1/6 – Introduzione

Il legno è un materiale naturale e molto resistente, oltre che esteticamente bello. Nel fai da te è tra le prime scelte per realizzare moltissime creazioni, dalla mobilia fino a monili ed accessori più piccoli. Il legno, però, ha bisogno di essere lavorato per poter assumere la forma desiderata. Non è raro che si abbia bisogno di curvare listelli di legno e persino lastre di compensato più doppio. Come fare, quindi, per ottenere il risultato sperato in maniera pulita e senza rischiare di spaccare il legno? Le tecniche per curvare il legno sono diverse ed ognuna si presta meglio a certi tipi di legno e di spessore e a determinati tipi di lavorazione. Insieme vedremo le 5 tecniche più usate.

2/6 – Curvatura a secco con intagli

La prima tecnica che vi proponiamo fa parte di quelle definite “a secco”, poiché non prevede l’utilizzo di acqua o vapore. Il procedimento è molto semplice: bisognerà praticare dei sottili intagli lungo tutta la superficie che si intende curvare. La profondità dell’intaglio dovrà essere di circa i due terzi dello spessore complessivo del legno, oltre si rischierebbe di rompere il legno. Sarà bene effettuare prima una prova su di un campione di legno dello stesso tipo e dello stesso spessore, in modo da capire quanti intagli sarà necessario fare per ottenere la giusta curvatura. Una volta che si sarà proceduto ad intagliare il legno definitivo, bisognerà riempire i solchi con della colla vinilica e poi pressare forte le due estremità fino ad ottenere l’esatta curvatura. Sarà preferibile incollare una lamina lungo tutta la faccia opposta a quella intagliata, puntellandola nella parte centrale.

3/6 – Curvatura con dima e pioli

Il secondo metodo proposto è un po’ più complesso, poiché prevede l’utilizzo, dopo averla realizzata, di una dima. Bisognerà realizzare una sorta di griglia su un quadrato di compensato abbastanza grande da ospitare tutto il legno che dovrete piegare. Nei punti di intersezione delle linee della griglia, andranno praticati dei fori, con un trapano con punta per il legno di circa 8 mm, ed inseriti, all’interno di ciascun foro, dei pioli. Ora si potrà costruire la dima, partendo da una tavola di legno abbastanza spesso e solido, che andrà tagliata dell’esatta curvatura, ottenuta grazie all’aiuto di un compasso, che si vorrà imprimere alla lastra o al listello di legno finale. Con l’azione combinata di dima e pioli, si potrà curvare il legno del raggio desiderato. Questo metodo è indicato laddove è possibile integrare la dima alla creazione di legno stessa (per mantenere inalterata la curvatura impressa).

4/6 – Curvatura con acqua

A differenza delle tipologie di curvatura “a secco”, la seguente prevede l’utilizzo dell’acqua. Questo metodo è adatto a legni dallo spessore non eccessivo, ed è molto utilizzato nel modellismo. Viene effettuata una sorta di “spugnatura” attraverso l’immersione in acqua calda dei listelli da modellare. Trascorse circa 24/48 ore in ammollo (anche meno se l’acqua è molto calda, risultato che si può ottenere immergendo una resistenza nell’acqua, tipo quelle utilizzate negli acquari), il legno si sarà “ammorbidito”. Basterà, quindi, sistemare il legno da curvare su una sagoma, una sorta di stampo, della stesa curvatura desiderata. Far aderire il legno alla sagoma e tenerlo fissato con dei morsetti. Una volta asciutto, il legno tornerà duro come prima, ma conserverà la curvatura impressa. Non superare, però, i 180° di curvatura.

5/6 – Curvatura a vapore

Un altro metodo prevede l’utilizzo del vapore acqueo fornito da un’apposita camera a vapore che potrà essere auto-costruita, partendo, ad esempio, da una semplice “vaporella” (pulitore a vapore usato per le pulizie domestiche). Al tubo di uscita del vapore della vaporella andrà installato un tubo metallico (come quelli da grondaia), abbastanza grande da contenere il listello di legno da piegare. Sigillare opportunamente la congiuntura e rivestire il tubo di materiale che attenui il calore all’esterno. Inserire i listelli nel tubo e attivare l’ingresso del vapore. Togliere i listelli ancora bollenti (utilizzare appositi guanti per non scottarvi!) e passare a curvarli con l’utilizzo di una dima o di una sagoma (come descritto nei passi precedenti).

6/6 – Curvatura a fuoco

L’ultima tecnica che vi proponiamo (sebbene ne esistano molte altre e tantissime varianti di quelle già esposte) è una curvatura che utilizza il fuoco o il calore. Si può utilizzare il calore elevato sistemando il legno da curvare, specie se fresco, sopra un termosoffiatore oppure sistemando il legno su di un tubo o una sagoma di metallo che imprima la curvatura e puntando contro il legno il termosoffiatore. In alternativa, è possibile usare una fiamma viva che non sia eccessiva (o si rischierebbe di bruciare il legno), come una candela. Curvare il legno attraverso l’utilizzo di una dima e poi sistemare la candela in direzione del legno da curvare, ad una opportuna distanza che non bruci il legno, e prolungando l’esposizione per parecchio tempo. Questo metodo, però, è bene utilizzarlo solo con listelli di legno abbastanza sottili.