Tra le tante sfide professionali, c’è anche quella di bilanciare la disponibilità lavorativa e limiti.
Da una parte, infatti, potresti pensare che mostrarti sempre pronta potrebbe portarti a una carriera più rapida, poiché la generosità è una caratteristica da leader. Dall’altra, sei ben consapevole che non si può vivere di solo lavoro.
La questione, quindi, è piuttosto complessa: potrebbero esserti utili alcune riflessioni per sviluppare il tuo equilibrio tra disponibilità lavorativa e limiti.
La disponibilità sul lavoro
A seconda del carattere, potresti essere una persona più o meno disponibile, nella vita privata e sul lavoro. Spesso le donne sono particolarmente propense a essere più gentili e generose verso gli altri. Quantomeno, così dicono alcune ricerche.
Addirittura, qualche anno fa, uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Work and Organizational Psychology mostrava come donne dominanti, assertive e grintose abbiano compensi parecchio migliori rispetto alle colleghe di pari livello, che però erano per carattere più timide, riservate e concilianti. Detto in altre parole, a volte essere troppo gentili e disponibili sul posto di lavoro non solo non sempre serve, ma a volte è perfino controproducente.
L’identikit della persona disponibile
In genere, se ti viene spontaneo mostrare grande disponibilità verso gli altri al lavoro, potrebbe essere perché “sei fatta così”, nel senso di carattere e per impostazione mentale. Chi è particolarmente disponibile, spesso ha queste caratteristiche: prova a chiederti quanto ti ci identifichi.
• Sei fortemente motivata a raggiungere dei risultati;
• hai una grande voglia di impegnarti e un forte senso del dovere e della responsabilità;
• hai a cuore gli interessi dell’organizzazione per cui lavori.
Se ti ritrovi in questa descrizione, probabilmente sei una persona molto disponibile. Questa è ovviamente una qualità, ma dovresti imparare a bilanciare disponibilità lavorativa e limiti per evitare che doventi, invece, qualcosa di dannoso, per te e per il lavoro stesso.
Cosa rischi se sei troppo disponibile
Il fatto che ti venga naturale essere disponibile senza porre alcun limite, infatti, potrebbe ritorcesi contro di te. Prova a farci caso: quante volte ti sei impegnata a fare qualcosa che non ti era stata espressamente richiesta o per cui ti sei proposta volontariamente? Questo, fondamentalmente, comporta un sovraccarico eccessivo di lavoro per te, poiché devi considerare che questi impegni si aggiungono alle altre attività ordinarie che sono già di tua competenza.
I casi sopra descritti comportano tutti un “eccesso di disponibilità“. Si tratta di una condizione pericolosa, perché comporta dei danni sia per la persona che per il lavoro in sé.
È anche uno dei motivi per cui dovresti trovare un equilibrio tra disponibilità lavorativa e limiti, cioè per evitare:
• esaurimento per eccesso di carico di lavoro (il famoso burnout);
• più sei sovraccarica di lavoro, più rischi di commettere errori;
• frustrazione e demotivazione perché i tuoi sforzi non vengono riconosciuti;
• invidie da parte di altri colleghi. Hai mai pensato che la tua disponibilità estrema potrebbe essere considerata come tentativi per metterti in mostra, magari “rubando” attività che spetterebbero ad altri?
• possibili confusioni organizzative perché si perde il riferimento di chi è responsabile di fare davvero determinate attività;
• de-responsabilizzazione progressiva delle persone responsabili delle attività (che magari hanno già la tendenza a “delegare”).
Ovviamente la disponibilità è una qualità personale importante per il mondo del lavoro. Ma, appunto, devi saperla dosare. Impara a stabilire dei limiti, seguendo le indicazioni che danno in aereo prima dei voli: «prima indossa la maschera di ossigeno, e poi aiuta gli altri».
Rifletti sui limiti
Adesso che sai di essere una persona (fin troppo) disponibile, è importante che impari a bilanciare disponibilità lavorativa e limiti: la tua vita professionale ne trarrà molto giovamento.
Per trovare l’equilibrio, comincia a stabilire dei limiti. Dal momento che sei spontaneamente disponibile, non corri il rischio di diventare egoista. Al contrario, inizia a riconsiderare le condizioni in cui potresti confondere la disponibilità con altro.
Disponibilità non significa proattività
Ecco qui la prima possibile confusione: la proattività è avere delle idee, fare delle proposte da cui far partire delle azioni nuove per risolvere problemi, partendo da un confronto con gli altri.
La proattività è più legata all’avere idee, la disponibilità è più legata a fare qualcosa in prima persona che, quindi, dovrebbe sempre essere sempre frutto di una negoziazione e di un confronto con gli altri che un’iniziativa solitaria.
Impara a negoziare
Trovare un equilibrio tra disponibilità lavorativa e limiti significa anche imparare a negoziare. È la terza alternativa tra il dire sempre di «Sì» e il suo eccesso opposto, cioè «No» (che è una risposta da imparare, in certi casi). L’opzione più equilibrata è «Sì, ma alle mie condizioni».
Potrebbe sembrarti un ricatto, invece è la formula migliore per bilanciare la tua disponibilità, preservando te stessa e gli altri. Se poni condizioni alle tue concessioni, infatti, farà capire agli altri che stai dando loro valore. In questo modo, dimostri di essere flessibile, propositiva e aperta, ma senza rinunciare alla tua credibilità professionale.