1/6 – Introduzione
I parassiti delle piante sono uno degli incubi maggiori per chi le coltiva. Tanto che appena arriva il caldo, si rinnova la lotta a questi infestanti, che può essere biologica o chimica. Quest’ultima è a base di insetticida ed una soluzione che viene utilizzata spesso. Ma se non si vogliono utilizzare prodotti chimici, l’alternativa è quella di avvalersi di soluzioni naturali, estratte da alcune piante antiparassitarie. Si tratta di piante comuni che hanno la funzione di proteggere gli altri vegetali da cocciniglie, acari, pidocchi e da tanti altri infestanti. Tra queste piante esiste l’assenzio, l’equiseto, l’ortica, il tanaceto e l’achillea millefoglie. Nella seguente lista indico 5 piante antiparassitarie.
2/6 – Assenzio
L’assenzio è una pianta antiparassitaria spontanea, che si adatta bene in ambienti secchi e poco umidi. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae e si può facilmente trovare nelle zone non coltivate e assolate. Ha un portamento eretto e slanciato e alcune specie superano il metro di altezza. Le foglie della pagina superiore presentano una leggera peluria, che diventa di colore argento in quella finale. I fiori sono piccoli e gialli e formano dei raggruppamenti a capolino. La pianta è un ottimo antiparassitario e i suoi preparati svolgono un’azione repellente nei confronti di numerosi parassiti animali.
3/6 – Ortica
L’ortica è la pianta antiparassitaria per eccellenza più conosciuta e coltivata. La pianta risulta ricoperta su tutto il fusto e le foglie da peli urticanti. La specie dioica ha i fiori all’apice e rivolti verso l’alto, mentre quelli femminili sono in basso e sempre penduli. Generalmente si impiega come macerato per la difesa contro gli afidi e il ragnetto rosso.
4/6 – Tanaceto
Un’altra pianta antiparassitaria è il tanaceto. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Compositae e al genere botanico Chrysantenum. È una pianta perenne e ha il fusto sottile e alto più di un metro. Mentre i fiori sono gialli e disposti ad ombrella. Questa è una particolare infiorescenza nella quale i fiori si attaccano all’apice del rachide. Quest’ultimo le regge e li collega al fusto, che emana un odore sgradevole. Ed è proprio questa sostanza che viene estratta dalla pianta, che poi serve come antiparassitaria per eliminare afidi, acari, lepidotteri e cavolaia.
5/6 – Equiseto
L’equiseto è una pianta antiparassitaria che cresce spontanea. Infatti si può trovare facilmente lungo i fossi e i bordi degli stagni. Essa predilige le zone d’ombra, fresche ed umide. La pianta ha il fusto alto ed eretto e può raggiungere fino ad un metro di altezza. È di colore verde pallido, circondato da una serie di rametti che sembrano quasi foglie aghiformi, riuniti a gruppi ad intervalli regolari. Le foglie sono poco visibili e formano una specie di colletto di squamette con la punta nera, posizionate ad ogni nodo del fusto e dei rami laterali. Questa pianta viene usata da sempre come antiparassitario dagli agricoltori. Questi utilizzano la parte aerea della pianta per preparare macerati utili per la difesa delle colture.
6/6 – Achillea millefoglie
L’achillea millefoglie è un’altra pianta perenne, erbacea dalle caratteristiche antiparassitaria. È una pianta diffusa nella zona temperata dell’emisfero settentrionale e conta una centinaia di specie. Ha un portamento strisciante ed è provvista di stoloni a fusti eretti, semplici o ramificati in alto. Le foglie sono bipennatosette di colore verde intenso. I capolini sono regolari, serrati con ligule bianche. Mentre il disco è di colore bianco sporco. Da questa pianta si ricava un olio essenziale che viene utilizzato come parassitario e insetticida per le zanzare.