i viaggi e lo shopping: una volta tornate a casa, tra i ricordi e i pacchetti, si è di nuovo sole con sé stesse.

Perché andare dallo psicologo

La verità è che, quando non si sta bene, si desidera parlare con una persona esperta, che sappia ascoltare senza giudicare. Non si ha bisogno di diagnosi veloci o di consigli non richiesti, bensì di un supporto neutro.

Questo fa lo psicologo: supporta le persone in difficoltà, offrendo gli strumenti per affrontare le sfide di tutti i giorni e accompagnandole con delicatezza in un percorso a più tappe, ciascuna delle quali rappresenta lo “scioglimento” di un nodo irrisolto.

La terapia psicologica online

La pandemia da Covid-19 ha inserito l’attività dello psicologo tra quelle che si possono svolgere online, attraverso piattaforme digitali. Una bella novità, con un vantaggio in più: la videochiamata può, infatti, agevolare sia il ricorso alla terapia sia il proseguimento della stessa. Da un lato permette di non lasciare la propria comfort zone, abbatte i tempi per raggiungere lo studio terapeutico, e rende i prezzi più accessibili, inoltre ci si può presentare anche in tuta! E quando non si sta bene questi aspetti contano.

Torna a (video)sorridere con TherapyChat

La piattaforma di psicologia online TherapyChat consente a chiunque ne senta il bisogno o il desiderio di parlare con uno psicologo di farlo in videochiamata. Più di 1.000 sessioni video al giorno sono state registrate dal servizio nel 2021 (+177% rispetto all’anno precedente grazie a un aumento del 150% della rete di esperti e un aumento del 190% del numero di utenti che la utilizzano). Gli psicologi che usano TherapyChat hanno accompagnato i loro pazienti ad affrontare problematiche legate a stati d’ansia e depressione, lutto, carenza di autostima, afferenti alle sfere della sessualità, della crescita personale e dei problemi di coppia.

Nel 2021, la start-up spagnola offre anche alle aziende di tutti i settori e dimensioni la possibilità per i loro dipendenti di beneficiare della terapia online. L’anno scorso l’azienda ha duplicato il servizio rivolto a questo settore e ora ha una rete di più di 200 aziende che lo incorporano nelle prestazioni di welfare aziendale.

I benefici della terapia psicologica

Seguire un percorso di terapia migliora la vita. Anche se il cambiamento non è immediato, è immediata la sensazione – non da poco – di benessere che si prova quando ci si sente ascoltati, accettati e, in qualche modo, capiti.

Altrettanto appagante è la sensazione che si prova quando si realizza che si sta finalmente facendo qualcosa di buono per sé.

Perché la terapia psicologica funziona? Perché durante gli incontri si ha la possibilità di raccontarsi a un professionista che, oltre ad ascoltare, ci aiuta a dialogare con noi stessi, con i nostri fantasmi, in modo da renderli meno minacciosi. È la relazione stessa con lo psicologo a procurare benessere interiore.
Chiunque abbia svolto un buon percorso di terapia psicologica riferisce i tanti benefici che ha sperimentato soprattutto a lungo termine.

La terapia migliora la vita emotiva

Durante la terapia psicologica si acquisiscono maggiori capacità di lettura dei propri stati d’animo e di quelli degli altri. Si impara a dare un nome alle proprie emozioni e, quindi, a riconoscerle. Perché è importante comprendere le proprie emozioni? Oltre a manifestare i nostri stati d’animo, le emozioni hanno una funzione cognitiva: il loro scopo è quello di guidarci nelle scelte quotidiane.

Comprendere rapidamente il modo in cui una determinata situazione (o una persona) ci fa sentire ci permette di reagire in maniera congrua, e di non incorrere in frettolosi errori di interpretazione. Tali distorsioni cognitive potrebbero, infatti, rivelarsi “dannose” per il nostro benessere psicologico, rinforzando per esempio i pensieri negativi o spingendoci ad agire impulsivamente. La psicoterapia lavora proprio sulla capacità di non farsi travolgere dalle emozioni per poterle così padroneggiare.

Grazie alla consapevolezza del proprio funzionamento emotivo si riesce a reagire meglio alle situazioni più o meno impreviste della vita, evitando che ci sovrastino. Non dimentichiamo che il benessere psicologico dipende spesso da come viviamo una situazione piuttosto che dalla situazione in sé.

La terapia migliora la vita di relazione

In condizioni di benessere psicologico si instaurano relazioni interpersonali più sane, solide, capaci di durare. E se si presentano, si scartano quelle “tossiche”.

Se stiamo bene con noi stessi, riusciamo a comprendere meglio i nostri desideri e a distinguerli dai nostri bisogni urgenti. Si tratta di una distinzione fondamentale per intrecciare relazioni sane. Il bisogno è la voce di una mancanza, che deve essere soddisfatta urgentemente. Il desiderio, invece, si riferisce più alla consapevolezza (maturata) di cosa si vuole per sé stessi.

Se siamo mossi dall’urgenza, è molto probabile che ci invaghiamo di una persona inadatta a noi perché sentiamo il bisogno di colmare alcune lacune affettive. Da qui si apre la strada all’idealizzazione con annesse disillusioni (anche se non immediate). Con la conoscenza approfondita di noi, cioè uno dei vantaggi della terapia, riusciamo a capire se una persona è fatta per noi, senza ammantarla di un velo magico. In altri termini, riusciamo a vedere l’altro nella sua interezza, e quindi a desiderarlo per quello che è (anziché per ciò che rappresenta o potrebbe fare per noi).

La terapia permette di apprendere nuovi modi di pensare

La terapia psicologica stimola l’acquisizione di nuovi schemi cognitivi in grado di favorire l’adattamento a diversi contesti di vita. Spesso gran parte della nostra sofferenza psicologica è condizionata dal modo in cui percepiamo una situazione attraverso tutto un complesso di idee, pensieri e paradigmi. La terapia ci permette di migliorare la nostra flessibilità cognitiva per mettere in discussione alcune di queste credenze che finora ci hanno fatto soffrire. Sono le famose lenti “scure” con cui guardiamo la realtà senza accorgercene.

A volte si ha “solo” bisogno di uno sguardo obiettivo per cambiare modo di pensare e di conseguenza affrontare in modo costruttivo delle situazioni che generano sofferenza. Questa obiettività è offerta dalla professionalità dello psicologo, che attraverso il suo supporto favorisce un’evoluzione interiore, fonte di benessere.

La terapia sviluppa la capacità di problem-solving

Se si maneggiano bene le proprie emozioni diventa normale affrontare i problemi della vita quotidiana in modo efficace, attivo e propositivo. Nel presente, ma anche in ottica futura: se si impara, infatti, ad affrontare le sfide della vita senza mettere in moto strategie disfunzionali del passato il rischio di ricadere negli stessi comportamenti e situazioni che hanno scatenato il malessere diminuisce e la vita scorre più serena.