1/11 – Introduzione

Il fimo è un materiale utilizzato prevalentemente per la creazione di oggetti decorativi, anche se nasce in origine come pasta per scolpire. Questo è possibile per via della sua consistenza, facilmente plasmabile. Purtroppo, però, può capitare che il fimo si indurisca diventando secco e perdendo la sua elasticità: potrebbe essere diventato vecchio, oppure aver preso aria. Per evitare di buttarlo via esistono dieci semplici regole per poterlo ammorbidire e modellare.

2/11 – Proviamo ad ammorbidire il fimo con il calore delle mani

Il primo tentativo da fare per ammorbidire il fimo è lavorare parecchio la pasta. Bisogna manipolarlo più e più volte, sfruttando il calore delle mani. Questo procedimento è sicuramente faticoso; inoltre occorre molto tempo prima di ottenere un buon risultato. Tuttavia è bene considerare che si tratta indubbiamente del metodo più economico in assoluto, a costo zero, nonché più semplice da attuare come pronto soccorso.

3/11 – Scaldiamo il fimo in forno

Se il fimo è troppo duro un’altra misura efficace da adottare è l’utilizzo del forno casalingo. Prima di tutto è meglio scaldare anticipatamente il forno. Quando è caldo bisogna spegnerlo ed attendere qualche istante, poi si introduce il fimo secco. Non è necessario tenerlo in forno per molto tempo: in realtà bastano pochi istanti. Viceversa, se il calore è eccessivo o la temperatura troppo alta si rischia di ottenere l’effetto opposto, quindi bisogna prestare attenzione.

4/11 – Scaldiamo il fimo nel microonde

In alternativa al forno tradizionale possiamo adoperare il forno a microonde, più comodo e veloce. Attenzione ai tempi: come per il forno tradizionale lasciare il fimo per un periodo eccessivamente lungo nel forno a microonde può rivelarsi controproducente. Normalmente sono sufficienti 30 secondi all’incirca. Se invece abbiamo scaldato il fimo troppo poco si può tentare di nuovo per un periodo più breve.

5/11 – Mettiamo il fimo sotto l’acqua calda

Come abbiamo visto il calore aiuta il fimo a riacquistare le sue proprietà elastiche. Per questo si può tentare di ammorbidire la pasta sotto un potente getto di acqua calda nel lavandino. Per farlo dobbiamo prima cercare di dare al fimo una forma sferica, come una piccola palla. Successivamente apriamo l’acqua fino a farla diventare più calda possibile; infine posizioniamo la palla di fimo direttamente sotto il getto per pochi istanti. Togliamo il fimo e ricominciamo a lavorarlo con le mani.

6/11 – Sbricioliamo il fimo nel tritatutto

Un’altra soluzione è rappresentata dall’utilizzo di utensili da cucina adatti a tritare o sbriciolare: si può utilizzare un frullatore, ma un tritatutto è ancora più efficace. Occorre sbriciolare il fimo dentro il recipiente apposito, poi si attivano le lame per qualche secondo. Così facendo si ottengono dei pezzettini che vanno radunati e ricompattati tra di loro con un mattarello. Ripetere l’operazione da capo per diverse volte. In questo modo il fimo viene sbriciolato e ricompattato più volte; dopo tre o quattro passaggi il fimo torna finalmente malleabile. A questo proposito si può adoperare anche la macchina per la pasta.

7/11 – Riscaldiamo il fimo con l’asciugacapelli

Gli effetti benefici del calore sul fimo si ottengono anche utilizzando un asciugacapelli direttamente sulla pasta secca. Il phon deve essere caldo, ma non al massimo della potenza. La temperatura non deve mai raggiungere il limite. Si procede tenendo il fimo in una mano e nell’altra mano l’asciugacapelli acceso. Il getto di aria calda colpisce la pallina di fimo e lo ammorbidisce. La mano che tiene il fimo non sarà mai ferma, ma sarà sempre in movimento, per fare in modo che la pasta non si indurisca di nuovo.

8/11 – Scaldiamo il fimo sul radiatore

Quando è inverno anche un normale termosifone può salvare il fimo troppo duro o troppo vecchio. La cosa migliore da fare in questi casi è prendere un rotolo di carta stagnola, tagliarne un pezzo sufficientemente grande da contenere il materiale ed avvolgere il fimo per intero, di modo che venga completamente ricoperto dall’alluminio. Poi si deve posizionare il fimo sul radiatore e controllare che si ammorbidisca con il trascorrere dei minuti.

9/11 – Aggiungiamo una goccia di olio

Per cercare di ammorbidire il fimo è possibile utilizzare dell’olio in piccole dosi. Particolarmente indicato in questo caso è l’olio per la pelle dei bambini, ma qualcuno utilizza anche l’olio di oliva. L’importante in questo caso è proteggersi le mani (evitando così di ungere i mobili ed il piano di lavoro) ed utilizzare pochissime gocce di olio per volta. Altrimenti si rischia di vanificare tutto e di far impregnare troppo il fimo da lavorare.

10/11 – Aggiungiamo Fimo Mix Quick al composto

A volte è utile acquistare prodotti specifici per dare al fimo una nuova vita. Uno dei più conosciuti (ed efficaci, perché funziona bene) è il Fimo Mix Quick. Ha la forma di un panetto ed è molto morbido e facilmente modellabile. Unendo piccoli pezzi di fimo a questo prodotto e lavorando le due paste insieme si riesce ad ammorbidire nuovamente il fimo secco; al termine di questo procedimento il fimo cambierà completamente: apparirà come se fosse fresco e appena comprato.

11/11 – Utilizza Fimo Liquid per amalgamare meglio

Se vogliamo scaldare il fimo velocemente possiamo acquistare il Fimo Liquid: come il Mix Quick, anche Fimo Liquid rappresenta una buona soluzione per recuperare il fimo indurito. Si procede dando al fimo la forma di fettine sottili; a questo punto si aggiunge il Fimo Liquid, poi si amalgama bene. Inizialmente il composto potrebbe sbriciolarsi, ma bisogna continuare a lavorare senza fermarsi fino a far diventare il fimo una palla morbida. Se l’impasto dovesse diventare di nuovo duro o sbriciolarsi troppo è sufficiente aggiungere ancora Fimo Liquid, fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Con questo procedimento è meglio utilizzare dei guanti (vanno bene anche quelli usa e getta) in quanto ci si può macchiare o tingere facilmente.